Good boy, serie tv foggiana. Amatela, condividetela. Tifate!
Dissacrante, divertente, geniale, ti avvince dalla prima all’ultima sequenza e non diresti proprio che è frutto di autori, produttori e cast, interamente foggiani. È Good Boy di Nicola Fierro, puntata pilota per una possibile serie tv made in Foggia, che dalla foggianità trae i suoi aspetti migliori, senza mai scadere nel provincialismo: la creatività, l’ironia, il gusto per la demistificazione, e soprattutto tanta, ma davvero tanta professionalità.
Tutto foggiano è il cast, tutta foggiana la produzione: l’uno e l’altra raggiungono livelli d’eccellenza che certificano una volta per tutte la raggiunta maturità di quanti a Foggia producono cinema, teatro, cultura.
Good Boy è un giovane neolaureato, disoccupato ma disposto a tutto per trovare un impiego, che finisce alla corte del boss locale, Roberto Galiano. La storia procede tra citazioni teatrali e cinematografiche di alto profilo (il Cyrano di Rostand e C’era una volta in America di Sergio Leone) perché Galiano, il boss, sentite sentite, è un appassionato di teatro, e si dedica al taglieggiamento e al crimine, al solo fine di accrescere la cultura nel suo borgo natio. L’atmosfera noir è costantemente temperata da un surrealismo comico che diverte e dissacra i generi, sostenuto da un copione di alto profilo. Nicola Fierro coglie nel segno, e c’è da sperare che Good Boy diventi quella storia foggiana che manca.
Di bello c’è anche che la puntata pilota di Gold Boy mette assieme tre soggetti produttivi che operano nella provincia di Foggia: Jr Studios di Roberto Moretto, Fog di Sergio Grillo e Teatro dei Limoni di Roberto Galano. Tutti gli interpreti offrono il meglio di sé, mostrando un divertimento e una capacità di straniamento che ben si addicono bene al tono surreale. Da far sbellicare dalla risate il dialogo finale sugli scagliozzi e sulle zuppette, tra i bravissimi Nicola Rignanese ( Questo nostro amore) e Giovanni Mancini ( Ma tu di che segno sei) mentre Roberto Galano ( Il generale dei briganti) è un autentico mattatore, nella interpretazione dell'improbabile boss.
Come ogni puntata pilota, Gold Boy è al momento un messaggio affidato alla bottiglie nell’oceano. Per fare sì che possa diventare una vera e propria serie tv bisogna fare il tifo.
“Abbiamo bisogno di consigli e condivisione dalla parte del pubblico per il prosieguo della serie”, afferma l’autore Nicola Fierro. E allora guardatelo amatelo condividetelo. E commentatelo.
Qui sotto il film, di seguito la scheda tecnica.
Sceneggiatura: Nicola Fierro, Francesco D. Nikzad
Direttore della fotografia: Sergio Grillo
Organizzatore Generale: Roberto Moretto
Montaggio: Dino de Iure
Aiuto Regia: Marco Adabbo
Scenografia: Michela Casiere
Fonico: Danilo Stramaglia
Segretaria di edizione: Ilaria Cavaliere
Operatori macchina: Sergio Grillo, Ivano Bottaccio
Assistenti operatori: Laura Longo, Giuseppe Bruno
CAST:
Francesco D. Nikzad
Fabio Maggio
Paola Capuano
Veronica De Meo
Valentina Porcelli
Michele Ciuffreda
Leonardo Losavio
Roberto Galano
Maria Chiara Giannetta
Giovanni Mancini
Nicola Rignanese
Commenti
Ottima l'idea, ottimi gli spunti, ottima la recitazione di (quasi) tutti gli attori, ottimo il girato, ottimo il montaggio, ottime le scelte musicali!
Mi auguro che questo 'prodotto' 'produca': consensi concreti, promozione mirata, una evoluzione in linea con la qualità dell'episodio pilota.
E, soprattutto, spero faccia piazza pulita di quella "cagata pazzesca" (citazione meno aulica ed elegante ma, spero, efficace) che è quel sottoprodotto foggiano chiamato "Lady Mafia".
Complimenti a tutti davvero!
(Maurizio De Tullio)