Primarie Pd, tra bersaniani e renziani è già polemica
Si è accesa subito
la campagna elettorale per le primarie del centrosinistra. E’ stato sufficiente
che alla manifestazione di domenica scorsa con Matteo Renzi si rilevasse la
presenza di qualche esponente di centrodestra per scatenare il putiferio. A
dire tutta la verità non che di politici di professione se ne siano visti
molti: potevano contarsi sulle dita di una mano. La stragrande maggioranza dei
presenti era composta da persone che mai prima aveva partecipato a
manifestazioni politiche.
La pietra dello
scandalo è rappresentata da Gianni De Rosa, consigliere comunale del Pdl. I
bersaniani hanno colto la palla al balzo, aprendo così una campagna elettorale
che - se i buon giorno si vede dal mattino - non sarà priva di veleni. Raffaele
Piemontese, Presidente del Consiglio Comunale di Foggia ed ex segretario
cittadino della Quercia e Aldo Ragni, presidente della direzione provinciale
del Partito Democratico hanno inviato a Matteo Renzi una lettera aperta, il cui
titolo è già tutto un programma: "Le primarie del PD e i rischi del trasformismo
."
L'argomento, per la
verità non è nuovo, perché già in altre circostanze il buon sindaco di Firenze
è stato accusate di essere troppo simpatico al centrodestra. Certo è questione
di punti di vista: in campagna elettorale la capacità di attrarre voti dal polo
avversario dovrebbe essere considerata una virtù… ma il Pd
"ufficiale" sembra più preoccupato a vincere la battaglia delle
primarie, che non la guerra delle elezioni politiche.
Questo il testo
della lettera di Piemontese e Ragni: "Caro Matteo, la recente tappa a
Foggia della tua campagna elettorale per la premiership ci offre l'opportunità
di una serena e pacata riflessione che vogliamo porre alla tua attenzione. A
giudicare dalla platea di quanti hanno partecipato all'iniziativa, ci è apparsa
evidente la commistione tra chi è animato da genuino interesse verso le tue
proposte politiche e chi individua nella tua iniziativa l'opportunità di
riciclarsi politicamente."
LE PRIMARIE E IL
RICICLAGGIO POLITICO
Va detto che di
esponenti del Pdl in sala c'era soltanto il consigliere comunale Gianni De
Rosa: altri erano (dichiaratamente) lì per semplice curiosità o per dovere
professionale. Piemontese e Ragni vanno giù pesante: "Siamo purtroppo
abituati al fatto che ad ogni vigilia di campagna elettorale ci sia una parte
del ceto politico che si muove alla ricerca di una nuova collocazione,
alimentando il trasformismo che ha contribuito alla degenerazione della
politica. L'allargamento della platea degli elettori del PD è, ovviamente,
indispensabile per affermare il nostro progetto di governo del Paese e
garantirgli il più ampio consenso civico, utile anche a presidiarne la sua
attuazione. Ma questa esigenza, da te correttamente rappresentata, non può
determinare l'intromissione nelle nostre scelte di ceto politico di
centrodestra: eletti, dirigenti e riferimenti nei gruppi sociali del PdL."
Ed ecco la
stoccata: "La loro presenza all'iniziativa di Foggia - scrivono il
presidente del consiglio comunale e quello della direzione del Pd - è un
allarmante segnale della potenziale degenerazione delle primarie, che
potrebbero essere asservite a scopi totalmente diversi da quelli individuati e
perseguiti da noi tutti. A te ed a quanti lavorano al tuo fianco, a Foggia come
nel resto del Paese, chiediamo di essere esplicitamente chiari e netti su
questo delicato tema. È in gioco la credibilità non solo della tua candidatura
ma anche la legittimità politica delle primarie, oltre che il futuro del nostro
partito."
SE IL BUONGIORNO SI
VEDE DAL MATTINO SARANNO PRIMARIE AVVELENATE
Le reazioni non si
sono fatte attendere, sia sui social network, sia nei circuiti politici
tradizionali. L'esponente del Pd più "alto in grado", tra quelli
vicini a Renzi è Giampiero Protano, componente della segreteria provinciale:
"Proprio chi dice di avere a cuore la correttezza delle primarie -
commenta Protano in una dichiarazione resa al nostro giornale - dovrebbe
astenersi da prese di posizione del genere, che creano sgomento nel partito. La
campagna per le primarie dovrebbe servire ad alimentare un confronto su temi di
alto profilo e non scadere a un livello così basso. A meno che non si voglia
sottolineare la presenza dell'unico esponente del Pdl , peraltro neanche
invitato, soltanto per esorcizzare quella, ben più ampia, calorosa ed entusiasmante
di tante donne, tanti giovani, tanti cittadini."
L'ex assessore
comunale all'urbanistica, Michele Salatto, affida invece a Facebook la sua
reazione: "Nelle preoccupazioni espresse in questi primi giorni di
campagna delle primarie da parte di taluni sedicenti bersaniani e, badiamo
bene, per nulla paventate dal nostro Segretario, riguardo a una gara falsata da
possibili quanto pericolose infiltrazioni della destra, si scorgono paure più o
meno celate sugli esiti che potrebbero mutare gli equilibri interni a livello
locale anche in vista delle candidature politiche. Non si immagina possibile
che consiglieri o simpatizzanti del centrodestra, se pur interessati ad
influenzare il voto, siano disposti a sottoscrivere un patto di adesione al
centro sinistra. In cambio di cosa poi."
FRATTAROLO:
PRIMARIE OCCASIONE DI DEMOCRAZIA
"L’adesione al
progetto di Renzi - aggiunge Salatto - è un salto nel buio. E’ uno schierarsi
senza un premio per chi è in corsa. Un rischio da non correre nella logica di
tenace difesa delle posizioni assunte. E per questo motivo che buona parte
della classe dirigente del Partito, compresi coloro che fino a ieri hanno
aspramente criticato Bersani, si guardano bene dallo schierarsi “dall’altra
parte”. "
Nella trafila delle
reazioni c'è anche quella di Lorenzo Frattarolo, responsabile del comitato
pro-Renzi di Foggia. Frattarolo va dritto al cuore della questione: le primarie
- afferma in un commento alla lettera aperta su Facebook - sono "una sfida
all'interno del PD e soprattutto con lo scopo di rafforzarlo (per la cronaca ho
rinnovato la tessera una decina di giorni fa). Il PD foggiano è a meno del 15%
ed ha margini di crescita enormi. Non capisco il senso della
"lettera". Da che mondo e mondo le riunioni aperte al pubblico sono
aperte a tutti."
Frattarolo si
rivolge direttamente a Raffaele
Piemontese: "Da politico navigato, quale sei, sai bene che le persone più
pericolose e sgradite sono quelle che non si presentano alle assemblee, ma che
reggono i fili dietro le quinte. Il Comitato foggiano è genuino e vitale e
vuole affrontare una sfida leale all'interno del partito, rispettando gli
statuti, ma soprattutto le più banali regole di comportamento civile. Con le
primarie possiamo dare vita a una vera e propria festa del partito oltre che ad
una sfida di idee e programmi. Non ci laceriamo con cattiverie e colpi
bassi."
Verrà accolto
l'invito alla ragionevolezza lanciato da Frattarolo? Chissà perché è lecito
nutrire qualche dubbio.
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