Il "no" pesante di Leo Di Gioia a Decaro: "Foggia non può essere penalizzata"
Ecco un “no” pesante alla sortita del sindaco di Bari, Antonio Decaro, che ha chiesto l’istituzione di una corsa no stop tra Bari e Roma (che penalizzerebbe inevitabilmente la stazione di Foggia).
A pronunciarlo è l’assessore regionale all’agricoltura, il foggiano Leo Di Gioia.
Pesante perché Di Gioia è il primo amministratore regionale a pronunciarsi sull’iniziativa del primo cittadino del capoluogo regionale, ed è un pronunciamento che potrebbe riaprire i giochi a via Capruzzi.
Secondo Di Gioia, “è impensabile escludere i territori, dauno ma anche quello leccese, se si vuole fare un vero gioco di squadra sui trasporti pugliesi.”
L’assessore regionale lo ha detto in una intervista rilasciata a il Mattino di Foggia, aggiungendo che il capoluogo dauno “paga già un enorme deficit di mobilità con l’aeroporto fermo; ingiustificabile pensare poi, addirittura, ad un collegamento Bari-Roma che aggiri la città utilizzando lo snodo ferroviario di “Cervaro” per cui la Regione Puglia, insieme alla comunità istituzionale foggiana, diede il proprio consenso a Trenitalia solo perché servisse il traffico merci.”
La presa di posizione di Leonardo Di Gioia potrebbe scompigliare le carte anche a Bari, perché se è vero che ufficialmente la Regione è ferma alla posizione che venne assunta dall’allora assessore regionale ai trasporti, il compianto Guglielmo Minervini, che minacciò clamorose iniziative di protesta qualora sulla bretella fosse transitato anche il traffico passeggeri, la Gazzetta del Mezzogiorno ha anticipato che in realtà negli ambienti regionali si starebbe lavorando proprio in direzione della corsa no stop chiesta da Bari.
Allargando intelligentemente il fronte del malessere anche al Salento, Di Gioia mette il dito nella piaga sottolineando che “non si può e non si deve sacrificare alla comodità, per quanto desiderabile, del capoluogo regionale l’agibilità di altri territori pugliesi che, come Foggia e Lecce, hanno aspettative maggiormente pressanti verso un sistema di trasporto che la Regione Puglia intende rendere assolutamente ottimale per consentire a tutte le popolazioni pari opportunità di accesso alla mobilità interregionale.”
Se qualcuno negli uffici della Regione pensava di poter beffare Foggia senza colpo ferire, è servito...
A pronunciarlo è l’assessore regionale all’agricoltura, il foggiano Leo Di Gioia.
Pesante perché Di Gioia è il primo amministratore regionale a pronunciarsi sull’iniziativa del primo cittadino del capoluogo regionale, ed è un pronunciamento che potrebbe riaprire i giochi a via Capruzzi.
Secondo Di Gioia, “è impensabile escludere i territori, dauno ma anche quello leccese, se si vuole fare un vero gioco di squadra sui trasporti pugliesi.”
L’assessore regionale lo ha detto in una intervista rilasciata a il Mattino di Foggia, aggiungendo che il capoluogo dauno “paga già un enorme deficit di mobilità con l’aeroporto fermo; ingiustificabile pensare poi, addirittura, ad un collegamento Bari-Roma che aggiri la città utilizzando lo snodo ferroviario di “Cervaro” per cui la Regione Puglia, insieme alla comunità istituzionale foggiana, diede il proprio consenso a Trenitalia solo perché servisse il traffico merci.”
La presa di posizione di Leonardo Di Gioia potrebbe scompigliare le carte anche a Bari, perché se è vero che ufficialmente la Regione è ferma alla posizione che venne assunta dall’allora assessore regionale ai trasporti, il compianto Guglielmo Minervini, che minacciò clamorose iniziative di protesta qualora sulla bretella fosse transitato anche il traffico passeggeri, la Gazzetta del Mezzogiorno ha anticipato che in realtà negli ambienti regionali si starebbe lavorando proprio in direzione della corsa no stop chiesta da Bari.
Allargando intelligentemente il fronte del malessere anche al Salento, Di Gioia mette il dito nella piaga sottolineando che “non si può e non si deve sacrificare alla comodità, per quanto desiderabile, del capoluogo regionale l’agibilità di altri territori pugliesi che, come Foggia e Lecce, hanno aspettative maggiormente pressanti verso un sistema di trasporto che la Regione Puglia intende rendere assolutamente ottimale per consentire a tutte le popolazioni pari opportunità di accesso alla mobilità interregionale.”
Se qualcuno negli uffici della Regione pensava di poter beffare Foggia senza colpo ferire, è servito...
Commenti
Credo proprio di no. E comunque non li voterà più nessuno