Scalfarotto e le promesse (da marinaio) delle Ferrovie dello Stato

Ci sono momenti in cui una vignetta vale più di un editoriale di mille parole. E mai come stavolta mi affido alla penna, all'ironia e allo sguardo di Madetu (Maurizio De Tullio) per commentare le dichiarazioni dell'on. Ivan Scalfarotto, foggiano e sottosegretario allo sviluppo economico.
L'esponente del pd è riuscito a mettersi in contatto con Renato Mazzoncini, amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato, e gli ha chiesto lumi sulle conseguenze che il treno "veloce" Bari-Roma potrebbe avere sul resto delle Frecce Argento che passano per Foggia. Mazzoncini ha risposto che "nessuno di questi treni sarà soppresso e che il collegamento tra il capoluogo dauno e la Capitale non sarà quindi in alcun modo depotenziato."
C'è da stare tranquilli? Bah...
Il treno Bari-Roma, che tante polemiche sta suscitando, bypassa Foggia utilizzando la bretella di Incoronata. Quando venne finanziata, con il consenso della Regione Puglia e del Comune di Foggia, i vertici dell'azienda ferroviaria promisero solennemente che sarebbe servita solo per il traffico merci, e non per quello passeggeri, e che la stazione di Foggia non avrebbe perso la sua centralità.
Scalfarotto ha fatto bene a informarsi, ma al suo posto non ci fideremmo neanche un poco di Mazzoncini.

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