Leccese: "Meglio sopprimere le Regioni che le Province"
Commentando il post sulle dimissioni (poi rientrate) del presidente della Provincia, Antonio Pepe, e sul problematico destino che attende l'Ente Provincia, Davide Leccese affronta un tema che mi è particolarmente caro: l'effettiva utilità della soppressione delle Province.
L'intervento del preside emerito del Liceo Lanza è particolarmente interessante, perché sottolinea l'attualità del dibattito sulla riforma degli enti intermedi (che molto probabilmente verranno soppressi) proprio in riferimento alla Provincia di Foggia (che per estensione territoriale è tra le più grandi d'Italia) e ai suoi rapporti con la Puglia, regione geograficamente lunga e (anche per questo) geopoliticamente complessa.
Scrive Leccese: "resto dell'idea - paradossale quanto volete - che non si dovevano abolire le Province ma le Regioni. Paradosso, dicevo. La Puglia, in particolare, per tanto tempo era definita da "Le Puglie"; denominazione al plurale che di fatto confermava la natura disomogenea del territorio, sia dal punto di vista storico che culturale ed economico.
Abolite le Province vi immaginate l'attribuzione dei suoi poteri o al Comune capoluogo (Foggia) e a tutti gli altri comuni, nella parcellizzazione delle logiche e delle decisioni, o alla Regione Puglia che, da quando è nata, si è sempre distinta per sguardo obliquo, tutto incentrato sul capoluogo di regione?"
Sono del tutto d'accordo con Davide Leccese, che non può essere sospettato di particolari predilezioni politiche verso l'istituzione provinciale, essendone stato per anni "controparte" come preside ed avendo amministrato il Comune di Foggia. Ed è inquietante il silenzio ed il disinteresse con cui tanto la politica quanto l'opinione pubblica stanno vivendo questa fase di transizione.
C'è poi da aggiungere che il Governo Monti, pur non avendo effettivamente deciso alcunché sul futuro degli Enti Intermedi (la riforma che prevedeva un riaccorpamento geografico e una rimodulazione delle funzioni non è stata convertita in legge) li ha di fatto soffocati utilizzando disinvoltamente lo strumento della spending review. Togliere altri 12 milioni al già esangue bilancio della Provincia di Foggia significherà non riuscire ad assicurare neanche i servizi essenziali, per l'Ente di Palazzo Dogana. Nessuno ne parla. Salvo poi a scendere in piazza se viene chiuso l'ODA Teatro o le strade diventano impercorribili.
L'intervento del preside emerito del Liceo Lanza è particolarmente interessante, perché sottolinea l'attualità del dibattito sulla riforma degli enti intermedi (che molto probabilmente verranno soppressi) proprio in riferimento alla Provincia di Foggia (che per estensione territoriale è tra le più grandi d'Italia) e ai suoi rapporti con la Puglia, regione geograficamente lunga e (anche per questo) geopoliticamente complessa.
Scrive Leccese: "resto dell'idea - paradossale quanto volete - che non si dovevano abolire le Province ma le Regioni. Paradosso, dicevo. La Puglia, in particolare, per tanto tempo era definita da "Le Puglie"; denominazione al plurale che di fatto confermava la natura disomogenea del territorio, sia dal punto di vista storico che culturale ed economico.
Abolite le Province vi immaginate l'attribuzione dei suoi poteri o al Comune capoluogo (Foggia) e a tutti gli altri comuni, nella parcellizzazione delle logiche e delle decisioni, o alla Regione Puglia che, da quando è nata, si è sempre distinta per sguardo obliquo, tutto incentrato sul capoluogo di regione?"
Sono del tutto d'accordo con Davide Leccese, che non può essere sospettato di particolari predilezioni politiche verso l'istituzione provinciale, essendone stato per anni "controparte" come preside ed avendo amministrato il Comune di Foggia. Ed è inquietante il silenzio ed il disinteresse con cui tanto la politica quanto l'opinione pubblica stanno vivendo questa fase di transizione.
C'è poi da aggiungere che il Governo Monti, pur non avendo effettivamente deciso alcunché sul futuro degli Enti Intermedi (la riforma che prevedeva un riaccorpamento geografico e una rimodulazione delle funzioni non è stata convertita in legge) li ha di fatto soffocati utilizzando disinvoltamente lo strumento della spending review. Togliere altri 12 milioni al già esangue bilancio della Provincia di Foggia significherà non riuscire ad assicurare neanche i servizi essenziali, per l'Ente di Palazzo Dogana. Nessuno ne parla. Salvo poi a scendere in piazza se viene chiuso l'ODA Teatro o le strade diventano impercorribili.
Commenti