A Parcocittà si ricorda don Paolo Cicolella
D’Estate D’Autore, la rassegna cinematografica all’aperto che si svolge nell’arena di Parco San Felice, giunge all’evento più atteso. Mercoledì 12 settembre (ore 20.30, ingresso gratuito) verrà ricordato l’indimenticabile don Paolo Cicolella, decano degli esercenti cinematografici pugliesi, recentemente scomparso. Promossa da Parcocittà, Laltrocinema, Circuito Cinema Cicolella, Fondazione Apulia Felix, Cinemafelix e Lettere Meridiane, con il patrocinio di Apulia Film Commission e dell’assessorato alla cultura della città di Foggia, la rassegna è dedicata proprio al grande imprenditore culturale foggiano.
A parlare di Cicolella e del ruolo fondamentale che egli ha avuto nella diffusione della cultura cinematografica e teatrale sarà Fabio Prencipe, cinefilo e componente del cda di Apulia Film Commission, che con lui ha collaborato in mille iniziative.
“Ho passato intere serate con don Paolo nel suo piccolo ufficio al cinema Cicolella - ha scritto sulla sua bacheca facebook. Mi raccontava storie di cinema, di sale, di proiettori e poster cinematografici. Parlavamo di film, di progetti, spesso di incassi ... registrati quotidianamente a penna su un piccolo planner. Ho avuto la fortuna di imparare da lui l'altra faccia (forse la vera faccia) del "grande schermo". Mercoledì sera, parlando del cinema in Capitanata, lo ricorderemo a Parcocittà proiettando Nuovo cinema Paradiso. Il passato forse non torna, ma, particolarmente in una città come Foggia, abbiamo il dovere della memoria."
La scelta dell’opera di Giuseppe Tornatore per ricordarlo non è casuale: era il film che don Paolo maggiormente prediligeva, forse perché molte volte durante la sua vita si è trovato nella stessa situazione del protagonista: difendere una sala cinematografica dalla trasformazione in qualcosa d’altro.
Come Salvatore, il protagonista del film, Cicolella, ha dedicato tutta la vita al cinema e allo spettacolo, si è impegnato a tenere aperte le sale, ha regalato a generazioni di foggiani la possibilità di emozionarsi e di sognare.
Nuovo Cinema Paradiso è, d’altra parte, la testimonianza più pregnante di come il grande cinema, ancorché d’essai, possa conquistare il pubblico. Quando uscì nel 1988, con una distribuzione limitata a poche città, incassò pochissimo e fu subito “smontato” (anche dalla critica). Si deve al coraggio di Giovanni Parlagreco, come Cicolella gestore cinematografico (del Cinema Aurora di Messina) se il film registrò il vertiginoso successo che l’avrebbe poi portato a vincere l’Oscar come miglior film straniero e il Golden Globe.
“Parlagreco - ricorda Tornatore - si ostinò a tenerlo in cartellone, invitò la gente a entrare gratis e se il film fosse piaciuto alla fine avrebbero pagato. Fu un trionfo che poi si espanse in tutta Italia.”
Nel frattempo il cinema Aurora ha seguito quasi profeticamente le sorti del cinema Paradiso, ha chiuso. Ecco perché non c’è film migliore per ricordare don Paolo Cicolella. Uno che ha speso la sua vita a tenere aperti i cinema, e a far sognare il pubblico.
A parlare di Cicolella e del ruolo fondamentale che egli ha avuto nella diffusione della cultura cinematografica e teatrale sarà Fabio Prencipe, cinefilo e componente del cda di Apulia Film Commission, che con lui ha collaborato in mille iniziative.
“Ho passato intere serate con don Paolo nel suo piccolo ufficio al cinema Cicolella - ha scritto sulla sua bacheca facebook. Mi raccontava storie di cinema, di sale, di proiettori e poster cinematografici. Parlavamo di film, di progetti, spesso di incassi ... registrati quotidianamente a penna su un piccolo planner. Ho avuto la fortuna di imparare da lui l'altra faccia (forse la vera faccia) del "grande schermo". Mercoledì sera, parlando del cinema in Capitanata, lo ricorderemo a Parcocittà proiettando Nuovo cinema Paradiso. Il passato forse non torna, ma, particolarmente in una città come Foggia, abbiamo il dovere della memoria."
La scelta dell’opera di Giuseppe Tornatore per ricordarlo non è casuale: era il film che don Paolo maggiormente prediligeva, forse perché molte volte durante la sua vita si è trovato nella stessa situazione del protagonista: difendere una sala cinematografica dalla trasformazione in qualcosa d’altro.
Come Salvatore, il protagonista del film, Cicolella, ha dedicato tutta la vita al cinema e allo spettacolo, si è impegnato a tenere aperte le sale, ha regalato a generazioni di foggiani la possibilità di emozionarsi e di sognare.
Nuovo Cinema Paradiso è, d’altra parte, la testimonianza più pregnante di come il grande cinema, ancorché d’essai, possa conquistare il pubblico. Quando uscì nel 1988, con una distribuzione limitata a poche città, incassò pochissimo e fu subito “smontato” (anche dalla critica). Si deve al coraggio di Giovanni Parlagreco, come Cicolella gestore cinematografico (del Cinema Aurora di Messina) se il film registrò il vertiginoso successo che l’avrebbe poi portato a vincere l’Oscar come miglior film straniero e il Golden Globe.
“Parlagreco - ricorda Tornatore - si ostinò a tenerlo in cartellone, invitò la gente a entrare gratis e se il film fosse piaciuto alla fine avrebbero pagato. Fu un trionfo che poi si espanse in tutta Italia.”
Nel frattempo il cinema Aurora ha seguito quasi profeticamente le sorti del cinema Paradiso, ha chiuso. Ecco perché non c’è film migliore per ricordare don Paolo Cicolella. Uno che ha speso la sua vita a tenere aperti i cinema, e a far sognare il pubblico.
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