Una petizione per salvare l'ODA Teatro


Obiettivo cinquemila firme, per i promotori della petizione per chiedere la riapertura dell’Orto degli Attori, meglio conosciuto come ODA Teatro. La struttura è stata chiusa, come si sa, dopo una ispezione della polizia amministrativa e dei vigili del fuoco che avrebbe accertato la mancanza di alcuni documenti riguardanti la sicurezza statica dell’ex capannone industriale che, adibito a contenitore culturale dall’amministrazione provinciale di Foggia guidata da Antonio Pellegrino, da dieci anni ospita l’attività teatrale della compagnia Cerchio di Gesso, aggiudicataria del bando.
Per poter ottemperare agli interventi richiesti dagli organi che hanno effettuato l’ispezione sono necessari investimenti che l’amministrazione di Palazzo Dogana si è detta disponibile ad effettuare, ma la volontà politica potrebbe non essere sufficiente, visto il delicatissima momento che l’ente sta vivendo. Il presidente Pepe ha rassegnato le dimissioni, il 2 maggio comunque la consiliatura giungerà alla sua scadenza naturale, ed è possibile che la patata bollente passi nelle mani del commissario, la cui nomina viene attesa da un giorno all’altro.  La soluzione potrebbe insomma rivelarsi più difficile e più lunga del previsto. Di qui l’iniziativa della Coop. teatrale Cerchio di Gesso di promuovere la petizione rivolta “a tutti i cittadini della città di Foggia e della Capitanata per sostenere la riapertura della struttura teatrale ODA.”

“La campagna di sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza – precisano i promotori della iniziativa - si affianca alle richieste già inoltrate da parte della compagnia Cerchio di Gesso sia agli Enti Locali che alla Prefettura.”
Le firme vengono raccolte sia on line (all’indirizzo web http://firmiamo.it/riapriamoloda) sia per strada, in appositi punti di raccolta allestiti nelle strade cittadini. La raccolta delle firme è stata inaugurata, manco a dirlo, a piazza XX settembre, dove sorge Palazzo Dogana, sede istituzionale della Provincia.
Il Cerchio di Gesso, con la petizione, si prefigge di coinvolgere i cittadini “in un processo di partecipazione attiva che permetta all’Oda Teatro di continuare a vivere come importante contenitore culturale, luogo di aggregazione e punto di riferimento per famiglie, giovani, adulti, riconosciuto sia in ambito territoriale che nazionale e in una mobilitazione che garantisca un alto livello di attenzione sulla vicenda dell’Oda Teatro, così da evitare il procrastinarsi dei tempi necessari alla risoluzione dei problemi.”
Nel testo della petizione si legge, inoltre, che la compagnia Cerchio di Gesso ha già richiesto alla Provincia di Foggia di  realizzare attraverso i propri uffici tecnici una pianificazione dei lavori pratici e burocratici da effettuare  per la messa a norma della struttura, di  riattivare le procedure per la pubblicazione del bando per la gestione dell’Oda Teatro e infine di  consentire una proroga per la permanenza della compagnia Cerchio di Gesso all’interno della struttura al fine di poterla vigilare fino all’espletamento della gara d’appalto.
C’è infatti il fondato timore che a metà giugno, quando scadrà la convenzione e la compagnia dovrà lasciare il teatro, l’Oda possa subire atti vandalici come purtroppo già successo in altre situazioni non vigilate quali Teatro Mediterraneo, Parco San Felice, Piazza mercato.
In aggiunta il Cerchio di Gesso ha chiesto che, all’avvenuta consegna del progetto di risistemazione della struttura ad opera dell’ Amministrazione Provinciale, la Prefettura consenta a breve termine la riapertura anche parziale dell’Oda Teatro.
A distanza di poche ore dalla pubblicazione on line della petizione sono state raccolte già centinaia di firme.

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