Maltrattamenti e abusi su minori, se ne discute a Foggia

I maltrattamenti e gli abusi sui minori stanno diventando un fenomeno sempre più diffuso. Come comportarsi di fronte a casi di questo tipo? Come ascoltare i minori coinvolti? E che atteggiamento mantenere verso i responsabili di episodi di abuso o maltrattamento?
A questi interrogativi risponderà un convegno promosso dall’Ordine Psicologi della Regione Puglia che si svolgerà a Foggia, oggi 26 gennaio, presso l’Hotel Cicolella.
“Maltrattamento e abuso: l'ascolto del minore e il trattamento dell'offender” è il tema dell’iniziativa, dedicata ad Emma Francavilla, psicologa pugliese recentemente scomparsa, che aveva dedicato a questi temi molta parte del suo impegno professionale.
I lavori avranno inizio alle 9.00 con i saluti del dott. Antonio Di Gioia, presidente dell’Ordine Psicologi della Regione Puglia, del prof. Maurizio Ricci, rettore dell’Università degli Studi di Foggia, dell’avv. Stefano Pio Foglia, presidente dell’Ordine Avvocati del Foro di Foggia e del dott. Fulvio Giardina, presidente dell’Ordine Nazionale Psicologi.
La prima sessione dei lavori sarà dedicata al tema “L'ascolto del minore in sede civile e penale”, con la partecipazione di qualificati magistrati ed esperti di diritto, e con il presidente dell’Ordine Nazionale degli Psicologi nel ruolo di “discussant”.

Interverranno il dott. Riccardo Greco, presidente del Tribunale dei Minori di Bari, la dott.ssa Rosy Paparella, garante regionale dei diritti del minore del Consiglio Regionale della Puglia; l’avv. Katia Di Cagno, coordinatrice della Commissione Minori dell’Ordine degli Avvocati di Bari, la dott.ssa Carmen Corvino, GIP del Tribunale Ordinario di Foggia, la dott.ssa Adelaide Minenna, Giudice Onorario del Tribunale dei Minori di Bari e la dott.ssa Laura Simeone, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Foggia.
A seguire, la prof.ssa Antonietta Curci, coordinatore del Master di II livello di Psicologia Giuridica dell’Università degli Studi di Bari, terrà una relazione su “Le trappole dell’ascolto: la suggestionabilità del dichiarante.”
I lavori proseguiranno con una tavola rotonda su “Modelli familiari disfunzionali”. I lavori saranno moderati dalla dott.ssa Angela Maria Quaquero, presidente dell’Ordine Psicologi della Regione Sardegna e coordinatrice della Commissione Nazionale Etica e Deontologia. Interverranno gli psicologi dott.ssa Ivana Tarricone, dott.ssa Lia Parente, dott.ssa Marcella Montemurno e dott. Michele Cusano.
I lavori riprenderanno nel pomeriggio con relazioni di approfondimento sui temi della giornata.
Il prof. Roberto Catanesi, professore ordinario di Medicina Legale del Dipartimento Interdisciplinare di Medicina dell’Università degli Studi di Bari parlerà su “Il sex offender: aspetti psicopatologici e processuali”.
“Maltrattamento e abuso: esperienze cliniche e peritali” sarà invece l’argomento al centro della relazione della dott.ssa Loredana Mastrorilli, psicologa e psicoterapeuta, CTU del Tribunale di Taranto, esperta in Psicologia Penitenziaria.
Seguirà la relazione dell’avv. Massimiliano Arena, direttore di Dirittominorile.it che si soffermerà su “La tutela giuridica del minore sex offender”.
Al tema “È possibile il trattamento del sex offender?” è dedicata una tavola rotonda, che verrà moderata dalla dott.ssa Evgenia Gasteratou, tesoriere dell’Ordine Psicologi della Regione Friuli Venezia Giulia e componente della Commissione Nazionale Infanzia e Adolescenza.
Ad intervenire saranno le psicologhe dott.ssa Anna Coppola De Vanna, dott.ssa Francesca Guglielmi, dott.ssa Marika Massara, dott.ssa Antonella Sciancalepore.
A svolgere le conclusioni dell’intensa giornata sarà la dott.ssa Vanda Vitone, vicepresidente dell’Ordine Psicologi della Regione Puglia.

Il convegno prevede il rilascio di crediti ECM. Ne è responsabile scientifico il dott. Massimo Frateschi. La segreteria organizzativa è curata dalla dott.ssa Emanuela Soleti, dal dott. Giuseppe Latilla, dalla dott.ssa Tiziana De Vita e dalla dott.ssa Marialuisa Marra.

Commenti

Anonimo ha detto…
Mi piacerebbe tanto che si considerasse maltrattamento e abuso sui minori la disoccupazione dei genitori e di conseguenza ampliare ancor di più il grave problema.

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