Il Foggia vince, torna in vetta e lancia la sfida al Lecce
Il Foggia torna grande. Surclassa il Monopoli con un 4-1 che ripete pari pari il risultato della vittoria infrasettimanale di Coppa Italia ai danni della Juve Stabia, e raggiunge in vetta alla classifica del girone C di Lega Pro, sconfitto a sorpresa a Catania. Non c'è proprio di che lamentarsi: nel giro di cinque giorni il Foggia ha segnato otto gol alle squadre più in forma del torneo.
Il derby con il Monopoli era tutt’altro che facile, perché i baresi venivano da una striscia di 6 risultati utili consecutivi. E c’era poi il ricordo del disastro dello scorso anno, quando allo Zaccheria i satanelli dovettero arrendersi al Monopoli, sbagliando due rigori e venendo puniti da due reti corsare degli ospiti.
Invece non sono venute che note positive, dalla partita che ha segnato l’esordio del Foggia davanti al suo pubblico, dopo l’interminabile squalifica per i fatti della finale di play off contro il Pisa.
I satanelli hanno concluso il primo tempo avanti di due gol, grazie alle prodezze di Vacca, autore di una prova strepitosa, e di Rubin. Due gol da cineteca, che premiano il lavoro svolto da mister Stroppa che ha messo a punto schemi e soluzioni realizzative che prevedono anche tiri da lontano, come sono stati quelli che hanno permesso la marcatura di Vacca, più indispensabile che mai, e di un Rubin che sulla fascia ha convinto pienamente, dimostrando anche attitudini offensive di peso. Ai due gol va aggiunto il palo colpito da Agnelli.
Nella ripresa ad un certo punto il Monopoli è sembrato in grado di riaprire il discorso, quando ha accorciato le distanze grazie ad un gol di Montini. Ma il timore di una beffa è durata solo qualche minuto. Il Foggia ha ripreso subito nelle mani il pallino del gioco e Padovan al 73’ ha chiuso definitivamente il discorso. A rendere ancora più tonda la vittoria la rete in pieno recupero messa a segno da Sant Maza su un’azione personale.
Tante note positive, come si diceva all’inizio. Su tutte il carisma di Vacca, che segna e fa segnare (suo tra l’altro l’assist da calcio d’angolo che ha consentito a Rubin di fare gol), il ritrovato Chiricò, autentica spina nel fianco della difesa del Monopoli, la buona vena di Padovan, che ha cercato con caparbietà il gol, le notevoli capacità di verticalizzazione messe in mostra dai satanelli.
È un Foggia sempre più a misura di Stroppa. Sognare non è proibito, mentre comincia il count down della supersfida che lunedì prossimo opporrà i rossoneri all’altra capolista Lecce. Sognare si può. Si deve.
Il derby con il Monopoli era tutt’altro che facile, perché i baresi venivano da una striscia di 6 risultati utili consecutivi. E c’era poi il ricordo del disastro dello scorso anno, quando allo Zaccheria i satanelli dovettero arrendersi al Monopoli, sbagliando due rigori e venendo puniti da due reti corsare degli ospiti.
Invece non sono venute che note positive, dalla partita che ha segnato l’esordio del Foggia davanti al suo pubblico, dopo l’interminabile squalifica per i fatti della finale di play off contro il Pisa.
I satanelli hanno concluso il primo tempo avanti di due gol, grazie alle prodezze di Vacca, autore di una prova strepitosa, e di Rubin. Due gol da cineteca, che premiano il lavoro svolto da mister Stroppa che ha messo a punto schemi e soluzioni realizzative che prevedono anche tiri da lontano, come sono stati quelli che hanno permesso la marcatura di Vacca, più indispensabile che mai, e di un Rubin che sulla fascia ha convinto pienamente, dimostrando anche attitudini offensive di peso. Ai due gol va aggiunto il palo colpito da Agnelli.
Nella ripresa ad un certo punto il Monopoli è sembrato in grado di riaprire il discorso, quando ha accorciato le distanze grazie ad un gol di Montini. Ma il timore di una beffa è durata solo qualche minuto. Il Foggia ha ripreso subito nelle mani il pallino del gioco e Padovan al 73’ ha chiuso definitivamente il discorso. A rendere ancora più tonda la vittoria la rete in pieno recupero messa a segno da Sant Maza su un’azione personale.
Tante note positive, come si diceva all’inizio. Su tutte il carisma di Vacca, che segna e fa segnare (suo tra l’altro l’assist da calcio d’angolo che ha consentito a Rubin di fare gol), il ritrovato Chiricò, autentica spina nel fianco della difesa del Monopoli, la buona vena di Padovan, che ha cercato con caparbietà il gol, le notevoli capacità di verticalizzazione messe in mostra dai satanelli.
È un Foggia sempre più a misura di Stroppa. Sognare non è proibito, mentre comincia il count down della supersfida che lunedì prossimo opporrà i rossoneri all’altra capolista Lecce. Sognare si può. Si deve.
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