Lauriola: La Puglia si sviluppa se le opportunità prevarranno sugli opportunismi
Michele Lauriola, tecnico dal lungo stato di servizio, e profondissimo conoscitore dei temi dello sviluppo, fondatore e animatore delle rete Pro Capitanata, interviene nella riflessione sul Mezzogiorno con questa bella lettera aperta al governatore regionale pugliese, Michele Emiliano, all’indomani del suo discorso inaugurale alla Fiera del Levante.
È molto interessante la dicotomia che Lauriola pone tra opportunità ed opportunismi. Gli opportunismi sono il vero cancro di ogni tentativo di sviluppo, perché tarpano le ali alle potenzialità del territorio, alle sue autentiche opportunità.
il discorso pronunciato all'inaugurazione della Fiera del Levante, accorato, si presta per fare alcune opportune e necessarie considerazioni su quello, che ritengo, il punto focale del suo impegno politico: "aumentare la capacità della Puglia di essere luogo dove si può lavorare".
Oggi, purtroppo, non è così. Non si tratta di aumentare la capacità ma di rendere i territori della Puglia luoghi delle opportunità. Non dell'opportunismo.
Siano i territori della Puglia, Presidente, luoghi dove la cultura prevalga. E' questa il lievito necessario per lo sviluppo, per la crescita e per una buona e dignitosa qualità della vita.
Siano il Sistema Politico e il Sistema Produttivo, Presidente, sinergici e solidali condizione indispensabile per dar luogo alla "terza rivoluzione industriale", facendo rete, e per creare la multinazionale Puglia.
Non sia l Sistema Politico, Presidente, tecnocrazia. Si lasci al Sistema Produttivo la possibilità di cogliere le grandi opportunità che i territori della Puglia offrono per lo sviluppo e la crescita in modo strategico, sostenibile, innovativo e integrato.
Sia il Sistema Politico, Presidente, pressante con la scuola, con l'università, con tutti i centri di formazione affinché in tutti i territori della Puglia possa dominare la cultura del senso civico, del buon senso, della solidarietà, della coesione e dell'integrazione.
Siano i territori della Puglia, Presidente, luoghi dove la legalità prevalga o meglio soppianti la illegalità, dove le tasse siano eque e per tutti e strettamente necessarie per garantire servizi e infrastrutture adeguati e dignitose per tutti. Una Puglia così non sarà luogo di transito o di opportunismi vari per gli immigrati ma anche per essi luogo di opportunità.
Nel suo discorso; Presidente, si colgono tutti gli ingredienti per costruire questa Puglia ma non si leggono, perché nel suo "agire politico" si percepiscono al momento tecnocrazia e populismo, che porteranno inevitabilmente i territori della Puglia ad essere luoghi dell'opportunismo.
Aver deciso di contrapporre il Suo discorso a quello del capo del Governo è una esemplificazione di questo "agire politico". Una decisione "Politica", tuttavia, assolutamente condivisibile in quanto l'impegno con i pugliesi doveva assumerlo Lei e lo ha fatto. E Lei che deve far valere le "buone ragioni" della multinazionale Puglia nelle sedi istituzionali del Governo e con l'aiuto dei parlamentari della Puglia nelle sedi istituzionali del parlamento. Questo anche in previsione della riforma dell’art. 2 della Costituzione, ove mai riuscirà a passare.
Non più politiche incapaci di salvaguardare il patrimonio storico, culturale e naturale, come quello di Monte Sant'Angelo, sede del Santuario di San Michele patrimonio dell'Unesco, il patrimonio industriale dell'ILVA a Taranto, di Manfredonia Vetro e di tante altre realtà industriali in difficoltà, il patrimonio primario dell'agricoltura, il patrimonio infrastrutturale e dei servizi.
Michele Lauriola
È molto interessante la dicotomia che Lauriola pone tra opportunità ed opportunismi. Gli opportunismi sono il vero cancro di ogni tentativo di sviluppo, perché tarpano le ali alle potenzialità del territorio, alle sue autentiche opportunità.
* * *
Presidente, Michele Emiliano,il discorso pronunciato all'inaugurazione della Fiera del Levante, accorato, si presta per fare alcune opportune e necessarie considerazioni su quello, che ritengo, il punto focale del suo impegno politico: "aumentare la capacità della Puglia di essere luogo dove si può lavorare".
Oggi, purtroppo, non è così. Non si tratta di aumentare la capacità ma di rendere i territori della Puglia luoghi delle opportunità. Non dell'opportunismo.
Siano i territori della Puglia, Presidente, luoghi dove la cultura prevalga. E' questa il lievito necessario per lo sviluppo, per la crescita e per una buona e dignitosa qualità della vita.
Siano il Sistema Politico e il Sistema Produttivo, Presidente, sinergici e solidali condizione indispensabile per dar luogo alla "terza rivoluzione industriale", facendo rete, e per creare la multinazionale Puglia.
Non sia l Sistema Politico, Presidente, tecnocrazia. Si lasci al Sistema Produttivo la possibilità di cogliere le grandi opportunità che i territori della Puglia offrono per lo sviluppo e la crescita in modo strategico, sostenibile, innovativo e integrato.
Sia il Sistema Politico, Presidente, pressante con la scuola, con l'università, con tutti i centri di formazione affinché in tutti i territori della Puglia possa dominare la cultura del senso civico, del buon senso, della solidarietà, della coesione e dell'integrazione.
Siano i territori della Puglia, Presidente, luoghi dove la legalità prevalga o meglio soppianti la illegalità, dove le tasse siano eque e per tutti e strettamente necessarie per garantire servizi e infrastrutture adeguati e dignitose per tutti. Una Puglia così non sarà luogo di transito o di opportunismi vari per gli immigrati ma anche per essi luogo di opportunità.
Nel suo discorso; Presidente, si colgono tutti gli ingredienti per costruire questa Puglia ma non si leggono, perché nel suo "agire politico" si percepiscono al momento tecnocrazia e populismo, che porteranno inevitabilmente i territori della Puglia ad essere luoghi dell'opportunismo.
Aver deciso di contrapporre il Suo discorso a quello del capo del Governo è una esemplificazione di questo "agire politico". Una decisione "Politica", tuttavia, assolutamente condivisibile in quanto l'impegno con i pugliesi doveva assumerlo Lei e lo ha fatto. E Lei che deve far valere le "buone ragioni" della multinazionale Puglia nelle sedi istituzionali del Governo e con l'aiuto dei parlamentari della Puglia nelle sedi istituzionali del parlamento. Questo anche in previsione della riforma dell’art. 2 della Costituzione, ove mai riuscirà a passare.
Non più politiche incapaci di salvaguardare il patrimonio storico, culturale e naturale, come quello di Monte Sant'Angelo, sede del Santuario di San Michele patrimonio dell'Unesco, il patrimonio industriale dell'ILVA a Taranto, di Manfredonia Vetro e di tante altre realtà industriali in difficoltà, il patrimonio primario dell'agricoltura, il patrimonio infrastrutturale e dei servizi.
Michele Lauriola
Commenti