Cinemadessai | In tv La polizia è sconfitta del foggiano Paolella
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OGGI
La mano di Paolella è sicura, le sequenze degli attentati sono girate con maestria. Chi volesse saperne di più su Domenico Paolella trova, cliccando qui, l’ottimo ebook di Maurizio De Tullio, edito da Lettere Meridiane in collaborazione con la Biblioteca Provinciale di Foggia.
DOMANI
Triangle è il nome della fabbrica di camicette di New York che andò in fiamme il 25 marzo del 1911, provocando la morte di 146 lavoratori, in stragrande maggioranza donne (123), tra cui molte immigrate italiane. A questo tragico evento si ispirano la Giornata internazionale delle donne e il bel documentario di Costanza Quatriglio, vincitore del Premio Cipputi al Torino Film Festival 2014.
Triangle racconta e riflette un secolo di drammi e storie della condizione operaia: dal rogo nella fabbrica newyorkese del 1911 fino al crollo di Barletta del 2011.
In una società che ha smarrito il senso del lavoro come valore e come diritto inalienabile, è una riflessione lucida, attenta, accorata, stilisticamente importante. Ha scritto Film Tv del documentario di Quatriglio, che Rai Storia manda in onda domani sera alle 22.30: " Il punto di vista inedito di chi vive sulla propria pelle la necessità di un nuovo inizio che ponga al centro la persona, i suoi desideri e le sue aspirazioni. Benché la parte contemporanea del film appaia un po’ più convenzionale, il lavoro di ricerca e di montaggio “a specchio” delle immagini d’epoca, quelle appunto del Triangle e delle operaie dei primi del Novecento, è impressionante. A bruciare maggiormente però non è l’idea estetica, quanto il parallelo tra due eventi così lontani nel tempo. Oggi chi lavora muore a colori, ma rispetto a ieri sembra l’unica differenza." Da vedere.
OGGI
Non sono molte le occasioni per vedere in tv i film del regista foggiano Domenico Paolella. La polizia è sconfitta (1977), che Iris mette in onda alle 10.55 di domani mattina, venerdì, non è la sua migliore opera, ma è particolarmente rappresentativa, sia della capacità di Paolella di navigare tra i diversi registri della narrazione cinematografica, sia del genere poliziottesco negli anni Settanta. Specchio in un certo senso degli anni di piombo e di sangue che il Paese stava vivendo, ad una criminalità particolarmente truce e cattiva si contrapponevano forze dell'ordine che dovevano alzare l’asticella oltre i limiti imposti dalla legge.
Il film racconta le gesta di una banda dedita al racket delle estorsioni ai danni dei commercianti di Bologna, capeggiata da Valli, un bandito particolarmente sanguinoso e cattivo, interpretato da un grande Vittorio Mezzogiorno, che qualche anno dopo indosserà i panni del poliziotto che succederà al commissario Cattani nella fortunatissima serie televisiva de La Piovra.La mano di Paolella è sicura, le sequenze degli attentati sono girate con maestria. Chi volesse saperne di più su Domenico Paolella trova, cliccando qui, l’ottimo ebook di Maurizio De Tullio, edito da Lettere Meridiane in collaborazione con la Biblioteca Provinciale di Foggia.
DOMANI
Triangle è il nome della fabbrica di camicette di New York che andò in fiamme il 25 marzo del 1911, provocando la morte di 146 lavoratori, in stragrande maggioranza donne (123), tra cui molte immigrate italiane. A questo tragico evento si ispirano la Giornata internazionale delle donne e il bel documentario di Costanza Quatriglio, vincitore del Premio Cipputi al Torino Film Festival 2014.
Triangle racconta e riflette un secolo di drammi e storie della condizione operaia: dal rogo nella fabbrica newyorkese del 1911 fino al crollo di Barletta del 2011.
In una società che ha smarrito il senso del lavoro come valore e come diritto inalienabile, è una riflessione lucida, attenta, accorata, stilisticamente importante. Ha scritto Film Tv del documentario di Quatriglio, che Rai Storia manda in onda domani sera alle 22.30: " Il punto di vista inedito di chi vive sulla propria pelle la necessità di un nuovo inizio che ponga al centro la persona, i suoi desideri e le sue aspirazioni. Benché la parte contemporanea del film appaia un po’ più convenzionale, il lavoro di ricerca e di montaggio “a specchio” delle immagini d’epoca, quelle appunto del Triangle e delle operaie dei primi del Novecento, è impressionante. A bruciare maggiormente però non è l’idea estetica, quanto il parallelo tra due eventi così lontani nel tempo. Oggi chi lavora muore a colori, ma rispetto a ieri sembra l’unica differenza." Da vedere.
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