Sì o no alla riforma costituzionale? i due testi a confronto
Il dibattito sul referendum costituzionale in programma il 4 dicembre prossimo s’infuoca, ogni giorno di più. Però la sensazione che si coglie in giro è che si sappia poco del merito della riforma. Personalmente, ritengo che quando si parla di modifiche alla Costituzione il metodo valga quanto il merito, ma esprimere un voto consapevole (cioè sapendo bene ciò che si sta approvando, votando sì, o ciò che si sta rigettando, votando no) è un dovere civico, in ogni caso.
Come orientarsi, dunque, per capire di che si tratta, cosa c’è dietro il quesito referendario unitario su cui saremo chiamati a pronunciarci? Sperando di fare cosa gradita ad amici e lettori di Lettere Meridiane, oggi e domani pubblicheremo alcuni approfondimenti, naturalmente neutri, che aiutano a capire meglio le novità proposte dalla riforma.
Il primo documento è la pubblicazione realizzata dal Servizio Studi della Camera dei Deputati in cui il testo vigente della Costituzione è posto a confronto con quello modificato dal testo di legge costituzionale, come risultante dall’esame parlamentare. È molto interessante e utile perché consente di mettere rapidamente a confronto la costituzione attuale con quella modificata.
Nella seconda colonna, il carattere grassetto evidenzia le modifiche rispetto al testo della Costituzione vigente. È inoltre indicato, accanto all’articolo della Costituzione, l’articolo del testo di legge che dispone la modifica.
La tabella n. 1 reca inoltre le modifiche apportate dal testo a leggi costituzionali (è una sola, quella che modifica le modalità di elezione dei giudizi costituzionali la cui nomina spetta a Camera e Senato) mentre nella tabella n. 2 sono riportati gli articoli del testo che non modificano la Costituzione, né leggi costituzionali (si tratta delle norme transitorie).
Potrete leggere o scaricare l’utile documento cliccando qui. Si ringrazia della segnalazione Maurizio De Tullio e Loredana Olivieri.
Come orientarsi, dunque, per capire di che si tratta, cosa c’è dietro il quesito referendario unitario su cui saremo chiamati a pronunciarci? Sperando di fare cosa gradita ad amici e lettori di Lettere Meridiane, oggi e domani pubblicheremo alcuni approfondimenti, naturalmente neutri, che aiutano a capire meglio le novità proposte dalla riforma.
Il primo documento è la pubblicazione realizzata dal Servizio Studi della Camera dei Deputati in cui il testo vigente della Costituzione è posto a confronto con quello modificato dal testo di legge costituzionale, come risultante dall’esame parlamentare. È molto interessante e utile perché consente di mettere rapidamente a confronto la costituzione attuale con quella modificata.
Nella seconda colonna, il carattere grassetto evidenzia le modifiche rispetto al testo della Costituzione vigente. È inoltre indicato, accanto all’articolo della Costituzione, l’articolo del testo di legge che dispone la modifica.
La tabella n. 1 reca inoltre le modifiche apportate dal testo a leggi costituzionali (è una sola, quella che modifica le modalità di elezione dei giudizi costituzionali la cui nomina spetta a Camera e Senato) mentre nella tabella n. 2 sono riportati gli articoli del testo che non modificano la Costituzione, né leggi costituzionali (si tratta delle norme transitorie).
Potrete leggere o scaricare l’utile documento cliccando qui. Si ringrazia della segnalazione Maurizio De Tullio e Loredana Olivieri.
Commenti
Allora io voterò NO perchè non accetto ipocrisie e bugie su un tema importante come questo.
Mi fermo qui anche se ci sono ancra tanti punti che non mi convincono in questa riforma: perchè le regioni a statuto speciale sono state escluse? Perchè non deve esserci il vincolo di mandato?
Grazie per l'ospitalità.
Arcangelo Rnzulli