Lavoro, il dovere dell'ottimismo
Pubblico, per gli amici Lettere Meridiane, l'editoriale che ho scritto per l'ultimo numero di Informazione Lavoro, la news letter delle Politiche del Lavoro della Provincia di Foggia. La pubblicazione, che viene distribuita ogni mese digitalmente, offre un quadro esaustivo e sempre aggiornato delle opportunità di lavoro con particolare riferimento a quello provinciale,nonché una ricca documentazione, anche di natura normativa.
Chi fosse interessato a riceverla, può iscriversi a questo link.
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Seicentosettantatre pratiche presentate fino ad oggi (il dato si riferisce alla tarda mattinata del 9 aprile, e cresce di ora in ora). Settantacinque riguardano la provincia di Foggia, con un’incidenza di circa il 12% sul complesso regionale. Il Bando NIDI (Nuove Iniziative D’Impresa) della Regione Puglia sta riscuotendo un successo che va oltre le più rosee aspettative. La comunità regionale sta rispondendo più che bene all’opportunità offerta da questo nuovo strumento, messo in campo dall’assessorato regionale al lavoro con il fine di sostenere l'autoimpiego di persone con difficoltà di accesso al mondo del lavoro.
La platea è quanto mai ampia, e comprende giovani inoccupati e disoccupati, donne di tutte le età, lavoratori che usufruiscono degli ammortizzatori sociali.
L’evidente successo riscosso dal bando NIDI testimonia che c’è una Puglia che non si arrende, e che non esita a mettersi in gioco, tentando la strada, non facile ma suggestiva, anche per gli effetti di ricaduta che può sprigionare, dell’autoimprenditorialità .
Per quel che riguarda la Capitanata, tenuto conto delle cospicue dimensioni della popolazione potenzialmente interessata, la quota del 12% sul totale delle domande presentate non è altissima, ma è estremamente significativa, se si tiene presente che altri strumenti regionali avevano registrato un appeal decisamente inferiore.
I giovani, i disoccupati, le donne di Capitanata hanno accettato la sfida. Tra i diversi soggetti che si sono messi in gioco, in riferimento al bando NIDI, ci sono anche i Centri per l’Impiego. Per divulgare e sostenere l’importante misura regionale abbiamo promosso seminari (il primo dei quali il 20 febbraio, appena sei giorni dopo la pubblicazione del bando), siamo andati in giro nel territorio provinciale (molto bella l’iniziativa che si è svolta il 19 marzo ad Orsara di Puglia,
stimolata dalla sensibilità dell’amministrazione comunale), abbiamo perfino organizzato cineforum.
Particolarmente significativo è stato il “gemellaggio” con il Festival del Cinema Indipendente, con tanti disoccupati in sala a vedere il bel film Mauro c'ha da fare di Alessandro Di Robilant (che racconta, non a caso, la storia di un plurilaureato alla frustrante ricerca di un posto di lavoro, che avrà successo
trasformando una sua passione in una brillante idea d’impresa) e tanti giovani due giorni dopo al Cineporto di Foggia a parlare e confrontarsi sul bando NIDI .
L’accompagnamento dell’innovativo strumento regionale a sostegno dell’autoimpiego ha rappresentato, per i Centri per l’Impiego, una concreta opportunità per completare il processo di transizione dai vecchi uffici di collocamento alla loro nuova funzione di attori protagonisti delle politiche attive del lavoro e di
sperimentare nuovi percorsi.
Certo una rondine non fa primavera, e il bicchiere sta sempre a metà. Ma questa volta sembra veramente mezzo pieno, più che mezzo vuoto. Dal tessuto sociale della Puglia, e finalmente anche della provincia di Foggia, pare emergere un desiderio di ripresa che parte dal basso e potrebbe diventare un fattore propulsivo per l’intera economia regionale e provinciale. Pensateci: con l’erogazione dei finanziamenti previsti dalla misura regionale, apriranno i battenti centinaia di nuove imprese, con la loro voglia di fare, di produrre, di competere e forse anche di stimolare altra occupazione, oltre quella garantita dall’autoimpiego.
Lo stesso bando NIDI potrebbe diventare un modello, una buona prassi, per la sperimentazione di una nuova idea di welfare, liberandolo completamente da ogni retaggio assistenziale, e trasformandolo in un motore di ripresa.
Tutto questo alla vigilia di altri importanti interventi che vedranno in prima linea i Centri per l’Impiego: la Garanzia Giovani e il piano operativo per i giovani e gli studenti (presentati lunedì 14 aprile nel Focus sul lavoro), i Centri di Occupabilità Femminile (inaugurati il 10 aprile scorso dall’assessore regionale al lavoro, Leo Caroli a Manfredonia e a San Severo), il progetto fondato sul lavoro rivolto ai lavoratori extracomunitari, per sostenerli nel loro percorso di integrazione (anche questo al centro del focus, assieme a Lavoro 2.0 che ha illustreto ai partecipanti come aderire on line al sistema informativo provinciale
del lavoro).
Questi nuovi orizzonti si schiudono in un momento in cui le politiche del governo in materia di lavoro e la stessa organizzazione dei servizi pubblici e delle politiche attive stanno conoscendo mutamenti radicali. Decifrare la direzione del cambiamento tracciato dal nuovo governo non è facile, ma si tratta di un processo in cui i centri per l’impiego ci saranno, e cercheranno di essere attori protagonisti.
Tanta carne a cuocere non si era mai vista. Ci sarà da lavorare come non mai. Ma proprio per questo, abbiamo il dovere di essere ottimisti.
Geppe Inserra
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