[Che si dice du Fogge?] Attaccanti senza gol

Il calcio è un gioco, e la passione calcistica va sempre vissuta con il sorriso sulle labbra, come suggerisce nel suo ultimo libro, "Il distintivo dalla parte del cuore" lo storyteller rossonero Giovanni Cataleta, fondatore del gruppo social Che si dice du Fogge?
A noi di Che si dice du Fogge? piace scherzare, e stamattina tra i vari post del gruppo è venuta fiori una questione tanto curiosa quanto intrigante.
Chi è stato l’attaccante meno prolifico in tutta la storia dei satanelli?
La discussione si è aperta dopo che qualcuno, scherzando, aveva espresso qualche perplessità sul ventilato possibile acquisto del portiere Gollini, che in effetti non ha un cognome particolarmente bene augurale per un estremo difensore (magari venisse, però: viene ritenuto tra i giovani portieri più talentuosi , ed è il titolare della Nazionale under 21).
La storia di Gollini mi ha fatto tornare in mente un altro giocatore in cui cognome e il cui ruolo avevano a che fare con il gol: Lino Golin, attaccante che il Foggia prese dal Milan nel 1973.
Detto il brasileiro, per la sua naturale tendenza al dribbling, arrivò in terra dauna nell’estate del 1973. Due stagioni prima, con un’analoga manovra sul mercato estivo, era approdato a Foggia un altro attaccante milanista, che si era subito conquistato le simpatie dei tifosi, Giorgio Rognoni.
Ma le cose non andarono nel senso sperato: nelle tre stagioni in cui rimase al Foggia, Lino Golin fu schierato 33 volte, ma non riuscì a segnare neanche un gol. Un record che fa (probabilmente) di lui l’attaccante meno prolifico che abbia mai indossato la casacca rossonera.
In quegli anni, avevo la fortuna di sedere (sa fa per dire, perchè allora la partita si guardava rigorosamente in piedi) in curva sud con Giovanni Mancini, che sarebbe poi divenuto un brillante attore e autore comico.

Potete immaginarvi lo spasso, e la goduria.  Guardare la partita del Foggia avendo come colonna sonora le micidiali battute di Giovanni Mancini era uno spettacolo nello spettacolo: era come andare al cabaret senza pagare il biglietto.
Se la memoria non mi tradisce, fu proprio Giovanni a coniare per Lino Golin, una definizione che stigmatizzava quel suo modo di giocare, girando spesso su se stesso, tentando dribbling a ripetizione, il più delle volte poco efficaci: “Golin, l’uomo che marca la sua ombra”.
Ho pubblicato queste reminiscenze su Che si dice du Fogge? Ed è immediatamente scattata la discussione. Chi è stato l’attaccante rossonera che durantte la militanza foggiana ha dimostato  minore dimestichezza con la rete?
Ecco le risposte degli amici di Che si dice du Fogge? con le relative motivazioni. E voi che ne pensate? dite la vostra commentando i post.
  • Lino Golin, 33 partite in tre tornei neanche un gol, c'è chi dice che abbia tirato un rigore, fallendolo.
  • Riccardo Petrucci, in rosa nella stagione 88/89, detto -1 poiché l'unico goal segnato fu annullato;
  • Lulu Oliveira ci andò vicino forse: 14 presenze e 0 gol, se non lo avessimo venduto forse arrivava a 30 presenze e 0 gol anche lui
  • Corrado Pilleddu (ha giocato nel Foggia nel 1999, otto presenza e 1 gol)
  • Massimo Barbuti, a Foggia nella stagione 1987-1988, 34 presenze e 6 gol
  • Michele Pietranera, ha giocato all’inizio del campionato 2000-2001 ed è stato ceduto nel mercato invernale al Catania, 11 presenze e due reti
  • Sossio Aruta, come Pietranera, ha ha giocato all’inizio del campionato 2000-2001 per essere ceduto nel mercato invernale al Benevento, 4 presenze e un gol; pur avendo 45 anni gioca ancora. È diventato anche un personaggio televisivo perché ha partecipato alla trasmissione di canale  5 "uomini e donne over". Per fare colpo sulle donne in un'occasione ha detto anche "che pensate, io ho giocato anche nel Foggia!".
  • Cristian Baglieri, attaccante del Foggia nella stagione 1995-96, 26 partite e due gol all’attivo.
Queste le valutazioni degli amici di Che si dice du Fogge? Adesso tocca a voi, amici e lettori di Lettere Meridiane, dite la vostra commentando il post…

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