Raffaele Vescera: "Da oggi niente sarà più come prima"
Così Raffaele Vescera si definisce su Facebook: “Giornalista
per necessità e scrittore per dannazione. In quanto al mio cuore, da quando
sono nato batte a sinistra, in basso verso sud.” Giornalista intelligente e
scrittore raffinato, Raffaele offre sul social network una lettura
meridionalista del risultato elettorale e del successo di Beppe Grillo che fa
riflettere parecchio. A cominciare dal titolo, decisamente apodittico: “Da oggi
nulla sarà più come prima”.
“Prepariamoci a sentire il botto – annota Vescera nel suo “stato”
-. Tutto ce lo fa pensare, la neve che seppellisce il nord sotto un candido
manto purificatore dei suoi vecchi peccati, la pioggia che dilava il Sud dalla
sua antica subalternità e l'Etna che festeggia eruttando lava e lapilli in un
nuovo magma che modellerà altri paesaggi.
Festeggia già tutto il mondo, tra borse al rialzo e spread
al ribasso.
Finisce un incubo durato vent'anni, ma se ne crea un altro.
Il potere s'arroccherà nelle camere segrete delle massonerie, delle mafie e dei
partiti per studiare nuove strategie che salvino gli antichi privilegi. E
chissà se non ricorrerà ai già visti terrori sanguinari.
Prepariamoci a lotte più grandi. Il cambiamento è un
percorso ad ostacoli, pieno di buche, trappole, serpenti velenosi e uccelli
rapaci. La liberazione del Mezzogiorno passerà attraverso il buio della
mezzanotte. Nulla ci appartiene se non i nostri mali, e la lotta per
debellarli.”
Concordo con Vescera. Per il Mezzogiorno potrebbe cominciare una nuova era,
aprirsi un’altra stagione: ammesso che si abbia veramente voglia di cambiare e
che non prevalgano, come accade da tempo immemorabile, da queste parti i gattopardi.
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