Figli sconosciuti: il contributo dei foggiani alla Resistenza
Il contributo dei Foggiani alla Resistenza ed alla Liberazione fu importante, assai di più di quanto non si sia pensato fino ad oggi. Fu un contributo per molti versi spontaneo, non sistematico, che coinvolse nella grande maggioranza dei casi immigrati che si erano trasferiti nel centro nord in cerca di fortuna, scappando dalla miseria e dalla fame cui Foggia era stata ridotta dalla guerra. Non esitarono ad andare in montagna per difendere gli ideali di libertà e di democrazia.
Non si trattò solo dei nomi noti fino ad oggi, come Vincenzo e Luigi Biondi, i due fratelli ricordati da una strada e da un monumento nella villa comunale, caduti nelle Marche, o del tenore partigiano Nicola Ugo Stame, ucciso dai nazisti alle Fosse Ardeatine (ricordato da un vicolo periferico, sic).
Ci sono stati tanti altri "figli sconosciuti" della nostra città che hanno pagato con il sangue la loro dedizione alla causa della democrazia. Come Antonio Di Tommaso detto Paolo, partigiano della III Divisione Garibaldi caduto nel rastrellamento di Pra del Colle il 30 marzo 1945, o Pasquale La Rocca e Francesco Loco detto Moro, caduti in combattimento il 27 aprile dello stesso anno. E ancora, Savino Loco detto Piero, comandante di squadra nella IV Divisione Garibaldi, ucciso in combattimento il 26 gennaio, Vincenzo Loco detto Fritz, anche lui in forza alla IV Divisione Garibaldi, ucciso il 29 dicembre del 1944 e Gino Petrone detto Ciro, caduto il 7 aprile del 1944.
La rete, la disponibilità di archivi informatizzati facilmente accessibili, la tenacia di ricercatori come Raffaele de Seneen finalmente rendono giustizia a una storia dimenticata, che non deve essere però rimossa.
I nomi che ho citato sono soltanto alcuni di quelli ritrovati e raccontati da de Seneen nel suo quaderno della memoria pubblicato dall'Auser di Foggia, Figli Sconosciuti / Il contributo dei Foggiani alla Resistenza che rappresenta il primo (e riuscito) tentativo di dare un nome, un volta, una storia ai molti foggiani che si sono battuti sull'altare della democrazia, della pace, della libertà.
Grazie a Raffaele De Seneen, Figli Sconosciuti / Il contributo dei Foggiani alla Resistenza è disponibile in versione digitale per il download su Lettere Meridiane.
Gli amici e i lettori possono scaricarlo (in versione epub o in versione pdf), utilizzando i link sottostanti:
Non si trattò solo dei nomi noti fino ad oggi, come Vincenzo e Luigi Biondi, i due fratelli ricordati da una strada e da un monumento nella villa comunale, caduti nelle Marche, o del tenore partigiano Nicola Ugo Stame, ucciso dai nazisti alle Fosse Ardeatine (ricordato da un vicolo periferico, sic).
Ci sono stati tanti altri "figli sconosciuti" della nostra città che hanno pagato con il sangue la loro dedizione alla causa della democrazia. Come Antonio Di Tommaso detto Paolo, partigiano della III Divisione Garibaldi caduto nel rastrellamento di Pra del Colle il 30 marzo 1945, o Pasquale La Rocca e Francesco Loco detto Moro, caduti in combattimento il 27 aprile dello stesso anno. E ancora, Savino Loco detto Piero, comandante di squadra nella IV Divisione Garibaldi, ucciso in combattimento il 26 gennaio, Vincenzo Loco detto Fritz, anche lui in forza alla IV Divisione Garibaldi, ucciso il 29 dicembre del 1944 e Gino Petrone detto Ciro, caduto il 7 aprile del 1944.
La rete, la disponibilità di archivi informatizzati facilmente accessibili, la tenacia di ricercatori come Raffaele de Seneen finalmente rendono giustizia a una storia dimenticata, che non deve essere però rimossa.
I nomi che ho citato sono soltanto alcuni di quelli ritrovati e raccontati da de Seneen nel suo quaderno della memoria pubblicato dall'Auser di Foggia, Figli Sconosciuti / Il contributo dei Foggiani alla Resistenza che rappresenta il primo (e riuscito) tentativo di dare un nome, un volta, una storia ai molti foggiani che si sono battuti sull'altare della democrazia, della pace, della libertà.
Grazie a Raffaele De Seneen, Figli Sconosciuti / Il contributo dei Foggiani alla Resistenza è disponibile in versione digitale per il download su Lettere Meridiane.
Gli amici e i lettori possono scaricarlo (in versione epub o in versione pdf), utilizzando i link sottostanti:
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