Manfredonia sorpassa Castel del Monte. Ma adesso bisogna fare sistema.
Manfredonia sorpassa Castel del Monte. L’offerta culturale della città sipontina è stata la più apprezzata dai visitatori pugliesi in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, che si sono celebrate nello scorso week end, il 23 e il 24 settembre. A dirlo sono i dati diffusi dall’Ufficio Statistica del Polo Museale della Puglia: con i 2.206 visitatori che si sono registrati al Castello ed i 1.717 del Parco Archeologico di Siponto, Manfredonia svetta in cima alla classifica regionale delle presenze, precedendo - e scusate se è poco - Castel del Monte (2.600 presenze), Canne della Battaglia di Barletta (532), Museo Nazionale Archeologico di Altamura (520), Castello di Bari (479), Galleria Nazionale di Bitonto (349), Museo Archeologico Egnazia (345), Museo Archeologico Ruvo (335), Castello di Trani (229), Museo Archeologico Gioia (177), Palazzo Sinesi di Canosa (169), Chiostro San Domenico di Taranto (62), Castello di Copertino (59).
Non è la prima volta che Manfredonia sopravanza in termini di attrattività turistica Castel del Monte: accadde già nel week end pasquale del 2016, e in quella occasione ad essere protagonista dell’exploit fu la ricostruzione della basilica paleocristiana di Edoardo Tresoldi che, commentando la notizia del "sorpasso", l’opinionista della Gazzetta del Mezzogiorno Bianca Tragni, definì “un monumento e nello stesso tempo un’opera d’arte moderna” parlando di “resurrezione di Siponto miracolo turistico”.
Gli eccellenti dati delle Giornate Europee del Patrimonio confermano il trend e danno ragione alle scelte delle istituzioni culturali e dell’amministrazione comunale di Manfredonia, che stanno operando con convinzione sul rilancio della vocazione e dell’identità turistica.
Va ricordato che Manfredonia ha ospitato nello scorso mese di agosto, con un grandioso riscontro di pubblico e di critica, la prima mostra italiana di Wolfgang Lettl, artista impressionista tedesco che amò molto la città sipontina, trascorrendovi per decenni le sue vacanze estive, e lasciando decine di opere espressioniste che esaltano i colori e la luce della città fondata da Re Manfredi, che rappresentano un altro, straordinario patrimonio che si sta cercando di valorizzare.
La resurrezione turistica di Manfredonia si colloca in un contesto straordinario di potenzialità, sia culturali (sono stati da poco restituite alla pubblica fruizione le catacombe degli Ipogei Capparelli, mentre la stessa amministrazione ha dedicato a re Manfredi una statua che può essere ammirata tra il Castello e il Mare, e poi il Carnevale, il Premio Argos Hippium) che paesaggistiche e naturalistiche (il Parco nazionale del Gargano, il Lago Salso, il lungomare) e infrastrutturali (il porto turistico).
Adesso bisogna trasformare queste potenzialità in concrete ricadute, in termini economici ed occupazionali, cominciando col “fare sistema” rispetto all’offerta culturale e turistica.
Commentando la performance delle Giornate del Patrimonio, l’arch. Alfredo De Biase, direttore del Museo Nazionale di Manfredonia e del Parco Archeologico di Siponto, ha sottolineato come “nella giornata di domenica, a differenza di altri musei, il Castello è rimasto aperto solo 4 ore per carenza di personale”.
L’architetto evita le polemiche, ed anzi sottolinea che “il dato - aggiunge De Biase - è lusinghiero, e ci stimola a profondere maggiore impegno per migliorarci e far crescere il nostro territorio in ambito turistico, valorizzando e diffondendo la conoscenza del nostro immenso patrimonio culturale ed ambientale.” Fare sistema significa, appunto, evitare situazioni di carenza di organico che abbassano fatalmente la qualità e la qualità dell’offerta.
E poi fare rete, come ha sottolineato Saverio Mazzone, amministratore unico dell'Agenzia del Turismo, organismo voluto dall’amministrazione comunale proprio allo scopo di coniugare assieme la valorizzazione turistica con quella culturale. L'intuizione si sta rivelando azzeccata e l'Agenzia è diventata un punto di riferimento nelle strategie di sviluppo della città.
Secondo Mazzone, la crescente attrattività di Manfredonia è il frutto della sintonia ed della convergenza di Enti come il Polo Museale, il Comune, l'Agenzia del Turismo: “Un ulteriore segnale di una irripetibile stagione di rinascita del patrimonio storico-culturale che pone la nostra città al centro di innovativi processi di sviluppo, riconosciuta come punto di riferimento regionale e nazionale. Non un caso fortuito, ma i frutti di un lavoro programmato e della vision politica del sindaco Angelo Riccardi orientata al turismo. Lo sforzo che va ulteriormente fatto è quello di garantire la continuità della fruizione di questi contenitori e la qualità dei contenuti da proporvi all'interno i quali, sicuramente, possono essere occasione di ritorno economico ed occupazionale per i giovani talenti locali, che certamente non mancano.”
Parole sante, quelle di Mazzone, così come quelle di Di Biase: adesso occorre fare, da parte di tutti, un ulteriore sforzo perché il salto di qualità possa diventare definitivo.
Non è la prima volta che Manfredonia sopravanza in termini di attrattività turistica Castel del Monte: accadde già nel week end pasquale del 2016, e in quella occasione ad essere protagonista dell’exploit fu la ricostruzione della basilica paleocristiana di Edoardo Tresoldi che, commentando la notizia del "sorpasso", l’opinionista della Gazzetta del Mezzogiorno Bianca Tragni, definì “un monumento e nello stesso tempo un’opera d’arte moderna” parlando di “resurrezione di Siponto miracolo turistico”.
Gli eccellenti dati delle Giornate Europee del Patrimonio confermano il trend e danno ragione alle scelte delle istituzioni culturali e dell’amministrazione comunale di Manfredonia, che stanno operando con convinzione sul rilancio della vocazione e dell’identità turistica.
Va ricordato che Manfredonia ha ospitato nello scorso mese di agosto, con un grandioso riscontro di pubblico e di critica, la prima mostra italiana di Wolfgang Lettl, artista impressionista tedesco che amò molto la città sipontina, trascorrendovi per decenni le sue vacanze estive, e lasciando decine di opere espressioniste che esaltano i colori e la luce della città fondata da Re Manfredi, che rappresentano un altro, straordinario patrimonio che si sta cercando di valorizzare.
La resurrezione turistica di Manfredonia si colloca in un contesto straordinario di potenzialità, sia culturali (sono stati da poco restituite alla pubblica fruizione le catacombe degli Ipogei Capparelli, mentre la stessa amministrazione ha dedicato a re Manfredi una statua che può essere ammirata tra il Castello e il Mare, e poi il Carnevale, il Premio Argos Hippium) che paesaggistiche e naturalistiche (il Parco nazionale del Gargano, il Lago Salso, il lungomare) e infrastrutturali (il porto turistico).
Adesso bisogna trasformare queste potenzialità in concrete ricadute, in termini economici ed occupazionali, cominciando col “fare sistema” rispetto all’offerta culturale e turistica.
Commentando la performance delle Giornate del Patrimonio, l’arch. Alfredo De Biase, direttore del Museo Nazionale di Manfredonia e del Parco Archeologico di Siponto, ha sottolineato come “nella giornata di domenica, a differenza di altri musei, il Castello è rimasto aperto solo 4 ore per carenza di personale”.
L’architetto evita le polemiche, ed anzi sottolinea che “il dato - aggiunge De Biase - è lusinghiero, e ci stimola a profondere maggiore impegno per migliorarci e far crescere il nostro territorio in ambito turistico, valorizzando e diffondendo la conoscenza del nostro immenso patrimonio culturale ed ambientale.” Fare sistema significa, appunto, evitare situazioni di carenza di organico che abbassano fatalmente la qualità e la qualità dell’offerta.
E poi fare rete, come ha sottolineato Saverio Mazzone, amministratore unico dell'Agenzia del Turismo, organismo voluto dall’amministrazione comunale proprio allo scopo di coniugare assieme la valorizzazione turistica con quella culturale. L'intuizione si sta rivelando azzeccata e l'Agenzia è diventata un punto di riferimento nelle strategie di sviluppo della città.
Secondo Mazzone, la crescente attrattività di Manfredonia è il frutto della sintonia ed della convergenza di Enti come il Polo Museale, il Comune, l'Agenzia del Turismo: “Un ulteriore segnale di una irripetibile stagione di rinascita del patrimonio storico-culturale che pone la nostra città al centro di innovativi processi di sviluppo, riconosciuta come punto di riferimento regionale e nazionale. Non un caso fortuito, ma i frutti di un lavoro programmato e della vision politica del sindaco Angelo Riccardi orientata al turismo. Lo sforzo che va ulteriormente fatto è quello di garantire la continuità della fruizione di questi contenitori e la qualità dei contenuti da proporvi all'interno i quali, sicuramente, possono essere occasione di ritorno economico ed occupazionale per i giovani talenti locali, che certamente non mancano.”
Parole sante, quelle di Mazzone, così come quelle di Di Biase: adesso occorre fare, da parte di tutti, un ulteriore sforzo perché il salto di qualità possa diventare definitivo.
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