Alla Città del Cinema Tiro Libero, il nuovo film di Alessandro Valori. Da vedere!
Alessandro Valori è uno dei pochi autori di cinema i cui film vado a vedere a scatola chiusa, sulla parola (la sua, visto che siamo amici). E non ne resto mai deluso. Li ho visti tutti, così come, fino a quando è esistito, il Festival del Cinema Indipendente di Foggia, li ha ospitati tutti. Fin dal suo lungometraggio d’esordio, RadioWest, tra i cui sceneggiatori figurava un altro caro e talentuoso amico cineasta, Francesco Colangelo.
Per alcuni anni, Colangelo (originario di Bovino) e Valori sono stati promotori e direttori del Bovino Independent Short Film Festival, una delle migliori rassegne cinematografiche che si svolgevano in Puglia.
Alessandro è un amico del cinema di Capitanata. Il pregio maggiore dei suoi film sta nel sempre riuscito equilibrio tra una scrittura di livello e una regia garbata, particolarmente attenta alla valorizzazione degli attori. Il suo cinema di è un bell’esempio di come si possano fare film di qualità contenendo i costi di produzione.
Oggi andrò a vedere il suo ultimo film, Tiro Libero, in programmazione oggi e domani a Foggia, alla Città del Cinema (sala 9, proiezioni alle 16.25 e alle 20.25). Fatelo anche voi, perché sicuramente ne varrà la pena.
Interpretato da Simone Riccioni, Antonio Catania e Maria Chiara Centorami con la partecipazione di Nancy Brilli, Biagio Izzo, Paolo Conticini e Jacopo Barzaghi, il film racconta la storia di Dario, 25 anni, bello, ammirato da tutti e leader di una squadra di basket: un ragazzo arrogante e spocchioso che non avrebbe mai immaginato che tipo di prova la vita gli chiederà di superare.
Durante una importante partita di campionato, improvvisamente cade a terra: gli viene diagnosticata la distrofia muscolare. In lui esplode un senso di sconforto misto a rancore non riuscendo ad accettare nemmeno l’aiuto e l’affetto della sua famiglia. A questo si aggiunge la condanna, per aver insultato e umiliato una ragazza che gli aveva sfiorato il suv, a svolgere un’attività sociale presso un centro di riabilitazione per disabili: allenerà la squadra di basket di un gruppo di ragazzi in carrozzina. Al centro incontra Isabella, una volontaria, con cui si scontrerà subito... ma come tante volte accade, da uno scontro nasce anche una scintilla. Per Dario è arrivato il momento, e l’occasione, di cambiare.
Con Tiro Libero si rinnova il fortunato sodalizio tra Alessandro Valori e Simone Riccioni, attore bravo ed anche cosceneggiatore e produttore del film. Ebbi modo di apprezzarli e di presentarli al pubblico alla Sala Farina in occasione della proiezione di Come saltano i pesci, una storia bella e fantastica, piena di solidarietà e di sorriso, di qui ho parlato in questo articolo.
Allora? Stasera o domani, amici e lettori di Lettere Meridiane, tutti al cinema.
Qui sotto il trailer di Tiro Libero.
Per alcuni anni, Colangelo (originario di Bovino) e Valori sono stati promotori e direttori del Bovino Independent Short Film Festival, una delle migliori rassegne cinematografiche che si svolgevano in Puglia.
Alessandro è un amico del cinema di Capitanata. Il pregio maggiore dei suoi film sta nel sempre riuscito equilibrio tra una scrittura di livello e una regia garbata, particolarmente attenta alla valorizzazione degli attori. Il suo cinema di è un bell’esempio di come si possano fare film di qualità contenendo i costi di produzione.
Oggi andrò a vedere il suo ultimo film, Tiro Libero, in programmazione oggi e domani a Foggia, alla Città del Cinema (sala 9, proiezioni alle 16.25 e alle 20.25). Fatelo anche voi, perché sicuramente ne varrà la pena.
Interpretato da Simone Riccioni, Antonio Catania e Maria Chiara Centorami con la partecipazione di Nancy Brilli, Biagio Izzo, Paolo Conticini e Jacopo Barzaghi, il film racconta la storia di Dario, 25 anni, bello, ammirato da tutti e leader di una squadra di basket: un ragazzo arrogante e spocchioso che non avrebbe mai immaginato che tipo di prova la vita gli chiederà di superare.
Durante una importante partita di campionato, improvvisamente cade a terra: gli viene diagnosticata la distrofia muscolare. In lui esplode un senso di sconforto misto a rancore non riuscendo ad accettare nemmeno l’aiuto e l’affetto della sua famiglia. A questo si aggiunge la condanna, per aver insultato e umiliato una ragazza che gli aveva sfiorato il suv, a svolgere un’attività sociale presso un centro di riabilitazione per disabili: allenerà la squadra di basket di un gruppo di ragazzi in carrozzina. Al centro incontra Isabella, una volontaria, con cui si scontrerà subito... ma come tante volte accade, da uno scontro nasce anche una scintilla. Per Dario è arrivato il momento, e l’occasione, di cambiare.
Con Tiro Libero si rinnova il fortunato sodalizio tra Alessandro Valori e Simone Riccioni, attore bravo ed anche cosceneggiatore e produttore del film. Ebbi modo di apprezzarli e di presentarli al pubblico alla Sala Farina in occasione della proiezione di Come saltano i pesci, una storia bella e fantastica, piena di solidarietà e di sorriso, di qui ho parlato in questo articolo.
Allora? Stasera o domani, amici e lettori di Lettere Meridiane, tutti al cinema.
Qui sotto il trailer di Tiro Libero.
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