Infiniti tifosi rossoneri: in tremila ad Ascoli, spingono il Foggia alla vittoria
I tifosi continuano a credere nel Foggia, che li ripaga con una grande prestazione e con un’altra vittoria esterna. A sostenere la squadra ad Ascoli Piceno sono andati in tremila, più di un terzo delle presenze complessive sugli spalti del Cino e Lillo Del Duca. Novantacinque minuti di incessante sostegno ai propri beniamini, in una partita difficile che però il Foggia ha avuto il gran merito di aver giocato con una mentalità vincente.
Pressing alto fin dall’inizio, squadra stretta che ha chiuso sistematicamente le linee di passaggio ai padroni di casa che quasi mai sono riusciti a rendersi pericolosi, in una partita autorevole che il Foggia ha dimostrato di voler vincere a tutti i costi.
La vittoria in terra marchigiana rilancia seriamente le aspirazioni di classifica dei rossoneri, che salgono al tredicesimo posto in condominio con Brescia e Pescara (quest’ultimo sarà impegnato stasera a Bari) e si mettono alle spalle Pro Vercelli, Spezia, Perugia, Virtus Entella, Ternana, Cesena ed Ascoli, che la sconfitta condanna all’ultimo posto.
È stato un capolavoro tattico di mister Stroppa, che ha schierato un inedito tridente con il solito Mazzeo al centro, e Beretta e Nicastro sulle fasce, che hanno contribuito a proteggere il reparto difensivo con frequenti ripiegamenti (prezioso Nicastro di testa in fase difensiva in area, ottima la prestazione di Beretta che ha colpito una traversa e ha dato a Chiricò la palla del 2-0).
Ma la notizia più importante è la buona prova del reparto difensivo, che per la prima volta dall’inizio del campionato è riuscito a mantenere inviolata la rete del Foggia. Stroppa si è affidato a Guarna, Camporese (sicuro, autorevole ed autore del gol del vantaggio su calcio d’angolo) e Coletti al centro, Loiacono e Celli sulle fasce. Quest’ultimo è stato tra i migliori in campo, rendendosi protagonista di frequenti incursioni sulla fascia di competenza.
Nell’ultimo scorcio della partita, il mister ha rinforzato la difesa mandando in campo Empereur per Mazzeo e schierando un inedito 3-5-2 che è riuscito nel compito di stringere ancora di più le maglie difensive. Di rara bellezza la rete della tranquillità, messa a segno da Chiricò dopo un’ubriacante azione personale in cui si è bevuto un paio di avversari come birilli. Tra le note liete del pomeriggio ascolano da segnalare il ritorno in panchina del capitano Agnelli. Insomma, un pomeriggio da incorniciare e una bella soddisfazione per i tremila che hanno seguito la squadra in trasferta: forse, il peggio è veramente passato.
Le statistiche ben descrivono la partita che è stata comunque combattuta da entrambe le formazioni. Leggermente a vantaggio dell’Ascoli il possesso palla (53% a 47%) e il bilancio dei tiri: 3 a testa quelli nello specchio della porta (ma dalla parte del Foggia c’è anche una traversa), 6 a 5 quelli fuori. 9 a 6 per i satanelli i calci dalla bandierina. Venti i falli commessi dal Foggia, solo 8 quelli dei padroni di casa.
Pressing alto fin dall’inizio, squadra stretta che ha chiuso sistematicamente le linee di passaggio ai padroni di casa che quasi mai sono riusciti a rendersi pericolosi, in una partita autorevole che il Foggia ha dimostrato di voler vincere a tutti i costi.
La vittoria in terra marchigiana rilancia seriamente le aspirazioni di classifica dei rossoneri, che salgono al tredicesimo posto in condominio con Brescia e Pescara (quest’ultimo sarà impegnato stasera a Bari) e si mettono alle spalle Pro Vercelli, Spezia, Perugia, Virtus Entella, Ternana, Cesena ed Ascoli, che la sconfitta condanna all’ultimo posto.
È stato un capolavoro tattico di mister Stroppa, che ha schierato un inedito tridente con il solito Mazzeo al centro, e Beretta e Nicastro sulle fasce, che hanno contribuito a proteggere il reparto difensivo con frequenti ripiegamenti (prezioso Nicastro di testa in fase difensiva in area, ottima la prestazione di Beretta che ha colpito una traversa e ha dato a Chiricò la palla del 2-0).
Ma la notizia più importante è la buona prova del reparto difensivo, che per la prima volta dall’inizio del campionato è riuscito a mantenere inviolata la rete del Foggia. Stroppa si è affidato a Guarna, Camporese (sicuro, autorevole ed autore del gol del vantaggio su calcio d’angolo) e Coletti al centro, Loiacono e Celli sulle fasce. Quest’ultimo è stato tra i migliori in campo, rendendosi protagonista di frequenti incursioni sulla fascia di competenza.
Nell’ultimo scorcio della partita, il mister ha rinforzato la difesa mandando in campo Empereur per Mazzeo e schierando un inedito 3-5-2 che è riuscito nel compito di stringere ancora di più le maglie difensive. Di rara bellezza la rete della tranquillità, messa a segno da Chiricò dopo un’ubriacante azione personale in cui si è bevuto un paio di avversari come birilli. Tra le note liete del pomeriggio ascolano da segnalare il ritorno in panchina del capitano Agnelli. Insomma, un pomeriggio da incorniciare e una bella soddisfazione per i tremila che hanno seguito la squadra in trasferta: forse, il peggio è veramente passato.
Le statistiche ben descrivono la partita che è stata comunque combattuta da entrambe le formazioni. Leggermente a vantaggio dell’Ascoli il possesso palla (53% a 47%) e il bilancio dei tiri: 3 a testa quelli nello specchio della porta (ma dalla parte del Foggia c’è anche una traversa), 6 a 5 quelli fuori. 9 a 6 per i satanelli i calci dalla bandierina. Venti i falli commessi dal Foggia, solo 8 quelli dei padroni di casa.
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