Flash mob contro la puzza e contro il disinteresse delle istituzioni

Non  tantissimi, però determinati, i partecipanti al flash mob contro la puzza, con cui si è cercato di sensibilizzare le istituzioni a darsi un po' da fare per venire a capo del problema. Un gesto simbolico, per sottolineare l'inquietante silenzio sulla vicenda delle istituzioni sulla vicenda: non ha avuto alcun seguito l'indagine dell'Arpa, che pure aveva inquadrato una serie di indizi, resta inerte l'Asl, il Comune di Foggia si comporta come se la cosa non lo riguardasse. 
Per chi non lo sapesse, la puzza in questione è quella che ha ammorbato le nottate dei foggiani per l'intera estate, senza che neanche si sia riusciti a capire, fino ad oggi, la precisa origine del maleodorante fenomeno.
Ma quel che maggiormente sconcerta, vale il caso di ripeterlo, è il disinteresse della politica (ad eccezione del M5S nessun'altra forza politica ha sollevato la questione) e l'impotenza ormai manifesta delle istituzioni.
Sembra quasi che il problema non esista. Invece, come ammonivano due cartelli che aprivano il corteo "i fatti non cessano di esistere solo perché li ignoriamo".

Dietro la scarsa partecipazione al flash mob vi è forse anche la sopraggiunta rassegnazione dei cittadini. Un ulteriore sintomo dello scadimento della vita civile, del degrado della città.

Commenti

Anonimo ha detto…
Scarsa partecipazione? Prevedibile giacché il marchio di fabbrica della mobilitazione era politico, celato sotto altro nome. I foggiani son stanchi di sentir parlare di eventi organizzati da gruppi poltici, figuriamoci la partecipazione. Si parla di cambiamento, di opportunità di mandare a casa classi politiche, di dar voce a non tesserati, di sollevare questioni con denunce. Insomma, il programma (pseudo) politico di un movimento che a Foggia fa acqua e con essa andrà via, semmai seguendo il corso di un depuratore che li imprigionerà nei suoi rivoli. Non è così che si cambia e si manifesta un dissenso. I foggiani vogliono esprimere la loro opinione fuori dalle righe e senza slogan di gruppi politici che senza cognizione di causa denunciano e basta, senza proporre soluzioni e programmi migliorativi, cercando crediti per future elezioni e assensi laddove nel loro interno sono divisi radicalmente e si guerreggiano pur di ottenere un posto politico nei palazzi. Tra loro c'è gente che qualche anno fa pretendeva dal partito di riferimento un posto di responsabilità presso le ex municipalizzate e oggi sono tra i più "accreditati" futuri e papabili politici che vorrebbero governare un territorio eludendo il passato, nascondendolo ai loro odierni amici del movimento, ma che molti di noi sanno cosa hanno fatto in passato. Oggi, questi soggetti, che hanno partecipato all'evento descritto nell'articolo, si immolano candidi stellati facendo credere alla folla la loro estraneità da un melmoso passato politico e trovano in gruppi e movimenti politici, anzi pseudo-politici, lo sfogatoio per le loro soggettive battaglie e non pe quelle della comunità.
Unknown ha detto…
La tristezza nel leggere questo commento anonimo è immensa. Dimostra ancora una volta che l'egoismo, l'individualismo e il protagonismo restano i veri mali incurabili di questa nostra terra. La puzza non necessita di bandiere per esser combattuta. Ci vuole solo il buon senso di capire che non collaborando tra noi, come cittadini, il risultato resta uno solo: sconfitta. Chi ha scritto che contributo ha dato alla causa? Nessuno. Le sue denunce che vantaggio hanno in tutta la vicenda narrata? Nessuna. Ma questa è anche Foggia...basta un clik e si può dire tutto a tutti. Almeno mettere la faccia sarebbe più decoroso. Comunque una rettifica debbo farla anche a Geppe Inserra. Per dovere di cronaca anche Forza Nuova ha presentato una denuncia sulla questione puzza. Ma ripeto...qui non è un problema di simboli ma di voglia di saper dare una scossa ai problemi di questo territorio. Io c'ero al flash mob...così come c'ero anni prima a Lucera, con Gli Amici della Domenica. La mia coerenza in questa lotta va avanti.. e sposerò ogni ideologia politica che vorrà condividerla. Avv. Maurizio Antonio Gargiulo
Unknown ha detto…
sparlare dietro l'anonimato è comodo quanto vile, addirittura è più vile accusare genericamente senza fare nomi, l'anonimato è pari alla delazione, l'anonimo farebbe bene a stare zitto o quantomeno ingoiasse la puzza e mettesse la testa dentro la sabbia.
Massimo Baldassini

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