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Nuovo sito e nuovo look per Lettere Meridiane

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Dopo undici anni di onorato servizio sulla piattaforma Blogger di Google, scanditi dalla pubblicazione di circa 3.700 articoli , con oltre 4 milioni di viste , Lettere Meridiane cambia veste grafica, tecnologia e organizzazione. Da blog diventa un sito vero e proprio. La scelta si è resa necessaria proprio per valorizzare il grande patrimonio di conoscenza e di comunicazione che in questi anni Lettere Meridiane ha costruito, con l'obiettivo di rendere l’immenso archivio più accessibile ai lettori, cosa impossibile o quasi sulla pagina facebook e sul blog. La migrazione dei contenuti è iniziata da qualche settimana. Non è ancora del tutto completa, perché gli ultimi passi li faremo in compagnia di amici e lettori, pubblicando giornalmente una guida che li aiuti nella utilizzazione dei tanti nuovi servizi offerti dal nuovo sito. Cambia l’indirizzo web, che diventa dominio di primo livello: https://letteremeridiane.org . Cambia anche la piattaforma, che non sarà più Blogger

Michele La Sala, l'arte come antidoto al male

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Michele La Sala sta diventando sempre più bravo nell’impastare di colore le sue nature morte e i suoi paesaggi. Attraverso sfavillanti policromie, l'artista racconta la natura e il tempo, così come potrebbero essere e, in fondo, così com’erano. Nelle sue opere sembra di cogliere i tratti di una nostalgia profonda, una volta tanto non soffusa di nebbia e di rimpianto, ma cristallina e coloratissima. Ho avuto la fortuna e il piacere di seguire Michele fin dai primi passi del suo percorso artistico, intrapreso da autodidatta, ma sostenuto da quel sincero stupore che solo gli artisti di razza sentono, e trasmettono, nei loro quadri. Se nelle altre occasioni la crescita costante di La Sala mi aveva colpito ed entusiasmato, l’ultima volta mi ha addirittura commosso. Nei paesaggi, il tratto e il colore sono diventati ancora più decisi nel consegnare al pubblico una immagine inattesa ma del tutto vera del Tavoliere, del Gargano, dei Monti Dauni, sublimando la loro struggente bellezza

Per i suoi ottantun'anni, un inedito di don Tonino Intiso sulla Cattedrale di Troia

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Ottantuno anni fa, a Troia, nasceva don Tonino Intiso , sacerdote foggiano molto amato per le sue iniziative di solidarietà e di carità, che hanno scritto pagine importanti della vita religiosa e civile foggiana. Pioniere dell’accoglienza e dell’integrazione (che lo hanno visto impegnato fin  dall’epoca dei primi arrivi di extracomunitari dall’Albania, quindi con l’Opera Nomadi), il suo nome è legato ad altri due indimenticabili momenti di solidarietà vissuti da Foggia e caratterizzati da una grande mobilitazione e partecipazione popolare: la Giornata Internazionale degli Ammalati di Lebbra , e alla mobilitazione per la raccolta fondi per la Radioterapia , che ha dotato gli Ospedali Riuniti di Foggia di un’apparecchiatura fondamentale per salvare tante vite umane. Grazie ai fondi raccolti durante la Giornata degli Ammalati di Lebbra, Foggia riuscì a realizzare un ospedale nella cittadina indiana di Nalgonda. Il sacerdote è stato attivo anche in campo pedagogico ed educativo, con l

La stele federiciana che anche Foggia potrebbe avere (di Pasquale Episcopo)

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La Stele eretta a Göppingen, città gemellata con Foggia. Da notare lo stemma civico di Foggia, con le tre fiammelle sull'acqua. Imparare ad amare la propria città, la sua identità, le sue eccellenze, standone lontano. È quanto è successo a Pasquale Episcopo . Foggiano, ingegnere, ufficiale dell'Aeronautica in pensione, vive da qualche anno in Germania. Ha lasciato la sua città natale giovanissimo, quando si è trasferito a Pozzuoli per frequentare l'accademia militare. Poi i casi della vita lo hanno portato addirittura lontano dall'Italia. In Germania, dove si è ambientato molto bene e dove ha scoperto i profondi legami che uniscono Foggia a quella terra. Nel nome e nel segno di Federico II, l'imperatore svevo che elesse Foggia a sua dimora preferita e a città imperiale. Giornalista e insegnante, da qualche anno, Episcopo sta studiando ed approfondendo la vita e le opere del grande Imperatore e il suo rapporto con Foggia e la Capitanata. Su questo argomento, lo

Al Foggia mancano due rigori col Venezia

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Nel lunedì delle infuocate polemiche per il rigore non concesso alla Roma dall'arbitro Rocchi, per il fallo commesso su Zaniolo, è il Foggia a doversi lamentare per le sviste arbitrali che hanno influito sul risultato della partita casalinga con il Venezia. La squadra rossonera lamenta infatti la mancata concessione della massima punizione in due circostanze, e la fotocronaca che pubblichiamo qui sotto dà del tutto ragione alla tesi dei satanelli.. D’accordo, in serie B non v’è il Var, il Foggia non ha fatto una grande partita col Venezia, e il pareggio con cui l’incontro si è concluso è sostanzialmente giusto. Ma come sarebbero andate le cose senza gli errori arbitrali? E il peggio è che mentre il povero Rocchi e il suo assistente al VAR Fabbri sono finiti nell’occhio del ciclone per quanto è successo domenica sera all’Olimpico di quello che ha combinato Volpi allo Zaccheria non parlerà nessuno. Il primo episodio al 5’ della ripresa, quando Gerbo ha raccolto in area un assist

Il Mezzogiorno condannato alla disfatta (di Geppe Inserra)

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“Nell’insieme, in Italia si vive un po’ meglio”, scrive su ItaliaOggi Silvana Saturno , commentando il Rapporto 2018 sulla qualità della vita , realizzato dall’università La Sapienza per conto del quotidiano economico finanziario. Ma non è vero, a meno che non si voglia considerare quale “insieme” del Paese soltanto il Nord. La verità è che in Italia non c’è più alcun “insieme”: si vive sempre meglio al Nord e sempre peggio al Sud. L’ottimismo del giornale è fondato sul fatto che, rispetto alla classifica 2017 tre nuove province si sono aggregate a quelle in cui la qualità della vita è risultata buona o accettabile. Ma si omette di dire che, per quanto riguarda il Mezzogiorno, la situazione è ancora peggiorata. Se nel 2017 erano due le province che manifestavano una qualità della vita accettabile (Potenza e Matera), nel 2018 è soltanto una (Matera). Nel biennio, nessuna provincia meridionale denota una qualità della vita buona, e tutte si collocano nella fasce in cui è classifica

Cataleta racconta Oronzo Pugliese, il mago dei poveri che sconfisse la grande Inter

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Il libro di Giovanni Cataleta su Oronzo Pugliese ( Oronzo Pugliese – Quando nel calcio esistevano i maghi , Edizioni Mitico Channel , Foggia 2018, 286 pagine, € 15) è un’autentica chicca nel panorama dell’editoria sportiva. Perché prima della sua pubblicazione non esistevano biografie dettagliate e ragionate sul Mago di Turi, nonostante l’oggettiva statura sportiva, epica e mediatica del personaggio che, tanto per dire, ispirò il regista Sergio Martino e Lino Banfi nell’indimenticabile film L’allenatore nel pallone , in cui l’attore pugliese indossava i panni di Oronzo Canà. La nuova edizione del volume, che esce otto anni dopo la prima, fortunata edizione e che si avvale della prestigiosa prefazione di Italo Cucci sarà presentata lunedì 19 novembre alla ore 17.30 presso la Sala Fedora del Teatro Giordano di Foggia. Condurrà la serata Barbara Francesca Ovieni (da BordoCampo – Telenorba ). Giornalista scrupoloso e storico attento, Giovanni Cataleta ricostruisce la vita di Pugl