Cinemadessai | La guerra di mafia, da un punto di vista diverso

OGGI
“Vi perdono ma inginocchiatevi”, è la frase urlata da Rosaria Costa all’indirizzo degli assassini di suo marito, Vito Schifani, ucciso nella strage di Capaci assieme al giudice Falcone, a sua moglie e agli agenti della scorta. È anche la frase che dà il titolo al film che  La7, che lo ha prodotto, manda in onda stasera, alle 21.30.
Al centro della pellicola, le storie dimenticate degli agenti della scorta di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nei volti e i gesti delle loro madri, delle loro mogli, dei loro figli a ventuno anni dalla strage di Capaci. Il primo film per la tv mai prodotto da La7, in quest’occasione con Boniventofilm S.r.l. e la Regione Siciliana, racconta le vicende legate a una tragedia che non ha colpito solo le vittime ma anche i loro familiari. È intorno a loro che si snoda il racconto del regista, Claudio Bonivento, tratto dal libro di Rosaria Schifani e Felice Cavallaro.
Tra i membri del cast Tony Sperandeo, che veste i panni di Cupane (il capo delle scorta di Falcone), un cammeo di Massimo Ghini in quelli del capo della Polizia Vincenzo Parisi, Lollo Franco è Paolo Borsellino. Accanto a loro Rosaria Schifani, interpretata da Silvia D’Amico (all’esordio come protagonista), e Raffaella Rea nel ruolo di Tina Montinaro; a impersonare i tre agenti della scorta Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Dicillo rispettivamente Antonio Vito Di Bella, Francesco Venditti e Lorenzo Roma. E ancora Vincenzo Crivello e Luigi Burruano.
Un bel film, in cui prevale a volte l’aspetto documentaristico. Ma va visto. Per ricordare. Per non dimenticare mai.
DOMANI
Antonio Capuano è tra i registi italiani più bravi nel raccontare storie di periferia, che hanno per protagonista l’infanzia e per ambientazione l’area metropolitana di Napoli. Ne L’amore buio la tematica di fondo è la stessa, ma forse per la prima volta nella sua lunga carriera, Capuano si immerge non soltanto nei modi d’essere del proletariato urbano, ma anche in quelli della borghesia, mettendo a confronto due mondi, e perfino due concezioni della vita.

Ne esce una storia intensa, e niente affatto banale: siamo a Napoli, dove, alla fine di una domenica di sole, mare, tuffi e pizza, quattro ragazzini, stuprano Irene, anche lei adolescente. Uno di loro, Ciro, la mattina dopo va a denunciare sé e gli altri. Sono condannati a due anni di reclusione. I due mondi, così opposti e diversi, si attrarranno e addirittura, forse, si incontreranno e fonderanno. Con Irene de Angelis, Gabriele Agrio, Valeria Golino, Corso Salani, Luisa Ranieri e Fabrizio Gifuni.
Ha scritto FilmTv della pellicola di Capuano: “Il nuovo, splendido volo di Capuano si discosta nervosamente e scorbuticamente dalla normalità delle immagini e dei suoni ricorrenti. Le inquadrature sono gocce che perforano lo schermo, rumori che bucano i muri e oltrepassano le finestre bloccate dal ferro dei dolori e delle pene, sono parole scritte col pennarello su improvvisati brogliacci d’amore.”
Da non perdere, nonostante l’ora problematica. Domani, su Rai2, all’1.10.

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