Se Atene piange, Sparta non ride: le primarie di Sel in Capitanata
Beccia |
Se Atene piange, Sparta non ride. Se le primarie del Pd hanno sollevato più d'una perplessità in Capitanata per la lista blindata proposta ad iscritti e simpatizzanti (soltanto quattro candidati e soltanto un maschio), quelle di Sel lasciano l'amaro in bocca per l'incredibile ritardo con cui verranno resi noti i risultati ufficiali.
E il problema riguarda soltanto la provincia di Foggia. I risultati "provvisori" diffusi dai dirigenti di Sel pugliese si riferiscono, infatti, a tutti i seggi in cui si è votato in provincia di Brindisi, Lecce e Taranto, quasi tutti quelli della Bat (9 su 10) e del Barese (49 su 53). Soltanto in Capitanata i dati sono assolutamente provvisori, riguardando appena 39 sezioni su 56.
Dal sito di Sel si apprende che "i dati definitivi saranno resi noti al termine della verifica dei verbali, prevista per il 3 gennaio", il che significa due cose, entrambe piuttosto inquietanti: che è stata disposta una verifica dei verbali e che nella migliore delle ipotesi i risultati saranno resi noti soltanto domani.
Che è successo, di preciso? Probabilmente a ritardare i risultati sono stati semplicemente disguidi organizzativi. Fatto sta che il ritardo provoca mugugni e malumori nei candidati. Giuseppe Beccia, il più giovane candidato pugliese, troiano, strappato da Sel al Pd, si lamenta sul proprio profilo Facebook: "La notizia è che non abbiamo ancora notizie. E non è una cosa normale."
Beccia ha effettivamente di che recriminare, considerato che la sua candidatura è stata addirittura oscurata da numerosi siti e da alcuni stessi dirigenti di Sel che indicavano nel consigliere regionale Arcangelo Sannicandro il solo candidato della provincia di Foggia.
In Capitanata, sulla base dei risultati provvisori, Beccia sarebbe terzo, dopo Sannicandro e Introna. Ed è un risultato comunque significativo che Beccia accetta di buon grado: " I dati parziali dicono che abbiamo preso voti un po' dovunque, da Foggia a Lecce, con tante belle sorprese. Saranno insufficienti per andare in parlamento, ma sono sufficienti per avviare un cambiamento radicale dentro questo partito. E su questo penso dovremo lavorarci insieme e darci forza reciprocamente."
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