Lavori ultimati da poco: si sfascia di nuovo

  Il cartello che vedete nella foto è comparso qualche giorno fa in via Manzoni. Annuncia l’inizio di lavori di scavo che interesseranno il manto stradale, per la posa in opera di un cavidotto dell’Enel.
Ci sarebbe da rallegrarsene, perché va salutato positivamente qualsiasi lavoro di ammodernamento o adeguamento della rete elettrica, tutt’altro che irreprensibile, come dimostrano i ripetuti black out che si stanno registrando in certe zone della città, in questi giorni di calura.
C’è invece da imprecare, perchè poco tempo fa proprio via Manzoni è stata interessata da lavori massivi al manto stradale ad iniziativa dell’AQP, questa volta per la riqualificazione della rete idrica. E si è trattato di lavori che, come dimostra la foto sotto, hanno lasciato tracce piuttosto evidenti, in quanto il manto stradale non è stato rifatto, ma semplicemente rattoppato, con l’inevitabile  codazzo di buche ed avvallamenti che si verifica in situazioni del genere.
Adesso quel manto stradale sarà interessato da nuovi lavori di scavo, che inevitabilmente lasceranno nuovi rappezzi, nuove buche, nuovi fossi.
Se le strade foggiane versano nel pietoso stato in cui si trovano, e contribuiscono a peggiorare la qualità della vita dei cittadini, lo si deve anche alla storica incapacità (o mancanza di volontà) degli enti che appaltano lavori che comportano scavi ad eseguirli in modo coordinato l’uno con l’altro, e a ripristinare, una volta che i lavori sono stati ultimati, il manto stradale a regola d’arte.
In tanti altri posti d’Italia (ahimè, va detto, soprattutto nel centro-nord) è la norma. A Foggia neanche l’eccezione.
Forse anche perché chi dovrebbe vigilare, e far rispettare le norme del buonsenso, della corretta gestione dei lavori pubblici e della civiltà, non lo fa.


Commenti

Unknown ha detto…
Che vergogna...
Anonimo ha detto…
Che dire. Si ripetono gli sfascio dopo lavori effettuati da pochi giorni. Il comune dovrebbe pretendere un calendario degli interventi d'ogni tipo e gestire le priorità, invece vige l'arbitro di fare e disfare a piacimento.

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