De Tullio ricostruisce la storia del primo inno del Foggia e della prima tribuna dello Zaccheria

La foto del progetto della tribuna, pubblicata da La Gazzetta del Mezzogiorno
Maurizio De Tullio regala ad amici e lettori di Lettere Meridiane due deliziose chicche sulla storia del calcio foggiano. La prima riguarda la data esatta di composizione del primo inno ufficiale della squadra rossonera. La seconda ci offre invece un'immagine inedita della primissima tribuna dello stadio che sarebbe stato successivamente intitolato a Pino Zaccheria. Come sempre, le ricostruzioni storiche di De Tullio sono supportate da un dettagliato apparato documentario e iconografico. Buona lettura
* * *
Quando nacque il primo Inno dedicato alla squadra di calcio del Foggia? Secondo Pino Autunno, con Peppino Baldassarre memoria storica del calcio rossonero, sarebbe stato concepito nel 1930. Ne parla a pagina 98 della sua enciclopedica e bellissima storia del calcio foggiano, dove risalta il testo ma senza il nome del suo autore. Nella stessa pagina figura una foto di Mario Taronna, il primo a utilizzare il popolare termine “satanelli” e probabile autore, qualche anno dopo, anche delle parole.
Da una mia fresca ricerca, è invece possibile anticipare di tre anni la nascita ufficiale del primo Inno del “popolo rossonero”.
La notizia fu pubblicata, in un trafiletto, su un popolare settimanale di Lucera dell’epoca, “il Foglietto” 1: “In questi giorni ha visto la luce in elegantissima veste litografica l’inno rosso-nero dello Sporting Club Foggia con musica di Mario Taronna”.

In realtà doveva trattarsi di un Inno solo musicato, poiché non si faceva riferimento al testo, scritto forse solo qualche anno dopo, come si evince dalla documentata citazione del collega Autunno.
L’autore di questo primo Inno era quel Mario Taronna – a quel tempo ancora giovane promessa nel campo della composizione musicale – che sarebbe poi diventato un eccellente giornalista (fu corrispondente per vari quotidiani italiani e Capo Ufficio Stampa alla Provincia di Foggia tra gli anni ’50 e ’60), mantenendo inalterata la passione per la musica, con la vittoria in alcuni concorsi e la collaborazione con grandi firme della musica napoletana tra gli anni ’30 e ’50. A lui sto dedicando una dovuta scheda bio-bibliografica nell’àmbito de “La Meravigliosa Capitanata”, la sezione tematica del sito web della Biblioteca Provinciale “La Magna Capitana” di Foggia.
Ma la notizia relativa all’Inno rivela anche una involontaria curiosità perché anticipa di quasi quindici anni quanto meno il cognome della persona cui sarà dedicato in seguito lo stadio foggiano, e cioè il ben noto Zaccheria. Non si trattava, però, del pilota e bravo giocatore di basket Giuseppe (detto Pino) Zaccheria, caduto in guerra nel 1941, ma di un suo parente, Luigi Zaccheria, anch’egli a quel tempo valente promessa dell’arte foggiana.
Questi realizzò per l’occasione “un originalissimo disegno, un goalkeeper in maglia rosso-nera (forse Sarti III?) in una fase classica. La musica è un alone di entusiasmo radioso e mirabile. Foggia sportiva ha così il suo inno di fede e di gloria e la lira di Orfeo suonerà anche il canto dello sport. L’inno – concludeva il cronista del settimanale lucerino – non poteva esser dedicato che a Renato Sarti, un antesignano della nostra passione”.
Il termine inglese goalkeeper sta per portiere e, come si sa, Renato Sarti fu un mitico portiere della squadra di calcio foggiana, a quei tempi molto noto e richiesto anche da squadre più titolate del Foggia, squadra che però non volle mai abbandonare.
Inno a parte, vanno aggiornate anche le note storiche relative allo stadio comunale della nostra città, allora chiamato “Del Littorio” – si era in piena epoca fascista – e solo successivamente intestato al bravo ma sfortunato cestista Pino Zaccheria 2, come già detto perito in battaglia nel 1941.
I curatori della Voce “Stadio di Foggia Pino Zaccheria”, presente in Wikipedia, ricordano – giustamente – che “…il 6 aprile 1928 l'amministrazione podestarile decreta l'istituzione del Campo Sportivo del Littorio” e che “Il 18 marzo 1931 viene approvato il progetto di costruzione di una tribuna coperta in cemento armato di circa 1.500 posti, progettata dall'Ing. Piero Marchini, inaugurata il 28 ottobre 1932.
Il progetto definitivo della tribuna, che si aggiudicò l'appalto.
(Immagine tratta dal sito di Alberto Mangano, Orgoglio
Foggiano
, http://www.manganofoggia.it
Ma l’immagine che finora è circolata della tribuna coperta non si riferisce al primo progetto, bensì a quello definitivo, i cui lavori di sostituzione della vecchia tribunetta in legno cominciarono nel 1937. E quell’immagine è coincisa con quella reale, che per decenni ha accompagnato il tifo “benestante” dei foggiani fino all’inizio degli anni ’90, quando la vecchia tribuna ha lasciato il posto a quella attuale, più capiente e moderna.
Quella che forse nessuno conosce è l’immagine del primo progetto 3, poi evidentemente superato da un altro, più rispondente alle necessità tecniche, di sicurezza e di comodità del tempo. La gara d’appalto – con apertura delle buste segrete il 14 settembre 1931 – fu vinta dall’impresa romana Provera e Carrassi, specializzata in lavori di cemento armato.

Le tribune potevano ospitare fino a 1.200 spettatori (circa quattro volte la capienza della precedente struttura in legno!) e l’importanza della nuova struttura esulava dal gioco del calcio poiché nella parte sottostante, all’interno della futura tribuna, avrebbero trovato ospitalità altre discipline, come l’atletica pesante, la scherma, il pugilato e la lotta. 
Maurizio De Tullio
NOTE
1                 Settimanale “il Foglietto” del 24 febbraio 1927.
2               Pino Zaccheria, sottotenente dell’Esercito e pioniere del basket, perì in battaglia, in Albania, il 4 aprile 1941. Lo stadio comunale di Foggia fu intestato alla sua memoria l’anno dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, nel 1946.
3            “La Gazzetta del Mezzogiorno” del 28 settembre 1931, dalla quale notizia e foto del progetto della tribuna in cemento armato sono tratte.

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