Proviamo a vincere la sfida della memoria

L’appello di Lettere Meridiane ad unire energie e sforzi affinché dalla commemorazione della tragica estate del 1943 possa scaturire una memoria condivisa forte ha trovato risposte pressoché unanimi da parte di tutti quelli che erano  stati chiamati in causa: autori, ricercatori, amministratori di siti e gruppi di Facebook.
Ho raggruppato le risposte, i commenti, le osservazioni dei tanti intervenuti in un documento che potete scaricare cliccando sui seguenti collegamenti in versione pdf o in versione epub. Mi sembra necessario che la discussione suscitata dall’articolo in cui lanciavo l’appello venga il più possibile condivisa, rappresentando la base per un confronto pubblico i cui tempi sono ormai maturi. Anche per superare una volta per tutte i dubbi, le perplessità.
Quel che conta, come vedrete leggendo i diversi contributi, è che tutti convengono sull’idea di una rete della memoria.
La sfida, adesso, è cercare di sedimentare la memoria condivisa che sta nascendo, in un progetto di storia pubblica foggiana, il cui strumento essenziale può essere rappresentato la costruzione della banca della memoria (preferisco definirla così, piuttosto  che museo, in quanto la musealizzazione della memoria presuppone spazi fisici, aspetti logistici che andranno affrontati, ma durante il percorso, e non prima di incamminarsi).
Perché l’iniziativa possa aver successo, è necessario chiarirsi preventivamente sui diversi ruoli. Alle associazioni, ai gruppi, agli autori che vorranno condividerla si chiede non già di fare passi indietro, ma piuttosto di fare un passo avanti. Nessuno deve rinunciare alla propria identità né alla propria autonomia. Ma ciascuno dev’essere disposto ad accettare l’identità e l’autonomia degli altri, nella convinzione che certe volte la somma non è una semplice addizione di singoli addenti.
Per quel che mi riguarda svolgerò - così come ho cercato di fare in questi mesi - il ruolo di enzima, ovvero di catalizzatore dei diversi processi di rete che spero si annoderanno, mettendoci la faccia, la testa e il cuore. 
Ho chiesto ed ottenuto all’Auser di Foggia l’ospitalità per il primo incontro, nel corso del quale potremo avviare il confronto sul progetto di banca-museo della memoria. L’appuntamento è per venerdì 10 gennaio prossimo, alle ore 17, presso il saloncino dell’Auser, in via della Repubblica. 

Non mancate. Si comincia.

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