Ecco la prima consigliera: è Carine Bizimana
Carine Bizimana è la consigliera comunale per i migranti della città di Foggia. Ieri mattina hanno votato per le tre candidate 243 cittadini provenienti da tutto il mondo, aderendo alla iniziativa dei Fratelli della Stazione, che sperano così di sensibilizzare l'amministrazione comunale foggiana a sperimentare anche nel capoluogo dauno una figura che si è rivelata altrove preziosa per favorire processi di integrazione.
Il primo a votare alle 9.30, subito dopo l’apertura del seggio, è stato un ragazzo tunisino. Dopo di lui, altri 242 migranti si sono recati nella Villa Comunale di Foggia per eleggere la loro rappresentante “virtuale” in consiglio comunale. La nona edizione della “Giornata Interetnica – Festa dei Popoli”, organizzata dai Fratelli della Stazione e da numerose associazioni impegnate nel campo dell’immigrazione, è stata caratterizzata da un partecipato e sentito momento di interazione e di richiesta di rappresentanza. Alla carica di consigliera comunale aggiunta per i migranti della città di Foggia si sono candidate tre donne: Anelya Genova (Bulgaria), Mihaela Iliescu (Romania) e Carine Bizimana (Burundi). A ricevere il maggior numero di voti è stata Carine Bizimana, che ha ottenuto 150 preferenze, seguita da Anelya Genova con 70 e Mihaela Iliescu con 20. Due le schede bianche inserite nell’urna ed un voto nullo. I migranti che hanno votato, dunque, sono stati 243: 169 uomini e 74 donne. Tante e varie le nazionalità che hanno affollato il seggio elettorale allestito nella Villa Comunale: Senegal, Camerun, Bulgaria, Romania, Marocco, Mahli, Moldavia, Argentina, Iraq, Germania, Gambia, Colombia, Tunisia, Ghana, Afghanistan, Bangladesh, Niger, Algeria, Pakistan, Nigeria, Guinea, Bielorussia, Ucraina, Burundi, Siria, Polonia, Kenya, Macedonia.
«Quello che è stato organizzato è un atto simbolico – ha detto Carine Bizimana, nel corso della proclamazione ufficiale – ma il nostro obiettivo è che il prossimo sindaco di Foggia ed il prossimo consiglio comunale possano tenere conto di questa domanda di rappresentanza manifestata dai cittadini migranti che vivono a Foggia. Vogliamo essere la voce dei migranti, fare da ponte tra le istituzioni e le comunità dei popoli, mediare negli eventuali casi di conflitto, valorizzare le ricchezze e le potenzialità dei cittadini migranti». Il prossimo passaggio, dunque, sarà quello di chiedere al nuovo sindaco di Foggia di istituzionalizzare la figura del consigliere comunale aggiunto per i migranti o, in alternativa, dare vita alla consulta comunale per i migranti. Di sicuro, il primo atto sarà quello di consegnare la petizione con cui italiani e migranti chiedono di intitolare la residenza anagrafica fittizia per i senzafissadimora della città di Foggia a Lassina Coulibaly, che per più di vent’anni ha messo a disposizione dei cittadini stranieri le sue conoscenze, le sue competenze acquisite su campo.
Il primo a votare alle 9.30, subito dopo l’apertura del seggio, è stato un ragazzo tunisino. Dopo di lui, altri 242 migranti si sono recati nella Villa Comunale di Foggia per eleggere la loro rappresentante “virtuale” in consiglio comunale. La nona edizione della “Giornata Interetnica – Festa dei Popoli”, organizzata dai Fratelli della Stazione e da numerose associazioni impegnate nel campo dell’immigrazione, è stata caratterizzata da un partecipato e sentito momento di interazione e di richiesta di rappresentanza. Alla carica di consigliera comunale aggiunta per i migranti della città di Foggia si sono candidate tre donne: Anelya Genova (Bulgaria), Mihaela Iliescu (Romania) e Carine Bizimana (Burundi). A ricevere il maggior numero di voti è stata Carine Bizimana, che ha ottenuto 150 preferenze, seguita da Anelya Genova con 70 e Mihaela Iliescu con 20. Due le schede bianche inserite nell’urna ed un voto nullo. I migranti che hanno votato, dunque, sono stati 243: 169 uomini e 74 donne. Tante e varie le nazionalità che hanno affollato il seggio elettorale allestito nella Villa Comunale: Senegal, Camerun, Bulgaria, Romania, Marocco, Mahli, Moldavia, Argentina, Iraq, Germania, Gambia, Colombia, Tunisia, Ghana, Afghanistan, Bangladesh, Niger, Algeria, Pakistan, Nigeria, Guinea, Bielorussia, Ucraina, Burundi, Siria, Polonia, Kenya, Macedonia.
«Quello che è stato organizzato è un atto simbolico – ha detto Carine Bizimana, nel corso della proclamazione ufficiale – ma il nostro obiettivo è che il prossimo sindaco di Foggia ed il prossimo consiglio comunale possano tenere conto di questa domanda di rappresentanza manifestata dai cittadini migranti che vivono a Foggia. Vogliamo essere la voce dei migranti, fare da ponte tra le istituzioni e le comunità dei popoli, mediare negli eventuali casi di conflitto, valorizzare le ricchezze e le potenzialità dei cittadini migranti». Il prossimo passaggio, dunque, sarà quello di chiedere al nuovo sindaco di Foggia di istituzionalizzare la figura del consigliere comunale aggiunto per i migranti o, in alternativa, dare vita alla consulta comunale per i migranti. Di sicuro, il primo atto sarà quello di consegnare la petizione con cui italiani e migranti chiedono di intitolare la residenza anagrafica fittizia per i senzafissadimora della città di Foggia a Lassina Coulibaly, che per più di vent’anni ha messo a disposizione dei cittadini stranieri le sue conoscenze, le sue competenze acquisite su campo.
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