De Seneen, Brescia e Lupo raccontano Incoronata di una volta
Instancabili cercatori di tracce della memoria, Raffaele De Seneen e Romeo Brescia pubblicano sul loro bel sito Foggia Racconta uno straordinario documento: la testimonianza di Peppino Lupo sul Santuario dell’Incoronata di una volta, con un ricco corredo fotografico.
Si tratta di un racconto in presa diretta in quanto Lupo è il nipote di Giovanni Santoro, custode del Tempio nella prima metà del secolo scorso. Negli anni Trenta suo padre, milite della Croce Rossa, fu destinato all’Incoronata per la lotta alla malaria e nel suo ambulatorio nei pressi del Santuario conobbe Incoronatella Santoro, che sarebbe diventata sua moglie e mamma di Peppino.
Poco prima che scoppiasse la guerra, a famiglia si trasferì a Trinitapoli, ma ogni estate Peppino e i suoi trascorrevano le vacanze all’Incoronata.
La testimonianza di Peppino Lupo dipana i ricordi di quell’epoca diversa, vissuta da uomini diversi e con valori diversi. Particolarmente toccante il racconto della tragica estate del 1943: “Io avevo cinque anni e ricordo che una notte dal Santuario si vedevano continui bagliori come se su Foggia ci fosse un temporale, ci rifugiammo nella chiesa sotto la protezione della Madonna che protesse noi ma non Foggia.”
De Seneen e Brescia riportano nell’articolo anche alcuni brani tratti dal testamento di nonno Giovanni: un altro, importante documento che basta da solo a comprendere lo spirito di quei tempi, difficili ma intrisi di una profonda carità.
Giovanni - annotano i due autori - chiede per sé un funerale “senza pompa, quanto più sia modesto, perché il lusso è tutta moneta sciupata e inutile”; esorta i figli al rispetto per la loro madre perché “chi porta rispetto ai genitori sarò benedetto da Dio”.
Peppino Lupo insegnante di scuole elementari, ora in pensione, vive ancora a Trinitapoli. Scrittore, anche in lingua vernacolare, di poesie e testi e appassionato cacciatore, ha abbandonato il fucile per imbracciare la macchina fotografica. Si dedica con perizia e passione al birdwatching, e quasi ogni mattina offre agli amici di facebook bellissime foto di volatili nel Parco delle Saline.
La storia di Lupo è la trentesima pubblicata in Foggia Racconta da Raffaele De Seneen e Romeo Brescia. Il sito non si limita comunque alla narrazione testuale e alla documentazione fotografica. Ci sono anche dieci video storie (Dalla Ferula al “Ferlizzo”, Vecchi ricordi di Borgo Incoronata, San Lorenzo in Carmignano – Gioiello perduto o ultima spiaggia?, Un ponte da Ascoli Piceno a Foggia, Gennaro, l’ultimo dei sellai, Dalla ferula al “ferlizzo”(percorso di ricerche), Foggia, Borgo Caprari, Foggia a due ruote, Rignano Garganico – Chiesa Maria di Cristo, Un foggiano al 2° Trofeo della Supercortemaggiore), il tutto in totale coerenza con l’obiettivo che si sono dati De Seneen e Brescia: percorrere la via dei contastorie aprendo vecchi cassetti, guardando meglio negli angolini.
Foggia Racconta è anche un bell’esempio di una possibile public history foggiana, e la conferma che il ritrovato interesse di molta parte dei foggiani verso le proprie radici, sta aprendo concrete possibilità, in questa direzione.
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