Gino Lisa: l'ennesima figuraccia di Aeroporti di Puglia
Il rinvio dell'inizio dei voli per Milano è altro brutto scivolone, che conferma che sull'aeroporto di Foggia e sul suo futuro c'è un problema, grosso come un macigno: la mancanza di relazioni serie tra il diversi soggetti - come si diceva una volta - preposti al problema. La necessità di rapporti seri e di percorsi condivisi cede il passo alla logica del comunicato stampa e dell'annuncite che sta sempre più diventando una patologia nazionale. E i guasti sono evidenti.
I termini del problema sono noti. Tutto sembrava pronto per l'avvio del volo Foggia-Milano-Foggia quando la spending review disposta dal Ministero per le Infrastrutture per il personale di assistenza al volo ha tagliato l'orario di servizio negli aeroporti che - come il Lisa - non sono considerati scali nazionali.
Blue Wings Air ha fatto sapere di non poter accollarsi l'onere del pagamento dello straordinario agli uomini radar. È intervenuta Aeroporti di Puglia che in un comunicato ha reso noto di essere disposta alla spesa. Tutto risolto? Neanche per sogno. La società italo-inglese che gestisce il collegamento, ha comunicato ufficialmente che per la ripresa dei voli bisognerà aspettare almeno un'altra settimana. La motivazione fornita dal referente di Bluewings Italia, Valerio Zifaro, è a dir poco inquietante: "non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale, lunedì (domani, n.d.r.) saremo in aeroporto per verificare che tutti servizi concordati vengano attivati. Noi siamo pronti a partire entro una settimana".
Se le cose stanno così, Aeroporti di Puglia avrebbe dichiarato la propria disponibilità ad intervenire finanziariamente per assicurare la regolare ripresa dei voli ma solo... a mezzo stampa, trascurando di informarne il diretto interessato, ovvero la Bluewings.
C'è chi dice che il rinvio dei voli sia stato determinato anche da altre questioni sui costi di gestione aeroportuali legati alla ripresa dell'attività aerea, strombazzata proprio nel corso di una conferenza stampa congiunta, che registrò la partecipazione del governatore pugliese Nichi Vendola in persona.
Resta il fatto che se si fosse badato di più al sodo, incontrandosi per tempo per definire chi pagava che cosa, si sarebbe evitata questa ennesima figuraccia che non giova né alla credibilità dell'aeroporto, né a quella di Aeroporti di Puglia.
I termini del problema sono noti. Tutto sembrava pronto per l'avvio del volo Foggia-Milano-Foggia quando la spending review disposta dal Ministero per le Infrastrutture per il personale di assistenza al volo ha tagliato l'orario di servizio negli aeroporti che - come il Lisa - non sono considerati scali nazionali.
Blue Wings Air ha fatto sapere di non poter accollarsi l'onere del pagamento dello straordinario agli uomini radar. È intervenuta Aeroporti di Puglia che in un comunicato ha reso noto di essere disposta alla spesa. Tutto risolto? Neanche per sogno. La società italo-inglese che gestisce il collegamento, ha comunicato ufficialmente che per la ripresa dei voli bisognerà aspettare almeno un'altra settimana. La motivazione fornita dal referente di Bluewings Italia, Valerio Zifaro, è a dir poco inquietante: "non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale, lunedì (domani, n.d.r.) saremo in aeroporto per verificare che tutti servizi concordati vengano attivati. Noi siamo pronti a partire entro una settimana".
Se le cose stanno così, Aeroporti di Puglia avrebbe dichiarato la propria disponibilità ad intervenire finanziariamente per assicurare la regolare ripresa dei voli ma solo... a mezzo stampa, trascurando di informarne il diretto interessato, ovvero la Bluewings.
C'è chi dice che il rinvio dei voli sia stato determinato anche da altre questioni sui costi di gestione aeroportuali legati alla ripresa dell'attività aerea, strombazzata proprio nel corso di una conferenza stampa congiunta, che registrò la partecipazione del governatore pugliese Nichi Vendola in persona.
Resta il fatto che se si fosse badato di più al sodo, incontrandosi per tempo per definire chi pagava che cosa, si sarebbe evitata questa ennesima figuraccia che non giova né alla credibilità dell'aeroporto, né a quella di Aeroporti di Puglia.
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