Decanter (Radio2) elogia il Nero di Troia, ma lo colloca... nel Salento

Decanter, il programma culto di Radio2 dedicato all'enogastronomia elogia il Nero di Troia annoverandolo tra i vini più trend del momento. Peccato però che i conduttori Fede e Tinto (Federico Quaranta e Nicola Prudente) sbaglino la collocazione geografica del prezioso vino. Cito a memoria quanto ho ascoltato qualche minuto fa nel corso della trasmissione, in un passaggio in cui si parlava delle regioni i cui vini stanno tirando in modo particolare e stanno conquistando i consumatori: "Va benissimo la Puglia, e in particolare il Salento, con il Negramaro e il Nero di Troia."
Per quanti non lo sapessero Troia, cuore del territorio di produzione del sempre più celebre Nero, sta assai distante dal Salento, nella Puglia Settentrionale, provincia di Foggia, Monti della Daunia. Il lapsus è ovviamente involontario, però la dice lunga su quanto sia lunga ancora la strada da percorrere per adottare efficaci strategie di marketing territoriale, in provincia di Foggia. Il Salento "tira" grazie a brillanti operazioni d'immagine. Tanto per dire, il Negramaro si è fatto conoscere ed apprezzare non soltanto perché è un eccellente vino, ma anche perché il celebre, omonimo complesso pop ha deciso di adottarlo, prendendone il nome.
Occorrerebbero analoghe intelligenti iniziative volte a valorizzare le eccellenze di Capitanata, stringendo legami tra i prodotti agroalimentari, la cultura, il territorio.

Commenti

Unknown ha detto…
Il "Nero di Troia", nascosto nel brutto nome "Doc Tavoliere", in realtà rimane un IGT (Indicazione Geografica Tipica), il cui cuore del territorio di produzione va da Cerignola, Barletta e Andria, con presenze consistenti anche nel salento. A noi col nome rimane il ricordo di vigne divelte che ora grazie all'impegno di Matteo Cuttano, qualche coraggioso reimpianta. L'augurio è che si possa passare dall'esaltazione di eccellenze obsolete alla loro rinascita.42.2

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