Stasera su Cielo (ore 23) il film "maledetto" di Fernando Di Leo


Per gli appassionati di cinema, c’è stasera l’imperdibile opportunità di vedere uno dei film più controversi ma anche più apprezzati dalla critica del regista foggiano Fernando Di Leo, Avere vent’anni, in onda alle 23.00 in chiaro su Cielo.
La pellicola che uscì nella sale nel 1978, si iscrive nel filone erotico della filmografia dell’autore nato a San Ferdinando di Puglia. È forse anche il film più “foggiano” girato da Di Leo. La colonna sonora è del suo amico Silvano Spadaccino (musicista e cantautore foggiano, che andrebbe riscoperto e onorato) che nel film è impegnato anche come attore: interpreta la parte del chitarrista (lo vediamo nelle foto, con le due protagoniste). La casa di produzione  è invece la International Daunia Film che, secondo un’usanza molto diffusa nel cinema di quegli anni, venne fondata per l’occasione, ed ha al suo attivo soltanto questo film.
Come si legge su Wikipedia, "è probabilmente il film più censurato e controverso tra quelli diretti da Di Leo.  Interpretato da Gloria Guida e Lilli Carati, due attrici allora molto in voga nella commedia sexy, anticipò nei contenuti e nella storia Thelma & Louise, diretto da Ridley Scott nel 1991. Il titolo trae ispirazione da una frase di Paul Nizan, tratta dal libro Aden Arabia, ripresa nei titoli di testa del film: «Avevo vent'anni... Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita»."
Solido il cast, che vede tra i protagonisti anche Vittorio Caprioli, Ray Lovelock e Leopoldo Mastelloni.
Avere vent’anni racconta la storia di Tina e Lia, due giovane donne che dopo essersi conosciute in spiaggia si imbattono in Michele Palumbo, detto Il Nazariota, e vengono convinte a unirsi alla comune che l’uomo gestisce a Roma. De Leo racconta uno stile di vita certamente fuori dal comune ma in linea con le tendenze di quegli anni. 
Per mantenersi le due ragazze, che si distinguono per una vita sessuale particolarmente intensa, vendono enciclopedie fino a quando non vengono rimandate ai loro paesi dalla Polizia, che nel corso di una perquisizione rinviene della droga nella comune. Sulla strada del ritorno a casa il violentissimo finale, che vede Tina e Lia prima violentate a poi massacrate senza pietà da un gruppo di uomini senza scrupoli.
Il film ebbe molti problemi con la censura, costringendo l'autore a ritirarlo dalle sale quasi subito.  Di Leo lo rimontò eliminando le scene di violenza, e con un lieto fine che non incontrò il favore del pubblico, quando alla pellicola tornò in distribuzione.
Quella messa in onda stasera su Cielo è la versione originale.

Commenti

Anonimo ha detto…
In una decina di film Fernando di Leo fece anche delle "comparsate" (non sempre accreditate), comprese alcune sue pellicole. In "Avere vent'anni" - se può incuriosire - vi compare.
Cordialmente (Maurizio De Tullio)

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