Cinemadessai | Stasera C'era una volta il West, il capolavoro western di Sergio Leone

OGGI
La dimensione epica del cinema di Sergio Leone raggiunge l’apice, in C’era una volta il West, e così pure il western all’italiana, che con questa pellicola celebra la fine di un epoca, ed anche di un’epopea.
Leone non aveva mai girato negli States: i film della trilogia del dollaro erano stati infatti realizzati prevalentemente in Almeria, in Spagna.
La memorabile sequenza dell’arrivo di Jill (Claudia Cardinale) a Flagstone sul carretto guidato da Sam (Paolo Stoppa), con l’alternanza di campi lunghi e lunghissimi fino alle maestose montagne della Monument Valley, accompagnata dalla celebre colonna sonora di Ennio Morricone, è la celebrazione suprema di un west - e di un’America - che di lì a poco a poco non esisterà più. Ed anche una delle sequenze più belle e magiche di tutta la storia del cinema.
Il progresso che sancisce la fine di un'epoca ha le sembianze del treno, che per viaggiare ha bisogno non solo di binari, ma anche di acqua. Per ottenerla Morton (Gabriele Ferzetti) va per le spicce. Incarica il suo sicario Frank (Henry Fonda) di intimidire il proprietario della terra, ma il malvivente compie una strage ed organizza le cose in modo da farne ricadere la responsabilità su Cheyenne (Jason Robards), un bandito.
Jill è la nuova moglie del proprietario del terreno ucciso, ed è con lei che dovranno fare i conti Morton e Frank.
Cheyenne si schiererà dalla parte di Jill. Ma a scompigliare le carte sarà l’arrivo di un misterioso pistolero, Armonica (Charles Bronson, mitico), che ha un conto in sospeso con Frank.
Dopo la trilogia del dollaro, Sergio Leone non aveva intenzione di girare altri western. Ma la Paramount gli offrì un budget importante e soprattutto la possibilità di avere nel cast il suo attore preferito: Henry Fonda.
Alla sceneggiatura collaborarono inizialmente Bernardo Bertolucci e un giovanissimo Dario Argento, che faceva allora il critico cinematografico a Paese Sera, e non era approdato ancora al cinema. I due si ritirarono ad un certo punto e lasciarono nei guai Leone, che richiamò il suo vecchio sceneggiatore, Sergio Donati. La splendida fotografia è invece curata da Tonino Delli Colli. Straordinaria la colonna sonora di Ennio Morricone.
Il successo di C’era una volta il West fu vastissimo, e internazionale.
Autori del calibro di Quentin Tarantino, Martin Scorsese, George Lucas, John Carpenter e John Boorman hanno parlato dell'influenza che il film ha avuto su di loro. C’era una volta il West è ormai considerato uno dei migliori film mai realizzati e alcuni critici lo considerano il miglior western di sempre e la più bella realizzazione di Sergio Leone come regista (per quel che mi riguarda, io penso che sia comunque C'era una volta in America... e voi?)
Imperdibile. Da rivedere ogni volta che si può, come si addice ai classici. Stasera, alle 21.20, su RaiMovie.
DOMANI
Opera prima di Umberto Carteni, Diverso da chi è stata la commedia rivelazione del 2009. Ha il merito di affrontare con leggerezza ed una certa eleganza, tanto il tema dell’omosessualità, quanto quella della persistente ritualità che regola la vita politica italiana.

Una ritualità che Piero (Luca Argentero), politicamente impegnato a sinistra, gay felicemente fidanzato con Remo (Filippo Nigro) vorrebbe spezzare, candidandosi a sindaco della città del nord-est in cui abitato (il film è stato interamente girato a Trieste).
Il suo partito decide di affiancargli quale candidato vicesindaco Adele (Claudia Gerini), esponente dell’ala più tradizionalista e cattolica, conservatrice, tenacemente favorevole alla famiglia tradizionale. Sembra una difficile alchimia tra i due, che tuttavia, tra un battibecco e l’altro, s’innamorano, suscitando scalpore negli elettori, negli avversari politici e naturalmente in Remo, che diventa improvvisamente il terzo incomodo.
Il soggetto di Fabio Bonifacci (vincitore del Nastro d’Argento) funziona. La storia è gradevole e fila via leggera, grazie soprattutto ai protagonisti (notevole Argentero, Claudia Gerini Ciak d’oro quale migliore attrice protagonista 2009).
"La commedia di Umberto Carteni - ha scritto FilmTv - mette in scena i paradossi della politica italiana con leggerezza e riesce nell’impresa, intrecciando storia d’amore, impegno divertito e satira garbata. Argentero è una conferma: sguardo desiderante sul mondo intero, mai scomposto, mai una sbavatura."
Buono il riscontro di pubblico e di critica. Diverso da chi si aggiudicò il Globo d’oro quale migliore opera prima. Domani sera, alle 21.15 su Nove (canale 9 del digitale terrestre).

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