Gargano e Salento: la volata per il primato nel turismo pugliese
Il mio post sull'exploit del Salento su Google (seconda meta turistica più ricercata, tra le immagini) e il commento che mentre il Salento vola, il Gargano annaspa hanno suscitato un putiferio di commenti e di reazioni. Grosso modo, è possibile suddividerli in tre tipi: a) tanta soddisfazione e tanta condivisone (da parte salentina, per lo più); b) scetticismo sulla attendibilità del dato di Google; c) analisi più o meno approfondite sul possibile "declino" del Gargano.
Come spesso accade in questi casi, c'è un fondo di verità in tutti gli interventi, ed è quindi il caso di cercare di capire e di approfondire.
La tesi che mi sento maggiormente di condividere è quella sostenuta da Daunia da vivere, combattiva start up foggiana che sta promuovendo un'idea diversa di turismo (molto legata anche all'aspetto del marketing territoriale). Daunia da vivere non contesta l'esattezza del dato, ma lo interpreta con intelligenza, motivando le ragioni del boom salentino: "Effetti di una politica di coesione e rispetto verso ciò che hanno! Nel Salento non esistono attività concorrenti ma Colleghi che fanno la stessa attività! Lavora come squadra oggi, lavora come squadra domani e questi sono i risultati: eccellenza!"
Salvatore Severo mi fa invece rilevare che "eppure nel 2012, sempre secondo Google, il Gargano era al 2° posto (al 1° le cinque terre). Il Salento al 5°." Vero: qui, per chi vuol approfondire, i dati di Zeitgeist 2012, che è l'annuale classifica del motore di ricerca più popolare del mondo.
Va precisato che il dato pubblicato dal blog di Google si riferisce alla sola stagione estiva, e alle immagini (non alla ricerca di termini, come nel caso di Zeitgeist. Troppo poco per ipotizzare eventuali sorpassi del Salento a spese del Gargano, ammesso che una competizione del genere abbia comunque senso.
Sulla stessa lunghezza d'onda di Salvatore Severo, Domenico Sergio Antonacci, che mi segnala un post comparso sul suo blog Amara terra mia, in base al quale il Gargano, quanto a brand territoriale, è meglio piazzato del Salento, sempre per quanto riguarda Google: quinto posto la Montagna del Sole, sesto la Puglia meridionale.
Non è d'accordo con la mia interpretazione del dato Giorgio Cislaghi, che sostiene una tesi diametralmente opposta, invitandomi, ad andare "oltre i titoli dei giornali e a guardare guarda alle cifre del "Gargano che annaspa" ... 2.000.000 di giorni presenza solo nel comune di Vieste, tutto il grande Salento forse riesce a farne un po' di più del solo comune di Vieste. Quanto alle proporzioni tra gli investimenti nel Salento e nel Gargano ... vince il Gargano per il "rispetto della natura" (0 o quasi investimenti)."
Per formulare un giudizio esatto occorrerà attendere i dati ufficiali, così come sottolineano Raffaele Vigilante ("io prima di fare i conti sulle dita attenderei i dati ufficiali di Unioncamere Puglia -quelli ufficiali").
Anche Massimo Mazza contesta la mia interpretazione del dato Google nel senso che non basta a concludere in favore della supremazia turistica del Salento sul Gargano: "lo scorso anno Vieste conquistò il titolo di "regina d'estate" con 2milioni di presenze, quest'anno si pensa al bis, bravi i salentini, ma il 70% della capacità ricettiva della Puglia si trova in provincia di Foggia, quindi salentini limitati, baresi out!" Qui la nota su "Vieste regina d'estate".
Altri amici si soffermano sui risvolti politici, sull'assenza di un'autorevole cabina di regia. Scrive Nico Baratta: "… se la stanza dei bottoni è colma di salentini, con il beneplacito dei baresi e la incapacità dei foggiani, la cosa non desta stupore." Giuseppe Ricciardi invita a tenere i piedi per terra, e a lavorare sodo: "è necessaria tanta volontà, capacità e intelligenza ma molti se ne fregano." Per Giuseppe Talienti la colpa è dei mass media: "Purtroppo si deve vedere il capitolo Monopoli uscito 50 volte su Italia 1 Canale 5 Rete 4 perché perché... il Gargano non ha niente di meno purtroppo non siamo amministrati bene."
Il punto, forse, è proprio questo. I dati, belli o brutti che siano, dovrebbero servire sempre per riflettere, per capire come si può migliorare la situazione. La discussione avviata su Lettere Meridiane è senz'altro utile, a questo scopo.
[Pubblico in un altro post la nota, più lunga ed articolata di un semplice commento di un intellettuale e garganico doc come Matteo Cannarozzi, già assessore provinciale e sindaco di Vico Garganico)
Commenti
comunque il dato che riporto nel mio blog è relativo alle ricerche in google maps e non in google web
I punti a vantaggio del Salento sono:
-facilità di definire la posizione del territorio
-olio, vino, pane e altri cibi eccellenti
-popolo accogliente
-mare
-cultura
Nei prossimi 50-100 anni il Salento, se compatto avrà successi spaventosi.