Il Novecento, tra guerre globali e utopie di pace: incontro promosso da Le radici le ali
Si terrà domani sera (ore 18), giovedì 16 maggio, nella Sala Mazza del Museo Comunale il secondo appuntamento del ciclo di incontri promosso in occasione del settantesimo anniversario dei bombardamenti su Foggia dal cartello di associazioni "Le radici le ali", in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Foggia, dell’Archivio di Stato, dell’Ufficio Scolastico Provinciale e degli assessorati alla Cultura ed alla Formazione ed Istruzione del comune di Foggia.
Relatore della serata sarà il prof. Stefano Picciaredda, docente di Storia Contemporanea dei Dipartimento di Studi Umanistici dell'ateneo foggiano, che parlerà sul tema “Il ‘900 tra guerre globali e utopie di pace”, analizzando le ragioni che hanno fatto del Novecento il secolo più violento della storia dell'umanità e le origini storiche che hanno innescato tanta aggressività e tanta distruzione.
È in questo drammatico contesto, infatti, che si colloca la tragedia vissuta da Foggia nella estate del 1943, che può essere capita fino in fondo soltanto alla luce degli avvenimenti che la portarono ad essere crocevia del mondo e a pagare un così alto tributo di vittime alla causa della libertà, della democrazia e della pace.
La rete di associazioni "Le Radici e le Ali" è formata da AUSER, ACLI, ARCI, ANPI, ANTEAS, Associazione per la Pace, Capitanata Futura, Cenacolo culturale "Contardo Ferrini", Legambiente, Libera, ScenAperta, SPICgil, FNP Cisl, FLC Cgil, Cgil.
Il ciclo di incontri per il settantesimo anniversario della tragica estate del 1943 si colloca nell'ambito del Progetto "Foggia tra memoria e futuro", un percorso storico-culturale per ricordare le vittime dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale che sta coinvolgendo anche numerose scuole cittadine e che proseguirà anche il prossimo anno, con l'obiettivi di costruire un museo della memoria.
Relatore della serata sarà il prof. Stefano Picciaredda, docente di Storia Contemporanea dei Dipartimento di Studi Umanistici dell'ateneo foggiano, che parlerà sul tema “Il ‘900 tra guerre globali e utopie di pace”, analizzando le ragioni che hanno fatto del Novecento il secolo più violento della storia dell'umanità e le origini storiche che hanno innescato tanta aggressività e tanta distruzione.
È in questo drammatico contesto, infatti, che si colloca la tragedia vissuta da Foggia nella estate del 1943, che può essere capita fino in fondo soltanto alla luce degli avvenimenti che la portarono ad essere crocevia del mondo e a pagare un così alto tributo di vittime alla causa della libertà, della democrazia e della pace.
La rete di associazioni "Le Radici e le Ali" è formata da AUSER, ACLI, ARCI, ANPI, ANTEAS, Associazione per la Pace, Capitanata Futura, Cenacolo culturale "Contardo Ferrini", Legambiente, Libera, ScenAperta, SPICgil, FNP Cisl, FLC Cgil, Cgil.
Il ciclo di incontri per il settantesimo anniversario della tragica estate del 1943 si colloca nell'ambito del Progetto "Foggia tra memoria e futuro", un percorso storico-culturale per ricordare le vittime dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale che sta coinvolgendo anche numerose scuole cittadine e che proseguirà anche il prossimo anno, con l'obiettivi di costruire un museo della memoria.
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