Pinuccio ai garganici: "Avete l'oro tra le mani, non gettatelo via"



Se il primo video della serie #orotralemani giocava sulle molte contraddizioni del Gargano, il secondo dedicato da Pinuccio al Tacco dello Stivale è quasi un atto d’amore. Il popolare comico barese legge e racconta l’identità più profonda e remota di questo angolo di Puglia con una bella capacità narrativa, permettendo agli stessi “autoctoni” di scoprire aspetti della loro terra, in un certo senso nuovi anche per loro stessi.
Va ricordato che i reportage di #orotralemani (qui il collegamento al primo dei due video) sono nati a seguito dell’invito rivolto a Pinuccio da Pino Romondia, esponente di quella imprenditoria del Gargano (il celebre Bar Pizzicato di Vico, che si colloca a metà tra turismo, agroalimentare e cultura). Nel suo viaggio Pinuccio è stato accompagnato allo stesso Romondia e da Domenico Antonacci, blogger, guida turistica, sognatore di un Gargano diverso e possibile. A questo link il backstage del tour, in un post del blog Amara Terra Mia, diretto da Antonacci.
Di seguito il video. E come per tutti i video proposti da Lettere Meridiane: guardatelo, amatelo, condividetelo.

Il secondo video si apre con una breve intervista a Giovanna Soccio, responsabile del centro del visite di Torre Mileto, ponendogli la domanda forse più importante: Come fare in modo che il Gargano possa farsi conoscere  non solo per il sole e il mare, ma anche per il suo #orotralemani? “Cercare di creare un po’ più di servizi mantenendo la natura incontaminata”.
Giovanna Soccio accenna al villaggio dell’età del bronzo. Ma anche ai tanti altri beni archeologici che potrebbe rappresentare un formidabile strumento di arricchimento dell’offerta turistica. Ma a tutt’oggi non avviene.
La seconda tappa del tour garganico di Pinuccio si svolge nel versante settentrionale del promontorio, tra Vico e Lesina.
Per quanto riguarda gli ecomostri che punteggiano l’istmo: “Non è proprio l’oro che possiamo avere tra le mani ma ormai c’è. Abbatterlo ha un costo maggiore rispetto a riqualificarlo. Questi non hanno la fogna e (i liquami) finiscono nella falda inquinano la laguna”. Pinuccio conclude chiedendosi come si fa. Nella sequenza successiva – grazie ad un riuscito salto narrativo -  a rispondere come si fa è però Mario Asso, un pastore che racconta come si produce il formaggio di capra. Poi si passa  a Cagnano Varano. Pinuccio chiede perché il turismo non attecchisca particolarmente nella località lagunare, pur ricadendo essa nel perimetro del parco.. La risposta. “Non ci vorrebbe molto, basterebbe valorizzare i tratti dell’identità, l’oro tra le mani,  come la leggenda di Uria dei suoi resti.”
L’appello ai pescatori abusivi che utilizzano per le vongole la tecnica del risucchio, proibita perché danneggia i fondali: “Non fatelo, perché distruggetela vostra ricchezza.”
I numerosi commenti postati sul frequentatissimo canale You Tube del comico mostrano che il Gargano gode di tantissimi estimatori: è veramente il caso di ripartire dall' #orotralemani.
Il Gargano tra passato, presente e futuro. Il Gargano tra identità e smemoratezza. Avere l’oro tra le mani e non saperlo sempre valorizzare, ecco il problema. Ma prenderne coscienza (operazione in primis culturale) è il primo modo per voltare pagina. Così come ci suggerisce Pinuccio. Bravo, di cuore.

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