Bellezze foggiane da riscoprire: Maria Grazia Barone
Ci sono bellezze che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, ma che ci sfuggono, vuoi perché ormai assediate dal traffico rumoroso, vuoi perché alberi ed altri manufatti ne impediscono la visione completa che meriterebbero.
È il caso di Maria Grazia Barone, oggetto della foto "colorizzata" di oggi.
Al di là della sua bellezza estetica e monumentale, è il caso di ricordare che prima di tutto Maria Grazia Barone è un monumento alla solidarietà ed alla filantropia. La sua costruzione fu voluta infatti dalla nobildonna cui l'istituzione è intitolata che, nel suo testamento, lasciò le sue proprietà terriere alla città che le aveva dato i natali (il padre, Alessio Barone, era stato sindaco di Foggia, perseguitato dal governo borbonico) allo scopo di costruire un ospizio per gli anziani poveri.
Retta attualmente da una fondazione, Maria Grazia Barone è una delle più antiche istituzioni della città. La foto dev'essere stata scattata subito dopo l'inaugurazione, che ebbe luogo il 15 agosto del 1934. Lo si intuisce dal fatto che i giardini antistanti erano ancora allo stato brado, e che non vi erano alberi.
La procedura di colorizzazione è stata effettuata utilizzando un algoritmo fondato sulla intelligenza artificiale profonda, che applica la tecnica di Satoshi Iizuka, Edgar Simo-Serra e Hiroshi Ishikawa (Let there be Color!: Joint End-to-end Learning of Global and Local Image Priors for Automatic Image Colorization with Simultaneous Classification).
Ricordo che tutti i giorni, o quasi, durante il periodo estivo, Lettere Meridiane ha regalato ad amici e lettori antiche foto in bianco e nero, cui vengono applicate le tecniche prima descritte.
Trovate le immagini "colorizzate" precedenti qui.
Qui sotto, invece, i collegamenti per scaricare le foto offerte oggi, in alta risoluzione.
È il caso di Maria Grazia Barone, oggetto della foto "colorizzata" di oggi.
Al di là della sua bellezza estetica e monumentale, è il caso di ricordare che prima di tutto Maria Grazia Barone è un monumento alla solidarietà ed alla filantropia. La sua costruzione fu voluta infatti dalla nobildonna cui l'istituzione è intitolata che, nel suo testamento, lasciò le sue proprietà terriere alla città che le aveva dato i natali (il padre, Alessio Barone, era stato sindaco di Foggia, perseguitato dal governo borbonico) allo scopo di costruire un ospizio per gli anziani poveri.
Retta attualmente da una fondazione, Maria Grazia Barone è una delle più antiche istituzioni della città. La foto dev'essere stata scattata subito dopo l'inaugurazione, che ebbe luogo il 15 agosto del 1934. Lo si intuisce dal fatto che i giardini antistanti erano ancora allo stato brado, e che non vi erano alberi.
La procedura di colorizzazione è stata effettuata utilizzando un algoritmo fondato sulla intelligenza artificiale profonda, che applica la tecnica di Satoshi Iizuka, Edgar Simo-Serra e Hiroshi Ishikawa (Let there be Color!: Joint End-to-end Learning of Global and Local Image Priors for Automatic Image Colorization with Simultaneous Classification).
Ricordo che tutti i giorni, o quasi, durante il periodo estivo, Lettere Meridiane ha regalato ad amici e lettori antiche foto in bianco e nero, cui vengono applicate le tecniche prima descritte.
Trovate le immagini "colorizzate" precedenti qui.
Qui sotto, invece, i collegamenti per scaricare le foto offerte oggi, in alta risoluzione.
- Fondazione Maria Grazia Barone a colori (alta risoluzione)
- Fondazione Maria Grazia Barone di Troia in bianco/nero (alta risoluzione)
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