Tutta la verità sul Lisa/ 2 - La bocciatura senza appello del Nucleo di Valutazione sugli Investimenti Pubblici
Nella lettera della Regione Puglia che ha di fatto bloccato
la gara per l’allungamento della pista del Lisa, il parere negativo sull’opera
rilasciato dal NVVIP (Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti
Pubblici della Regione Puglia) viene citato en passant (ma con l’invito ad
Aeroporti di Puglia a tenerne conto). Il parere non è vincolante, ma atteso che
viene comunque emanato da un’authority regionale, pesa come un macigno sul
destino dell’aeroporto e del progetto – l’allungamento della pista – che avrebbe
dovuto garantirgli una maggiore funzionalità e competitività.
Il parere è abbastanza recente, ma in pochi se n’erano
accorti (a ulteriore conferma della necessità di una cabina di regia, sul Lisa
come sulle altre infrastrutture nevralgiche per la Capitanata). Il Nucleo lo ha
emesso poco più di un mese fa (quando dunque era già in corso la gara d’appalto
indetta da Aeroporti di Puglia). È il n.285 del 14 ottobre scorso.
Per la cronaca, anche il NVVIP adombra la possibilità che la
realizzazione dell’opera (finanziata con la Delibera CIPE 62/2011) possa non
essere conforme alla normativa sugli aiuti
di stato e alla giurisprudenza comunitaria. È strano, però, che della questione
non si faccia alcun cenno a proposito dell’adeguamento infrastrutturale dell’aeroporto
di Brindisi, su cui il Nucleo si è pronunciato il 17 giugno scorso, in questo
caso con parere positivo.
La lettura del parere che riguarda l’allungamento del Gino
Lisa di Foggia racconta di un vero e proprio percorso ad ostacoli per il
progetto.
Adp invia la documentazione il 14 giugno scorso. L’1 luglio
si svolge il primo incontro tecnico durante il quale – come si legge
testualmente nel parere – vengono “discusse ed approfondite alcune criticità
dell’intervento e della relativa documentazione.”
In particolare, emerge “la necessità di condurre ulteriori
approfondimenti da parte del soggetto proponente (Adp, n.d.r.)” che riguardano
due questioni sollevate dal Nucleo: i “recenti orientamenti in materia di aiuti
di Stato e recenti interventi della giurisprudenza comunitaria” e la “misurazione
puntuale degli indicatori suscettibili di assumere rilievo nella stima dei
benefici sociali dell’intervento.”
Traducendo dal burocratese, pare di capire che il Nucleo non
fosse molto soddisfatto dell’analisi
costi-benefici condotta da Adp che –
come si legge sempre nel parere – “ritira la proposta progettuale dall’esame
del Nucleo di Valutazione, con riserva di ripresentarla all’esito e sulla base
dei suddetti (ed eventuali ulteriori approfondimenti.”
Il giorno stesso, dunque, il Nucleo restituisce la documentazione
ai tecnici della società aeroportuale che un paio di settimane dopo, il 12 luglio consegnano al Nucleo una versione
del progetto aggiornata “alla luce di quanto emerso nel corso dell’incontro
tecnico” di cui sopra.
Nemmeno la nuova versione convince però l’authority
regionale, che la esamina il 2 settembre scorso e chiede, il 9 settembre,
ulteriori integrazioni ed approfondimenti. Adp risponde il 10 settembre,
presentando “una nuova versione della documentazione progettuale”.
Il nucleo torna quindi a riunirsi in seduta collegiale il 14
ottobre, ed emette in questa sede il suo parere definitivo. Negativo. Anzi, una
bocciatura senza appello, che entra pesantemente nel merito della opportunità e
della sostenibilità economico-finanziaria dell’opera. Un schiaffo al
territorio.
“La documentazione integrativa da ultimo presentata al Nucleo
di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici – scrive a nome di tutti
i componenti del NVVIP il presidente, Giuseppe Moro - conferma la persistenza di
criticità legate alla sostenibilità economico-finanziaria dell’investimento.
“Le criticità emerse dall’esame istruttorio – aggiunge - sono
riconducibii a due tipologie: di opportunità generale e di tipo tecnico—valutativo.
Le prime attengono, sostanzialmente, alla mancanza di un’analisi convincente in
merito al potenziale bacino di utenza e di influenza dell’aeroporto in questione,
nonché all’attrattività dello stesso comparativamente agli altri aeroporti concorrenti
esistenti, sia in termini di offerta sia in termini di domanda. Perplessità sussistono
anche con riferimento alle ricadute economiche sul territorio in assenza di altri
strumenti di policy a supporto, ad esempio, del settore turistico.”
È il classico cane che si morde la coda. I componenti del
nucleo riconoscono, implicitamente, che l’aeroporto Gino Lisa potrebbe svolgere
una funzione a supporto dell’economia turistica del territorio, ma puntano il
dito verso l’assenza di altri strumenti di policy a favore del turismo. Ma c’è
dell’altro: pur senza dirlo espressamente i componenti del Nucleo rilevano che
il Lisa non è “comparativamente attrattivo” rispetto agli altri aeroporti
pugliesi, stroncando così l’esistenza stessa di un polo aeroportuale della
Puglia settentrionale.
La stessa sensazione di avvitamento si percepisce leggendo l’ultimo capoverso del
parere: “Per quel che concerne le limitazioni
di tipo tecnico-valutativo, queste sono legate alle modalità di determinazione degli
indicatori finanziari ed economici, allo sviluppo dell’analisi di sensitività, alla
concreta dimostrazione e alla quantificazione del supporto che l’ente proponente,
o chi per esso, può offrire alle compagnie aeree erogatrici dei servizi, nonché
alla presenza di accordi e/o convenzioni tra gli enti interessati e gli operatori
coinvolti.”
Il Nucleo rimprovera ad Aeroporti di Puglia la mancanza di
iniziative rivolte a sostenere i voli sul Lisa: che senso ha allungare la pista
se poi non ci sono collegamenti e voli? Come a dire, Moro e i suoi colleghi
mettono il dito nella piaga.
Lapidario il finale: “A conclusione dell’attività istruttoria
di valutazione per quanto valutabile, il nucleo esprime parere negativo.”
C’è però chi non ci sta: “Contestiamo in tutto e per tutto
quanto riportato dal parere "tecnico" preventivo del NVVIP. Un parere
che presenta diversi errori materiali e valutazioni su costi e benefici privi
di riscontri oggettivi”, scrive Maurizio Antonio Gargiulo, a nome del Comitato
Vola Gino Lisa.
La sola consolazione, se è possibile, è che nella parte
finale dell’iter sembra scomparire ogni accenno alla questione della possibile
infrazione al regime degli aiuti di stato: che l’Adp abbia fornito nelle diverse
versioni del progetto risposte convincenti ai rilievi iniziali del Nucleo?
Sta di fatto che sarà poi proprio il timore di violare le
norme comunitarie, sollevato dalla Regione, a indurre il direttore generale
della società aeroportuale pugliese a bloccare la gara.
Al danno si aggiunge la beffa, com’è sovente accaduto
durante la storia amara dell’aeroporto Lisa.
Commenti
In termini di costi benefici la Corte dei Conti rileva nel bilancio 2012 della Regione Puglia che " Per i debiti verso controllante della società Aeroporti di Puglia, la
Regione ha specificato che attengono all’accordo di Programma quadro
“Sviluppo Locale” e che il resto della debitoria comprende 27 milioni di
euro per debiti verso fornitori; 18 milioni di euro per indebitamento a
breve verso le banche; 5 milioni di euro per indebitamento per mutui;
22 milioni di euro per contributi statali percepiti per la realizzazione di
interventi di potenziamento e ampliamento degli aeroporti; 3,5 milioni
di euro circa per debiti tributari; 28 milioni di euro circa per altri debiti
a breve e 20 milioni di euro per debiti verso Comuni per l’addizionale
sui diritti di imbarco" Debiti certamente non accumulati per l'attività dell'Aeroporto di Foggia