Garanzia Giovani | Bene i servizi pubblici, in ritardo le imprese di Capitanata
Le istituzioni, le associazioni di categoria, i
sindacati, gli ordini professionali e le forze che a luglio del 2014 dettero
vita al protocollo d’intesa per sostenere l’implementazione di Garanzia Giovani
in provincia di Foggia, sono tornati a riunirsi negli scorsi giorni, per
verificare lo stato dell’arte della misura europea che sta ormai entrando a
regime in Puglia. Con la formalizzazione dei meccanismi che regolano le
attività delle associazioni temporanee di scopo, chiamate ad erogare ai giovani
servizi essenziali, quali la formazione, l’orientamento di secondo livello,
l’accompagnamento al lavoro, i tirocini extracurricolari, stiamo proprio
entrando nel vivo.
Il protocollo d’intesa nacque con due obiettivi
prioritari: mettere assieme una rete in grado di utilizzare il maggior numero
possibile delle opportunità offerte dal pacchetto di interventi di Garanzia
Giovani; fare i modo che quelle opportunità possano trasformarsi nel medio
periodo in buona occupazione.
Con la messa a regime della maggior parte delle
misure, la palla passa adesso alle imprese, e la riunione di Palazzo Dogana è
stata particolarmente significativa sia per tastare il polso al mondo
imprenditoriale, sia per fare il punto sulla risposta dei giovani e dei servizi
pubblici, ad undici mesi dall’avvio di Garanzia Giovani.
In provincia di Foggia sono 5.851 i giovani che hanno
aderito fino ad oggi a Garanzia Giovani. Un dato particolarmente significativo,
che riguarda i servizi pubblici del lavoro, è che 5.685 di essi risultano già
convocati per il primo colloquio, in pratica il 97 per cento. Una percentuale
elevatissima, che colloca i Centri per l’Impiego della provincia di Foggia a
livelli d’ eccellenza, al top delle performance nazionali, ha osservato
Giuseppe Lella, dirigente regionale alle politiche attive del lavoro.
I giovani che hanno sostenuto il colloquio e
sottoscritto il patto di servizio sono 3.209, mentre sono circa 2.400 quelli
che pur convocati non si sono presentati al colloquio o sono risultati non
essere in possesso dei requisiti prescritti per godere delle opportunità
offerte da Garanzia Giovani (essere neet,
ovvero non studiare, né essere impegnati in attività formative, essere
disoccupati).
Le cifre sono importanti, ma sottolineano la
necessità di proseguire ed anzi intensificare le iniziative di informazione
rivolte alla platea potenziale di beneficiari , che nella sola provincia di
Foggia è stata stimata in 34.000 giovani. Per aderire c’è tempo fino al 31
dicembre prossimo (l’erogazione delle misure proseguirà invece anche nei mesi
successivi).
Come stanno andando invece le cose per quanto
riguarda l’utilizzazione dei finanziamenti disponibili? È su questo versante
che si evidenziano ombre e luci. Le prime misure verificabili riguardano il
servizio civile e le prime offerte pubblicate dalle ATS sul sito di Sistema
Puglia.
La Capitanata ha marcato livelli di eccellenza per
quanto riguarda il Servizio Civile: dei 556 posti di volontario disponibili in
Puglia, 185 (pari al 33,27%) sono toccati a progetti presentati da Enti ed Istituzioni
della provincia di Foggia.
Non altrettanto positivi sono invece i dati che
riguardano le offerte della ATS che costituiscono, a loro volta, un dato
attendibile circa l’attenzione del mondo dell’impresa verso garanzia giovani.
Pur tenendo conto che si tratta di numeri ancora
estremamente provvisori (solo 5 ATS hanno fino ad oggi inserito nei loro siti e
su Sistema Puglia delle offerte rivolte ai giovani profilati), la realtà che ne
emerge non è rassicurante: 982 offerte riguardano la misura 3 (Tirocini
extracurricolari), di esse solo 41 interessano la provincia di Foggia (4,17%);
454 offerte riguardano la misura 5 (Accompagnamento al lavoro – Opportunità di
lavoro), di esse solo 11 riguardanti la
provincia di Foggia (2,43%).
Le imprese della Capitanata sembrano essere rimaste
fino ad oggi ai margini di Garanzia Giovani. È giunto il momento di invertire
la tendenza, e sotto questo profilo il rilancio del tavolo del protocollo
d’intesa è stato quanto mai opportuno.
Geppe Inserra
(editoriale dell'ultimo numero di Informazione Lavoro, newsletter della Provincia di Foggia)
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