Censurato sul social Imposimato, il magistrato che lotta da sempre contro il conflitto d'interessi
L'account FB di Ferdinando Imposimato potrebbe essere stato bloccato o forse addirittura censurato. È stato lo stesso magistrato a darne notizia, in un post su Google+. Imposimato in questi giorni sta conducendo una battaglia in difesa di Antonio Esposito, il magistrato della Corte di Cassazione che ha comminato la condanna a Berlusconi, finito nel mirino del Consiglio Superiore della Magistratura per un'intervista rilasciato al Mattino.
"Inorridisco - ha scritto in proposito il magistrato campano, che in passato si è occupato delle più importante inchiesta su mafia, camorra e terrorismo - all'idea che il presidente Esposito sia sottoposto ai primi di settembre a una specie di processo davanti al CSM, come accadde a Falcone e Borsellino, perseguitati per causa della giustizia. No alla delegittimazione di Esposito con procedura per incompatibilità ambientale. Il CSM differisca la seduta a dopo la motivazione, e legga la intervista al Mattino. Non contiene alcun cenno al merito del processo."
Qualche ora dopo il blocco della pagina che Imposimato cura su Facebook e che annovera circa 24.000 mi piace.
Il magistrato ha inviato ad amici e lettori il seguente messaggio su Google+: "Cari amici, con mia enorme sorpresa mi sono visto bloccare Facebook e mi sono trovato nella impossibilità di proseguire le mie modeste battaglie in favore della verità ogni giorno manipolata e della giustizia , ogni giorno vilipesa. Non conosco la ragione di questa assurda decisione e chi l'abbia presa in un momento in cui ero impegnato a difendere il magistrato Antonio Esposito da ingiusti e vili attacchi diffamatori solo perchè ha applicato la legge secondo il principio della eguaglianza di tutti i cittadini. Il monopolio dei media nelle mani di chi ha subito la condanna ha consentito la diffusione delle accuse diffamatorie e la impossibilità di difendere un giusto almeno su FB. Il mio tentativo di ripristinare FB è fallito e cercherò di parlare attraverso twitter, la mailing list e google+ . Vi chiedo pertanto la cortesia di fare sapere ai vostri e miei amici del grave e pericoloso attentato alla mia libertà di parola e di comunicazione. Sappiamo che la fine della libertà di opinione e di manifestazione del pensiero è il principio della fine della democrazia e della libertà per tutti. Vi chiedo anche di iscrivervi a tutti i canali da me indicati per potere interagire con me. Grazie per la vostra collaborazione. Ferdinando Imposimato"
Per seguire Imposimato sugli altri social, questi i collegamenti:
TWITTER: https://twitter.com/Imposimato
MAILING LIST: https://groups.google.com/group/ferdinandoimposimato
GOOGLE+: https://plus.google.com/115690648724242763263
FACEBOOK: https://www.facebook.com/FImposimato
"Inorridisco - ha scritto in proposito il magistrato campano, che in passato si è occupato delle più importante inchiesta su mafia, camorra e terrorismo - all'idea che il presidente Esposito sia sottoposto ai primi di settembre a una specie di processo davanti al CSM, come accadde a Falcone e Borsellino, perseguitati per causa della giustizia. No alla delegittimazione di Esposito con procedura per incompatibilità ambientale. Il CSM differisca la seduta a dopo la motivazione, e legga la intervista al Mattino. Non contiene alcun cenno al merito del processo."
Qualche ora dopo il blocco della pagina che Imposimato cura su Facebook e che annovera circa 24.000 mi piace.
Il magistrato ha inviato ad amici e lettori il seguente messaggio su Google+: "Cari amici, con mia enorme sorpresa mi sono visto bloccare Facebook e mi sono trovato nella impossibilità di proseguire le mie modeste battaglie in favore della verità ogni giorno manipolata e della giustizia , ogni giorno vilipesa. Non conosco la ragione di questa assurda decisione e chi l'abbia presa in un momento in cui ero impegnato a difendere il magistrato Antonio Esposito da ingiusti e vili attacchi diffamatori solo perchè ha applicato la legge secondo il principio della eguaglianza di tutti i cittadini. Il monopolio dei media nelle mani di chi ha subito la condanna ha consentito la diffusione delle accuse diffamatorie e la impossibilità di difendere un giusto almeno su FB. Il mio tentativo di ripristinare FB è fallito e cercherò di parlare attraverso twitter, la mailing list e google+ . Vi chiedo pertanto la cortesia di fare sapere ai vostri e miei amici del grave e pericoloso attentato alla mia libertà di parola e di comunicazione. Sappiamo che la fine della libertà di opinione e di manifestazione del pensiero è il principio della fine della democrazia e della libertà per tutti. Vi chiedo anche di iscrivervi a tutti i canali da me indicati per potere interagire con me. Grazie per la vostra collaborazione. Ferdinando Imposimato"
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