Perché il sindacato è necessario

Guardateli, questi vispi vecchietti assiepati nel foyer del teatro di San Severo. Stanno ascoltando la relazione di sindacalisti e tecnici che presentano il manuale contro le truffe realizzato dal Sindacato Pensionati della Cgil in collaborazione con le Forze dell’Ordine. È intitolato “Non ci casco”, ed è un vademecum di autodifesa per contrastare i raggiri che sempre più spesso prendono di mira gli anziani.
Guardateli, e poi ditemi se il sindacato non è qualcosa di necessario, di importante: qualcosa che ti aggrega e ti spinge a vivere meglio. Il sindacato è bersaglio di un attacco forte, che punta a delegittimarlo. Ma immagini come queste dimostrano che il sindacato si legittima da solo. Soprattutto quando ha alle spalle una storia, un radicamento nella comunità, come quello dello Spi Cgil.
Protagonisti ieri, protagonisti oggi, con questa iniziativa che mira a contrastare il fenomeno purtroppo sempre più ampio delle truffe ai danni degli anziani.
Lo Spi Cgil scende direttamente in campo, torna in trincea nella battaglia più insidiosa di tutte. Quella della legalità. E lo fa mettendoci il cuore e la faccia.
Il segretario Franco Persiano


“La nostra campagna d’informazione parte da San Severo e coinvolgerà tutta la Capitanata”, ha detto presentando l’iniziativa Franco Persiano, segretario provinciale dello Spi-Cgil Foggia. L’organizzazione sindacale proporrà ai Comuni l’istituzione di un osservatorio sul fenomeno delle truffe, un’assicurazione e un servizio di sostegno psicologico per le vittime di questa tipologia particolarmente odiosa di reati che colpisce le fasce più deboli.
La serata sanseverese è stata importante perché attorno all’iniziativa si sono strette le istituzioni (presenti Cristina Finizio, commissario della Polizia di Stato di San Severo; Steven Noccioletti, nuovo comandante dei Carabinieri di San Severo; Michele Emiliano, assessore alla Legalità del Comune di San Severo; e il sindaco Francesco Miglio). Tutti insieme e solo tutti insieme si può sperare di vincere questa sfida di civiltà, come ha sottolineato il sindaco Miglio: “stiamo puntando molto sulla funzione educativa e di prevenzione che renda i cittadini informati e partecipi. I cittadini onesti devono essere le prime sentinelle della legalità”.
Il fenomeno è grave e pare in ascesa. Rispetto a tre anni fa, secondo i dati del Ministero dell’Interno, in Italia le truffe ai danni degli anziani sono aumentate del 16%, e il dato è forse sottostimato, perché molti non denunciano la truffa, per paura o per la vergogna.
“Non ci casco”  è stampato in un formato maneggevole e facile da consultare. Spiega nella prima parte come difendersi da borseggi, sedicenti maghi, inganni del porta a porta. Un intero capitolo è incentrato sugli esempi delle truffe più ricorrenti. I truffatori, per carpire la fiducia delle loro vittime designate, si fingono postini, infermieri, preti. Spesso i delinquenti che intendono mettere a segno i loro “colpi” si travestono da agente delle forze dell’ordine, operaio Enel, pompiere.
La seconda parte di “Non ci casco” è dedicata proprio alle truffe che utilizzano le nuove tecnologie: gli strumenti più utilizzati sono bancomat, carte di credito, conti correnti postali. Nel novero delle truffe di nuova generazione, poi, ci sono il gioco d’azzardo, il telemarketing, le vendite telefoniche e i prestiti. Una vera e propria rete di trappole da cui, talvolta, è difficile uscirne indenni.
“In tutte le nostre leghe”, ha dichiarato Giuseppe Spadaro, segretario regionale Spi-Cgil Puglia, “formeremo 300 delegati che diverranno punto di riferimento sul territorio per aiutare gli anziani contro truffe e raggiri e sostenere il lavoro delle Forze dell’Ordine”.
L’Auser della provincia di Foggia, inoltre, attiverà un laboratorio teatrale che avrà come tema le truffe e i raggiri per insegnare come riconoscere ed evitare gli inganni posti in essere da criminali senza scrupoli.

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