"Gino Lisa, uno stillicidio". Porreca accusa la politica.
Non le manda a dire, il presidente della Camera di Commercio, Fabio Porreca, che ha fatto del Gino Lisa una bandiera della sua mission all’ente camerale. Davanti ai microfoni di Teleradioerre appare visibilmente seccato per l’ennesimo stop alle prospettive di rilancio dello scalo.
Si è appreso che l’esame della Via è sospeso perché Aeroporti di Puglia non ha reso noti le previsioni sul traffico passeggeri, una volta che la pista verrà (se mai verrà…) allungata.
“Mi sembra di assistere a uno stillicidio in cui si fa un passo avanti e due indietro ogni volta che si parla di Gino Lisa - afferma Porreca - . Ora è emersa quest’ultima notizia, che la VIA non può procedere per una carenza di documentazione e di attestazione su quale sarà il traffico passeggeri dell’aeroporto Lisa, dopo l’allungamento. La Camera di Commercio si è già attivata, il 16 presenteremo i risultati dello studio alla presenza dell’on. Scalfarotto e con il prof. Baccelli della Bocconi, che speriamo possano essere utilizzati da Aeroporti di Puglia per fornire alla commissione per il VIA gli elementi richiesti.”
Il presidente della Camera di Commercio fornisce alcune interessanti anticipazioni sui risultati dell’analisi del docente della Bocconi: “Lo studio prevede un’analisi molto dettagliata non solo del numero potenziale dei passeggeri, ma anche della provenienza e delle tratte da attivare. Dai dati, emerge una certa coerenza con le stime di Aeroporti di Puglia che parla di 300.000 passeggeri/anno, almeno nella prima fase. Nel nostro studio, però, questi passeggeri si articolano solo in minima parte come traffico outgoing. Per la maggior parte si tratta di traffico incoming, stagionale, di servizio ai flussi turistici del Gargano. La cosa importante è che nello studio, basato su un approccio scientifico, non solo si stima il traffico potenziale del flusso passeggeri incoming, ma si definiscono anche le provenienze, la stagionalità, il tipo e la capacità di ogni velivolo, e soprattutto si stima l’impatto economico di questa attivazione su territorio.”
Porreca ha proseguito l’intervista auspicando che “i risultati del nostro studio vengano utilizzati dalla Regione Puglia e da Aeroporti di Puglia sia per rispondere al Ministero dell’Ambiente sia per chiedere al Ministero delle Infrastrutture il reinserimento di Foggia tra gli aeroporti nazionali. Il Lisa corre il rischio di essere il solo aeroporto escluso perché ho notizia che anche Forlì rientrerà, mentre il recupero di Salerno era già previsto. Quindi siamo i soli a correre il rischio di essere esclusi dagli aeroporti di interesse nazionali.”
Porreca non risparmia critiche alla politica. “Al di là dei tecnicismi c’è bisogno di una forte volontà politica che finora è totalmente mancata da parte della Regione.”
Alla domanda se da parte della Regione non vi sia una volontà politica addirittura contraria nei confronti del Lisa, il presidente risponde: “C’è una evidente freddezza e diffidenza da parte della Regione e di Aeroporti di Puglia per quanto riguardo il rilancio dell’aeroporto di Foggia. Noi speriamo di riuscire a convincerli. Non molleremo su questo. Ci dovremo unire di più, come istituzioni sul territorio, superando la conflittualità che è emersa soprattutto nelle ultime settimane per arrivare ad una sintesi condivisa e portare avanti una visione unitaria sull’aeroporto di Foggia.”
Porreca spera che “lo studio della Camera di commercio possa rappresentare una buona base per un documento unitario per sintetizzi la posizione di un territorio che difficilmente si ritrova unito sui temi che riguardano lo sviluppo. Spero che nella battaglia per l’aeroporto di Foggia si dimostri una capacità diversa. Non dobbiamo dare la responsabilità solo alla Regione e ad Aeroporti di Puglia, che comunque ne hanno tantissima, ma dobbiamo anche assumerci come territorio una capacità di proposta e di rivendicazione molto più radicali rispetto a quello che siamo stati in grado di fare fino ad oggi.”
A buon intenditore, poche parole.
Si è appreso che l’esame della Via è sospeso perché Aeroporti di Puglia non ha reso noti le previsioni sul traffico passeggeri, una volta che la pista verrà (se mai verrà…) allungata.
“Mi sembra di assistere a uno stillicidio in cui si fa un passo avanti e due indietro ogni volta che si parla di Gino Lisa - afferma Porreca - . Ora è emersa quest’ultima notizia, che la VIA non può procedere per una carenza di documentazione e di attestazione su quale sarà il traffico passeggeri dell’aeroporto Lisa, dopo l’allungamento. La Camera di Commercio si è già attivata, il 16 presenteremo i risultati dello studio alla presenza dell’on. Scalfarotto e con il prof. Baccelli della Bocconi, che speriamo possano essere utilizzati da Aeroporti di Puglia per fornire alla commissione per il VIA gli elementi richiesti.”
Il presidente della Camera di Commercio fornisce alcune interessanti anticipazioni sui risultati dell’analisi del docente della Bocconi: “Lo studio prevede un’analisi molto dettagliata non solo del numero potenziale dei passeggeri, ma anche della provenienza e delle tratte da attivare. Dai dati, emerge una certa coerenza con le stime di Aeroporti di Puglia che parla di 300.000 passeggeri/anno, almeno nella prima fase. Nel nostro studio, però, questi passeggeri si articolano solo in minima parte come traffico outgoing. Per la maggior parte si tratta di traffico incoming, stagionale, di servizio ai flussi turistici del Gargano. La cosa importante è che nello studio, basato su un approccio scientifico, non solo si stima il traffico potenziale del flusso passeggeri incoming, ma si definiscono anche le provenienze, la stagionalità, il tipo e la capacità di ogni velivolo, e soprattutto si stima l’impatto economico di questa attivazione su territorio.”
Porreca ha proseguito l’intervista auspicando che “i risultati del nostro studio vengano utilizzati dalla Regione Puglia e da Aeroporti di Puglia sia per rispondere al Ministero dell’Ambiente sia per chiedere al Ministero delle Infrastrutture il reinserimento di Foggia tra gli aeroporti nazionali. Il Lisa corre il rischio di essere il solo aeroporto escluso perché ho notizia che anche Forlì rientrerà, mentre il recupero di Salerno era già previsto. Quindi siamo i soli a correre il rischio di essere esclusi dagli aeroporti di interesse nazionali.”
Porreca non risparmia critiche alla politica. “Al di là dei tecnicismi c’è bisogno di una forte volontà politica che finora è totalmente mancata da parte della Regione.”
Alla domanda se da parte della Regione non vi sia una volontà politica addirittura contraria nei confronti del Lisa, il presidente risponde: “C’è una evidente freddezza e diffidenza da parte della Regione e di Aeroporti di Puglia per quanto riguardo il rilancio dell’aeroporto di Foggia. Noi speriamo di riuscire a convincerli. Non molleremo su questo. Ci dovremo unire di più, come istituzioni sul territorio, superando la conflittualità che è emersa soprattutto nelle ultime settimane per arrivare ad una sintesi condivisa e portare avanti una visione unitaria sull’aeroporto di Foggia.”
Porreca spera che “lo studio della Camera di commercio possa rappresentare una buona base per un documento unitario per sintetizzi la posizione di un territorio che difficilmente si ritrova unito sui temi che riguardano lo sviluppo. Spero che nella battaglia per l’aeroporto di Foggia si dimostri una capacità diversa. Non dobbiamo dare la responsabilità solo alla Regione e ad Aeroporti di Puglia, che comunque ne hanno tantissima, ma dobbiamo anche assumerci come territorio una capacità di proposta e di rivendicazione molto più radicali rispetto a quello che siamo stati in grado di fare fino ad oggi.”
A buon intenditore, poche parole.
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