Arriva a Parcocittà l'irresistibile Mr. Ove, l'uomo che metteva in ordine il mondo

La letteratura svedese non produce soltanto avvincenti thriller, ma anche romanzi di notevole spessore letterario. Come  “L’uomo che metteva in ordine il mondo” del giornalista e blogger Fredrik Backman. Un capolavoro - com’è stato scritto - nato per caso dalle pagine di un blog e divenuto un autentico caso internazionale:  in America ha venduto 1,3 milioni di copie ed è stato nella top ten dei best seller per oltre 70 settimane.
Dal romanzo di Backman è tratto il film Mr. Ove, che il pubblico dell’area di Parco San Felice potrà godersi venerdì 31 agosto (ore 21.00 - ingresso 3 euro) nell’ambito delle proiezioni di D’Estate D’Autore, la rassegna in memoria del compianto don Paolo Cicolella, promossa da Parcocittà, Laltrocinema, Circuito Cinema Cicolella, Apulia Felix, Cinemafelix e Lettere Meridiane, con il patrocinio di Apulia Film Commission e del Comune di Foggia.
Candidata agli Oscar come miglior film straniero e per il miglior make up e vincitrice del Premio Eefa come miglior commedia europea, la pellicola, scritta e diretta da Hannes Holm, racconta la storia di Ove, un burbero cinquantanovenne che molti anni prima ricopriva il ruolo di Presidente dell'Associazione dei condomini il personaggio è interpretato da Ross Lassgård, la voce italiana è di Massimo Lopez). A lui però non importa niente di essere stato sollevato dall’incarico e continua a sorvegliare con piglio poliziesco tutto il quartiere. Operaio da 43 anni presso le industrie Saab, Ove viene mandato in pensione e da quel momento, senza nulla da fare, con il suo atteggiamento molesto finisce per causare ancora più ostilità nel vicinato.

Ogni mattina alle 6.30 Ove si alza per condurre la sua ispezione poliziesca del quartiere e assicurarsi che le regole siano rispettate, che tutto sia in ordine. Ce l'ha un po' con tutti nel quartiere: con chi parcheggia l'auto fuori dagli spazi appositi, con chi sbaglia a fare la differenziata, con la tizia che gira con i tacchi alti e un ridicolo cagnolino al guinzaglio, con il gatto spelacchiato che continua a fare la pipì davanti a casa sua. Ma l’arrivo di Parvaneh (Bahar Pars) , la nuova vicina di casa, iraniana  che si è trasferita da poco ad abitare, con il marito e i due figli, nella casa difronte aprirà poco per volta la mente di Ove, restituendocelo come il miglior “nonno” che un nipote possa desiderare.
"Volevo concentrarmi più sull’aspetto sentimentale della storia - sottolinea il regista -, ma il modo che ha Ove di osservare il mondo del ventesimo secolo ha reso la storia divertente. La sua amicizia con la vicina Parvaneh e la sua famiglia diventa talmente stretta che i bambini di lei ormai lo chiamano nonno. Nei flashback noi scopriamo la storia d’amore tra Ove e Sonia, che ricordano le immagini dei film La mia vita a quattro zampe e Forrest Gump. Altri riferimenti per me sono stati A proposito di Schmidt e Qualcosa è cambiato.
Vorrei che questa storia arrivasse al cuore delle persone, in modo positivo, sia grazie all’ironia pungente che alle vicende drammatiche che coinvolgono Ove. È un film sulla vita, un viaggio tra le risate e le lacrime."
L’obiettivo è perfettamente raggiunto. Per gli appassionati cinefili che stanno seguendo D’Estate D’Autore (tutto esaurito per l’evento speciale su Napoli Velata di Ferzan Ozpetek con la bella prolusione iniziale del prof. Gianfranco Piemontese) si prospetta un’altra serata di imperdibili emozioni. Non mancate.
Qui sotto il trailer.

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