La bellezza senza confini. Foggia chiama Lucera e Troia.
Qualche tempo fa, il gruppo facebook Gli amici della domenica promosse una bella iniziativa chiedendo agli iscritti di sognare una città diversa, mostrandola attraverso disegni oppure fotomontaggi. Il disegno che vi mostro è il frutto di uno di questi sogni. Lo ha postato l'autore, Marco Ciavarella, come contributo alla discussione avviata su Palazzo Trifiletti, accompagnandolo con poche righe di commento: "...e pensare che può ritornare ad essere un gran bel palazzo... (pubblico una foto di un mio disegno fatto tempo fa per gioco per Gli Amici della Domenica)."
Come ho detto ieri, pubblicando l'interessante documentazione fotografica di Valter Caricchia, il sogno che Palazzo Trifiletti possa tornare ad essere così come se lo è immaginato Ciavarella (e come dpveva essere all'epoca del suo massimo splendore) sta diventando sempre più... proibito.
La transennatura dell'isolato, che riguarda tanto l'antico palazzo settecentesco che l'attiguo Cineteatro Garibaldi, è stata probabilmente resa necessaria proprio dallo stato di preoccupante degrado in cui versa il tetto, che ha ceduto in più punti.
Tommaso Di Gioia ha lanciato qualche giorno fa una petizione on line per sensibilizzare le autorità locali e l'opinione pubblica sulla necessità di fare qualcosa per salvare questo gioiello del patrimonio architettonico foggiano che - vale la pena di ricordarlo - è stato negli ultimi secoli straziato da gravi distruzioni provocate da terremoti ed eventi bellici.
Mancano ancora diverse decine di firme per raggiungere l'obiettivo.
Lettere Meridiane rinnova l'invito a sottoscrivere la petizione, e a farla sottoscrivere. Ai foggiani ma anche a quelli che foggiani non sono, con una particolare affettuosa raccomandazione agli amici e ai lettori lucerini e troiani, particolarmente sensibili (e come potrebbe essere diversamente visto che vivono nelle città d'arte della Daunia?) a questi temi.
La bellezza e la memoria non hanno confini.
Come ho detto ieri, pubblicando l'interessante documentazione fotografica di Valter Caricchia, il sogno che Palazzo Trifiletti possa tornare ad essere così come se lo è immaginato Ciavarella (e come dpveva essere all'epoca del suo massimo splendore) sta diventando sempre più... proibito.
La transennatura dell'isolato, che riguarda tanto l'antico palazzo settecentesco che l'attiguo Cineteatro Garibaldi, è stata probabilmente resa necessaria proprio dallo stato di preoccupante degrado in cui versa il tetto, che ha ceduto in più punti.
Tommaso Di Gioia ha lanciato qualche giorno fa una petizione on line per sensibilizzare le autorità locali e l'opinione pubblica sulla necessità di fare qualcosa per salvare questo gioiello del patrimonio architettonico foggiano che - vale la pena di ricordarlo - è stato negli ultimi secoli straziato da gravi distruzioni provocate da terremoti ed eventi bellici.
Mancano ancora diverse decine di firme per raggiungere l'obiettivo.
Lettere Meridiane rinnova l'invito a sottoscrivere la petizione, e a farla sottoscrivere. Ai foggiani ma anche a quelli che foggiani non sono, con una particolare affettuosa raccomandazione agli amici e ai lettori lucerini e troiani, particolarmente sensibili (e come potrebbe essere diversamente visto che vivono nelle città d'arte della Daunia?) a questi temi.
La bellezza e la memoria non hanno confini.
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