Il Canzoniere di San Severo, straordinario esperimento di recupero della tradizione musicale popolare



Recuperare la memoria significa consolidare la propria identità, stabilire un rapporto più profondo e fecondo con il posto in cui si vive. Tanto più quando la memoria si riferisce alla musica popolare, che è uno degli scrigni più preziosi e ricchi della cosiddetta cultura immateriale.
In altri parti della Puglia operazioni di questo tipo hanno prodotto fenomeni addirittura imponenti di marketing territoriale (si pensi al Salento e alla Notte della Taranta). Non è purtroppo la stessa cosa in Capitanata, nonostante la straordinaria ricchezza del patrimonio musicale provinciale, che può spaziare dalle ballate di Matteo Salvatore alle tarantelle di Cantori di Carpino, dagli sciamboli dei Monti della Daunia alle intelligenti operazioni di recupero ed attualizzazione di musicisti come Umberto Sangiovanni e Nazario Tartaglione.
Tartaglione è un modello di dedizione alla causa, per la tenacia e per la perseveranza con cui da diversi anni persegue il progetto del Canzoniere di San Severo, giunto al suo quinto volume: si tratta, come il nome lascia intuire, di una raccolta in progress di canzoni che appartengono alla tradizione musicale della città dell'Alto Tavoliere oppure composte da Tartaglione, ma sempre riferite alla cultura popolare di San Severo e del Tavoliere.

L’ultima antologia, Sotte a li stelle è dedicata in modo particolare a bambini e ragazzi. Tratto dai precedenti cd di Nazario Tartaglione, la raccoltas propone  un ascolto suggerito dal calore delle scuole, dei più giovani e delle famiglie.
Non mancano così brani in stile antico come Sunète Zampugnère o ninne nanne come Durme Durme, A chi lu vò, Se ne pu sunnà e Famme addurmì che, insieme a brani ironici e ritmati quali Jamme Jammè e   'a cchiù belle de la vije, hanno conquistato un pubblico sempre più eterogeneo, riunito intorno ad un focolare che deve il suo vigore all'affetto degli ascoltatori, alla diffusione on line e ad alcune librerie del centro storico.In realtà, le canzoni ed il progetto meritano di essere conosciute ben oltre San Severo e la Capitanata, anche perché al di là del dialetto si tratta di sonorità sorprendentemente moderne e attuali, in grado di coinvoltere tuttui gli appassionati di world music.
La quinta raccolta intende essere però una sorta di giro di boa, un'occasione per trarre un primo bilancio per un progetto in costante crescita, che ha il fine di esprimere sempre più compiutamente, insieme al mondo dell'autore, quello del suo Paese, immerso nel Mediterraneo.
Il Canzoniere di San Severo vol. 5 arriva dopo le pubblicazioni dei precedenti numeri del 2007,  2009, 2010 e 2011, e segue la partecipazione dell’autore sanseverese  all’ultimo album del gruppo garganico Rione Junno, uscito nell’estate 2012, che prende il titolo dal fortunato brano Terra di Nessuno scritto da Nazario Tartaglione e Federico Scarabino,  ed interpretato dalla band insieme ad uno dei padri della canzone d’autore italiana e partenopea come Enzo Gragnaniello.
A rendere ancora più meritoria l'iniziativa di Tartaglione c'è che la sua musica è creative commobns o quasi: ancora per un po' è possibile scaricare gratuitamente il volume dal sito www.ilcanzonieredisansevero.it, insieme al nuovo singolo Fujenne, brano in italiano e vernacolo dedicato al fujente sanseverese, figura di carattere folclorico, legata alla tradizione liturgica della Città dei Campanili.
Alla lettera "fujente" è chi corre dietro i fuochi pirotecnici della festa patronale, (fuje appresse a 'i foche) possenti batterie che non intimidiscono la folla di corridori, ma per l'autore fujente è anche l'emigrante in cerca di lavoro e dignità, colui che parte o che torna e trova nella corsa della festa un modo per riappropriarsi delle proprie radici.
E' fujente ancora chi fugge, chi dice no e cerca la libertà, l'affermazione delle proprie idee, lottando per i  propri diritti, in tempi difficili per il sistema sociale e, a guardare bene, fujente è pure chi è in cammino dentro se, in un percorso di ricerca e crescita.
Il singolo, che fa  da sigla di coda ad un documentario su San Severo e la Festa Patronale in edicola dal 3 Maggio 2013,si può ascoltare anche sul canale you tube del progetto.   

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