Cinemadessai | La mafia uccide solo d'estate, il capolavoro di Pif
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Non sono in molti a ricordare che PIF, al secolo Pierfrancesco Diliberto, divenuto popolare come inviato speciale de Le Iene, un passato cinematografico ce l’aveva, prima dell’exploit come regista. È stato assistente alla regia di pezzi da novanta del cinema italiano, come Franco Zeffirelli (con cui ha lavorato in Un tè con Mussolini nel 1999) e Marco Tullio Giordana ( I cento passi, 2000). È questo il background in cui fiorisce, tredici anni dopo e dopo l’esperienza televisiva, La mafia uccide solo d’estate, film fondamentale perché dimostra come si possa parlare di mafia e realizzare un’opera di grande impegno civile, anche restando nei toni e nei registri tipici della commedia.
"È la miglior opera cinematografica sul tema della mafia che abbia mai visto", ebbe a dire il presidente del Senato ed ex Procuratore Nazionale antimafia Pietro Grasso commentando il film.
La pluripremiata pellicola (due David di Donatello, European Film Award come miglior film commedia, Nastro d’argento per la regia e il soggetto, miglior opera prima al Bari International Film Festival, racconta a mo’ di diario, attraverso i ricordi d'infanzia del protagonista, in toni spesso paradossali e ironici, la sanguinosa stagione dell'attività criminale di Cosa nostra a Palermo dagli anni settanta fino agli anni novanta. Ne è protagonista lo stesso Diliberto con Cristiana Capotondi, Claudio Gioè e Ninni Bruschetta.
Domani sera, su RaiMovie alle 21.10. Da non perdere. Qui sotto il trailer.
DOMANI
Su Iris, alle 16.40, il genio e l’estro di Mario Monicelli nella esuberante ed indimenticabile performance di Vittorio Gassman: Brancaleone alle Crociate, il romanzo picaresco declinato con i canoni della commedia all’italiana. Un risultato esilarante, prodigioso.
Il film, uscito nel 1970, fu il sequel del fortunatissimo L’armata Bracalone, girato sempre da Monicelli quattro anni prima. La vis comica si mantiene identica, manca soltanto l’effetto sorpresa che fece parlare di miracolo all’uscita del primo film.
Il cast è stellare e comprende, oltre al già citato Gassman, Adolfo Celi, Paolo Villaggio, Gigi Proietti, Beba Loncar.
Non sono in molti a ricordare che PIF, al secolo Pierfrancesco Diliberto, divenuto popolare come inviato speciale de Le Iene, un passato cinematografico ce l’aveva, prima dell’exploit come regista. È stato assistente alla regia di pezzi da novanta del cinema italiano, come Franco Zeffirelli (con cui ha lavorato in Un tè con Mussolini nel 1999) e Marco Tullio Giordana ( I cento passi, 2000). È questo il background in cui fiorisce, tredici anni dopo e dopo l’esperienza televisiva, La mafia uccide solo d’estate, film fondamentale perché dimostra come si possa parlare di mafia e realizzare un’opera di grande impegno civile, anche restando nei toni e nei registri tipici della commedia.
"È la miglior opera cinematografica sul tema della mafia che abbia mai visto", ebbe a dire il presidente del Senato ed ex Procuratore Nazionale antimafia Pietro Grasso commentando il film.
La pluripremiata pellicola (due David di Donatello, European Film Award come miglior film commedia, Nastro d’argento per la regia e il soggetto, miglior opera prima al Bari International Film Festival, racconta a mo’ di diario, attraverso i ricordi d'infanzia del protagonista, in toni spesso paradossali e ironici, la sanguinosa stagione dell'attività criminale di Cosa nostra a Palermo dagli anni settanta fino agli anni novanta. Ne è protagonista lo stesso Diliberto con Cristiana Capotondi, Claudio Gioè e Ninni Bruschetta.
Domani sera, su RaiMovie alle 21.10. Da non perdere. Qui sotto il trailer.
DOMANI
Su Iris, alle 16.40, il genio e l’estro di Mario Monicelli nella esuberante ed indimenticabile performance di Vittorio Gassman: Brancaleone alle Crociate, il romanzo picaresco declinato con i canoni della commedia all’italiana. Un risultato esilarante, prodigioso.
Il film, uscito nel 1970, fu il sequel del fortunatissimo L’armata Bracalone, girato sempre da Monicelli quattro anni prima. La vis comica si mantiene identica, manca soltanto l’effetto sorpresa che fece parlare di miracolo all’uscita del primo film.
Il cast è stellare e comprende, oltre al già citato Gassman, Adolfo Celi, Paolo Villaggio, Gigi Proietti, Beba Loncar.
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