Cinemadessai | Collateral, Michael Mann tra action movie e filosofia
OGGI
Stasera, su Paramount Channel alle 21.15, il capolavoro di Michael Mann, Collateral, action movie mozzafiato in cui il regista americano torna a cimentarsi con il thriller metropolitano che aveva esaltato già in pellicole monumentali come Heat - La sfida.
Anche in Collateral si fronteggiano due antieroi, interpretati da Jamie Foxx e Tom Cruise (nell'insolito ruolo di "cattivo”).
Foxx è il tassista Max che al termine della giornata di lavoro viene ingaggiato da Vincent (Tom Cruise) affinché lo porti in giro per la notte. L’uomo non sa che il suo cliente è uno spietato killer che durante la notte dovrà uccidere cinque testimoni scomodi tra cui la procuratrice distrettuale Annie, ultima passeggera di Max prima dell’incontro con Vincent.
Girato per il 70% in digitale, il film è ambientato in una Los Angeles notturna e, per usare le stesse parole di uno dei protagonisti, "disconnessa", nella quale ci si può trovare a lottare per la sopravvivenza come nella giungla; un sottofondo di musiche miscelate tra pop, jazz e techno accompagnano l'evolversi della trama verso l'inevitabile duello dei suoi interpreti.
Come in molti film di Mann l’azione ed il ritmo, intensissimi, sono lo strumento con cui il regista racconta il vuoto della modernità.
DOMANI
Alla sua uscita in sala, Diciotto anni dopo, opera prima di Edoardo Leo mi colpì non poco, per il garbo della pellicola, sospesa tra commedia e dramma, e per l’efficacia dell’approccio “on the road”, nonché per la simpatia dello stesso Leo come attore, qui affiancato con eccellenti risultati da Marco Bonini (che è anche co-sceneggiatore e che è noto al pubblico delle sale d’essai per essere produttore indipendente) , e da un cast di peso, che comprende Sabrina Impacciatore (notevolissima), Eugenia Costantini e Gabriele Ferzetti.
Il soggetto potrebbe sembrare sulle prime banale, ma la sceneggiatura e la regia offrono un approccio originale ad un tema - quello dell’incontro forzato a seguito dell’improvvisa dipartita di una persona cara - già altre volte praticato dal cinema italiano e non.
La storia racconta di Mirko, un meccanico di Roma, che perde improvvisamente il padre e si trova costretto a richiamare dall’Inghilterra suo fratello Genziano, che da molti anni risiede a Londra dove lavora come broker finanziario. I due non si vedevano da molto tempo, precisamente dal momento nel quale morì la madre nel corso di un incidente stradale.
La pellicola segue il viaggio che da Roma a Reggio Calabria porterà di due fratelli Mirko e Genziano a cercare una ‘quadratura’ del loro rapporto, ma nulla sarà scontato, compreso il finale.
Ha scritto FilmTv: “Commedia all’italiana, commedia agrodolce di viaggio che a noi riesce solo in corsia di Sorpasso. Attori che diventano autori, un’altra perla della nostra generazione di fenomeni."
Un bel film, da vedere. Domani sera, su Rai2, all’1.10.
Stasera, su Paramount Channel alle 21.15, il capolavoro di Michael Mann, Collateral, action movie mozzafiato in cui il regista americano torna a cimentarsi con il thriller metropolitano che aveva esaltato già in pellicole monumentali come Heat - La sfida.
Anche in Collateral si fronteggiano due antieroi, interpretati da Jamie Foxx e Tom Cruise (nell'insolito ruolo di "cattivo”).
Foxx è il tassista Max che al termine della giornata di lavoro viene ingaggiato da Vincent (Tom Cruise) affinché lo porti in giro per la notte. L’uomo non sa che il suo cliente è uno spietato killer che durante la notte dovrà uccidere cinque testimoni scomodi tra cui la procuratrice distrettuale Annie, ultima passeggera di Max prima dell’incontro con Vincent.
Girato per il 70% in digitale, il film è ambientato in una Los Angeles notturna e, per usare le stesse parole di uno dei protagonisti, "disconnessa", nella quale ci si può trovare a lottare per la sopravvivenza come nella giungla; un sottofondo di musiche miscelate tra pop, jazz e techno accompagnano l'evolversi della trama verso l'inevitabile duello dei suoi interpreti.
Come in molti film di Mann l’azione ed il ritmo, intensissimi, sono lo strumento con cui il regista racconta il vuoto della modernità.
DOMANI
Alla sua uscita in sala, Diciotto anni dopo, opera prima di Edoardo Leo mi colpì non poco, per il garbo della pellicola, sospesa tra commedia e dramma, e per l’efficacia dell’approccio “on the road”, nonché per la simpatia dello stesso Leo come attore, qui affiancato con eccellenti risultati da Marco Bonini (che è anche co-sceneggiatore e che è noto al pubblico delle sale d’essai per essere produttore indipendente) , e da un cast di peso, che comprende Sabrina Impacciatore (notevolissima), Eugenia Costantini e Gabriele Ferzetti.
Il soggetto potrebbe sembrare sulle prime banale, ma la sceneggiatura e la regia offrono un approccio originale ad un tema - quello dell’incontro forzato a seguito dell’improvvisa dipartita di una persona cara - già altre volte praticato dal cinema italiano e non.
La storia racconta di Mirko, un meccanico di Roma, che perde improvvisamente il padre e si trova costretto a richiamare dall’Inghilterra suo fratello Genziano, che da molti anni risiede a Londra dove lavora come broker finanziario. I due non si vedevano da molto tempo, precisamente dal momento nel quale morì la madre nel corso di un incidente stradale.
La pellicola segue il viaggio che da Roma a Reggio Calabria porterà di due fratelli Mirko e Genziano a cercare una ‘quadratura’ del loro rapporto, ma nulla sarà scontato, compreso il finale.
Ha scritto FilmTv: “Commedia all’italiana, commedia agrodolce di viaggio che a noi riesce solo in corsia di Sorpasso. Attori che diventano autori, un’altra perla della nostra generazione di fenomeni."
Un bel film, da vedere. Domani sera, su Rai2, all’1.10.
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