L'omaggio di Luigi Paglia a Mario Luzi, ovvero arte e poesia tra artigianato e social

I librini d’artista di Luigi Paglia erano una chicca per collezionisti e appassionati di poesia e di arte, fino a quando non è arrivato il social.
L’idea di partenza è quanto mai intrigante: una tiratura limitatissima, una selezione di poesie attorno ad un tema, o ad un autore, accompagnate da una o due opere d’arte.
Un omaggio più o meno dichiarato a Walter Benjamin e a quanto il filosofo tedesco scrisse nel suo saggio più noto, L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica: arte e poesia che si incontrano, al di qua degli strumenti di comunicazione di massa, e in particolare di quella tecnica - la stampa - che Benjamin indicava come spartiacque tra la riproduzione manuale ed artigianale dell’arte e quella meccanica, industriale, e di massa.
E questi sono, nella loro forma concreta ed analogica, i librini d’artista editi da Luigi Paglia: un ritorno alla editoria come artigianato, ovvero all’ars recta ratio factibilium, cara a Tommaso d’Aquino.
L’informatica e la rete rendono però possibile un’altra sfida: dematerializzare il librino d’artista, digitalizzando le poesia e le opere d’arte, trasformandole in puri bit, ed offrendoli alla fruizione universale.
Luigi Paglia affida a Lettere Meridiane questo ultimo atto, e gliene sono infinitamente grato, tanto più che il librino d’artista che Paglia regala ad amici e lettori del blog mi è particolarmente caro: Poesie della prima luce che parlano e riflettono sull’ora del giorno più critica, quella tra la fine della notte e l’inizio dell’alba, in cui s’addensano timori, speranze…e dolori.
Realizzato in soli 33 esemplari con le Edizioni dell'Angelo di Palermo, Poesie della prima luce contiene due acqueforti di Vincenzo Piazza, una nota di Luigi Paglia, poesie di Mario Luzi, di Wislawa Szymborska, premio Nobel per la Letteratura, e di Luigi Paglia.
Sottotitolo del prezioso volumetto è “omaggio a Luzi”, un omaggio che, come spiega Paglia nella sua nota, “è centrato sul tema della luce (in lotta con la notte), privilegiata fonte di ispirazione del poeta, dispiegato nella sequenza di Alba, della mia interpretazione della poesia della Szymborska, premio Nobel 1996, e della mia composizione, entrambe aperte al senso del mistero e all’epifania della luce (e del mondo) in continuità tematica, appunto, con la poesia di Luzi.”
Leggetelo nella sua versione digitale, che potete scaricare cliccando qui.


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