L'era dell'ottimismo, il film/work in progress di Antonio Fortarezza all'Auser di Foggia
Foggia, ombelico di un Mezzogiorno sospeso tra passato e presente, tra memoria e futuro, tra sviluppo e sottosviluppo. È un viaggio tra immagini non convenzionali di Foggia e su Foggia, quello proposto dallo sguardo militante di Antonio Fortarezza, filmaker foggiano che risiede a Milano, aduso ad esplorare e raccontare situazioni di confine. Sarà forse proprio questa fatale distanza che lo separa dalla sua città natale (ne parlò in una bella lettera meridiana intitolata Andare via da Foggia per imparare a volerle bene, che potete leggere qui) a fargliela guardare in un modo che non t'aspetti. A farti scoprire questa dimensione simbolica di Foggia città meridionale per eccellenza, che in sé assomma i problemi ma anche le potenzialità di un Sud che in fondo è tutto ancora da conoscere e da esplorare.
L'idea di questo film, dichiaratamente work in progress, è nata guardando i materiali già girati da Antonio. Messi infila compongono una originale playlist su questa Foggia-Mezzogiorno da scoprire, e sono base di un progetto che via via si consoliderà. Il viaggio comincia il 16 febbraio, alle ore 18.00 nella sala dell’Auser (in via Libera 38 a Foggia), in concomitanza con il primo appuntamento del corso-laboratorio di linguaggio multimediale promosso dall’Auser e coordinato da Geppe Inserra.
L’era dell’ottimismo è il titolo, volutamente provocatorio, di questo che Fortarezza definisce come “brogliaccio iniziale” di un lavoro più complesso che accompagnerà il corso e il laboratorio, fino al prodotto finale, che sarà un vero e proprio film su Foggia/Mezzogiorno.
La prima tappa mette assieme diversi video girati nel corso dagli anni da Fortarezza a Foggia, vista e raccontata come luogo simbolico del Mezzogiorno, dipanandosi tra le tante contraddizioni della città: le gru che assediano preziose testimonianze del passato, come la Masseria Pantano, le pale eoliche che circoscrivano l’orizzonte una volta sconfinato del Tavoliere, ma anche le tradizioni, i cantanti neo melodici, gli sguardi e la vivacità dei terrazzani, i colori del mercato Rosati.
Qual è la vera Foggia?
A questa domanda cercherà di dare una risposta il work in progress che scandirà gli appuntamenti del corso-laboratorio.
L'iscrizione al laboratorio è gratuita, e può essere effettuata anche durante la serata di apertura.
L'idea di questo film, dichiaratamente work in progress, è nata guardando i materiali già girati da Antonio. Messi infila compongono una originale playlist su questa Foggia-Mezzogiorno da scoprire, e sono base di un progetto che via via si consoliderà. Il viaggio comincia il 16 febbraio, alle ore 18.00 nella sala dell’Auser (in via Libera 38 a Foggia), in concomitanza con il primo appuntamento del corso-laboratorio di linguaggio multimediale promosso dall’Auser e coordinato da Geppe Inserra.
L’era dell’ottimismo è il titolo, volutamente provocatorio, di questo che Fortarezza definisce come “brogliaccio iniziale” di un lavoro più complesso che accompagnerà il corso e il laboratorio, fino al prodotto finale, che sarà un vero e proprio film su Foggia/Mezzogiorno.
La prima tappa mette assieme diversi video girati nel corso dagli anni da Fortarezza a Foggia, vista e raccontata come luogo simbolico del Mezzogiorno, dipanandosi tra le tante contraddizioni della città: le gru che assediano preziose testimonianze del passato, come la Masseria Pantano, le pale eoliche che circoscrivano l’orizzonte una volta sconfinato del Tavoliere, ma anche le tradizioni, i cantanti neo melodici, gli sguardi e la vivacità dei terrazzani, i colori del mercato Rosati.
Qual è la vera Foggia?
A questa domanda cercherà di dare una risposta il work in progress che scandirà gli appuntamenti del corso-laboratorio.
L'iscrizione al laboratorio è gratuita, e può essere effettuata anche durante la serata di apertura.
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