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Visualizzazione dei post da luglio, 2014

La chiusura dell'Unità, la crisi de Il Gargano Nuovo

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Teresa Maria Rauzino e Il Gargano Nuovo Mi arriva un link di Teresa Maria Rauzino che riguarda Il Gargano Nuovo . Apro subito l’ alert pensando di trovarmi davanti al nuovo numero in edizione digitale del glorioso periodico, che sfoglio sempre con piacere (e soddisfazione). Invece no. Questa volta non c’è il giornale, e l’alert è un allarme vero e proprio. Il Gargano Nuovo potrebbe chiudere i battenti. Per difficoltà finanziarie, e Teresa si domanda che fare. Il post innesca un dibattito vivace sul social network . Lo leggo non senza amarezza, proprio nel giorno che potrebbe essere l’ultimo delle pubblicazioni di un altro giornale che ho sempre letto con piacere e soddisfazione, l’Unità . Le due vicende hanno tanti punti in comune. Sullo sfondo c’è la crisi generale della carta stampata, assediata dalla digitalizzazione, dalle nuove tecnologie, dalla rete e da costi sempre più alti e proibitivi, soprattutto per quanto riguarda la distribuzione. C’è un contesto negativo diffus

Foggia, villa comunale ormai terra di nessuno

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Sembrano più gravi del previsto i danni provocati al busto dei fratelli Biondi dagli atti vandalici che hanno ripetutamente colpito il monumento. Così come aveva fatto (con successo) cinque anni fa, anche in occasione della Festa di Liberazione di quest'anno il Laboratorio politico Jacob ha cercato di ripulire l'opera d'arte. In un commento postato su Fb da Lesko Zbarskij si legge: "le nuove scritte, che sono lì da due anni, non sono venute via ad un ennesimo tentativo volontario di pulizia, servirebbe un intervento professionale magari." La foto a destra, resa disponibile dallo stesso autore del commento, mostra come si presentava il monumento il 25 aprile di quest'anno: le bandiere riescono a malapena a coprire le scritte, che hanno resistito al tentativo di pulizia sommaria messo in atto da Jacob. Cinque anni fa, come mostrano le altre fotografie,  pubblicate più sotto, le cose erano andate diversamente e l'iniziativa volontaria del laboratorio pol

Gino Lisa, è la Regione il convitato di pietra

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Per strano (se non incredibile) che possa sembrare, il pallino per scongiurare che l’aeroporto di Foggia venga declassato sta nelle mani della Regione Puglia e della sua società di gestione degli scali pugliesi, Adp. Strano e incredibile, perché l’una e l’altra avrebbero dovuto pensarci già da tempo.  A dare un chiaro indirizzo sulla strategia da porre in essere affinché il Lisa possa venire ricompreso tra gli scali nazionali è stato, a margine dell’incontro con il il viceministro ai Trasporti Riccardo Nencini, il sottosegretario alle Riforme del Governo Renzi e parlamentare pugliese del Partito Democratico, Ivan Scalfarotto, che ha partecipato al summit romano assieme al sindaco del capoluogo dauno, Franco Landella, e al presidente della Camera di Commercio di Foggia, Fabio Porreca. Queste le testuali parole di Scalfarotto: “C’è la concreta possibilità che venga evitato il declassamento dello scalo foggiano, e che esso torni ad essere considerato aeroporto di interesse naziona

"La ricostruzione dopo i bombardamenti fu sostenuta dal senso civico"

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Un amico dell’Auser, sul gruppo Facebook recentemente costituito dalla sezione foggiana dell’Associazione ( AUSER Foggia ) scrive a proposito del post di Lettere Meridiane in cui si parlava dei bombardamenti e della successiva ricostruzione. “Leggendo questa lettera mi è venuta spontanea una considerazione. La generazione che ha subito i bombardamenti e poi si è adoperata per la ricostruzione era composta da persone con una dignità unica. Gente che non amava parlare di quei giorni e se lo faceva , solo dopo mille sollecitazioni, gente che si è rimboccata le mani ed ha ricostruito la città, forse facendo degli errori urbanistici ma la voglia di ricominciare era tanta che ha badato solo alle cose pratiche. Peccato che da quella generazione sono nate delle altre generazioni, noi attuali foggiani, che aspettiamo che le cose ci vengano dall'alto, ci Kaln cu'panrill , e siamo solo buoni a criticare, e critichiamo anche quei pochi che hanno voglia di fare, per una sorta di invidia

Ritrovata un'antica canzone sulla Madonna dei Sette Veli

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Grazie a Musica religiosa popolare , un canale You Tube che si occupa di raccogliere e digitalizzare materiali musicali religiosi, è stata recuperata una canzone dedicata alla Madonna dei Sette Veli, di cui si era praticamente perduta ogni traccia e memoria storica. Intitolata semplicemente La Madonna dei Sette Veli , la canzone ha quasi cinquant’anni. Non è un canto popolare in senso stretto, ma piuttosto un brano che fa parte di una produzione discografica alquanto fiorente negli anni Sessanta, quando diversi autori si dedicavano aIla musica religiosa, componendo brani sulle Madonne e sui Santi più “popolari”. Inutile dire che la provincia di Foggia è massicciamente presente in questa sorta di museo virtuale  della tradizione musicale religiosa. Non potrebbe essere diversamente nella terra in cui, come vuole la tradizione, ha visto la luce la canzone religiosa più popolare e più cantata di tutti i tempi, Tu scendi dalla stelle che secondo la tradizione sarebbe stata composta d

Dopo la memoria dei bombardamenti, ricordare la ricostruzione

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Tra i molti commenti degli amici e dei lettori di Lettere Meridiane ai diversi post che ho pubblicato in occasione del 71° anniversario dei bombardamenti, merita una riflessione particolare quello di Lino D'Onofrio , che scrive: "Io in quei giorni c'ero; essendo un neonato di tre mesi correvo in braccio a mia madre e chissà come piangevo. Però i nostri genitori non sono scappati in Svizzera a chiedere asilo politico. sono rimasti in Italia a soffrire e farci soffrire senza mangiare e senza vestiti. Il tutto è continuato per anni , finché non sono riusciti a riprendersi insieme ai pochi scampati. Per anni abbiamo osservato Foggia distrutta. Quelle immagini della mia infanzia non le dimenticherò mai. Però ho visto la mia Foggia rinascere ed ora sono spettatore della sua decadenza. Povera Foggia." Le parole di Lino mi hanno provocato una stretta al cuore. Sono nato nel 1954 e non ho diretta memoria dei difficilissimi anni dell'immediato dopoguerra. Il ricordo della

Quanto è bella Foggia di notte... Un bel video di Michele Sepalone

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Ho sentito spesso filmaker e registi motivare la loro scelta di girare a Foggia o nel Tavoliere con la luce irreperibile ed unica della nostra terra, in grado di esaltare la fotografia con colori che non si trovano da nessun’altra parte. Ma Foggia riesce a regalare la stessa magia, lo stesso stupore anche di notte. È come se, una volta che la luce si ritrae, la notte s’accostasse commossa allo spettacolo fino a poco prima illuminato dal giorno, e sorridesse. La stessa magia e lo stesso stupore ci vengono regalate da Michele Sepalone nel suo video Cammino nella Notte , in cui l’autore foggiano - che riesce nello stesso tempo ad essere memoria e sguardo e testimone del cuore pulsante della città - monta fotografie notturne del capoluogo dauno, scattate in diverse occasioni, regalandoci il volto di una Foggia che non t’aspetti, bellissima e struggente (memorabili quelle della città innevata o frammenti di sguardo come quello che si posa sulla donna che porta a passeggio il cane). Una Fog

Imbrattato il busto dei fratelli Biondi nella Villa Comunale

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È brutto ed amaro dover segnalare di tanto in tanto le gesta dei soliti vandali che imbrattano i monumenti cittadini "firmandoli" con orrende scritte. È successo al monumento ai fratelli Biondi, nella Villa Comunale. Come si vede nella foto, il basamento di marmo che sorregge l'altorilievo di bronzo dedicato ai due fratelli partigiani che persero la vita ad Ascoli Piceno, è stata stupidamente e ripetutamente sporcata da scritte e dediche di dubbio gusto e di discutibile grammatica. Per fortuna il danno è soltanto estetico: la vernice che ha imbrattato il marmo dovrebbe andare via facilmente dopo una ripulitura del monumento, che comunque l'amministrazione comunale dovrebbe mettere in cantiere quanto prima. Da quanto tempo il busto si trova in queste condizioni? Sinceramente non lo so. Ma il fatto che il gesto di vandalismo non sia stato denunciato, non depone affatto bene sulla sensibilità civica di quanti frequentano la villa comunale. Nella pagina dedicata ai F

Il pressing sul ministero del Comitato Vola Gino Lisa e dell'Adiconsum

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“In nome della trasparenza, dei diritti del cittadino e della nuova tendenza ad accelerare le pratiche della pubblica amministrazione, è un nostro diritto capire.” Così Marialuisa d’Ippolito, presidente del Comitato Vola Gino Lisa , ha annunciato l’iniziativa di rivolgersi ad Adiconsum, associazione di consumatori da sempre in prima fila nell’impegno per l’aeroporto, per verificare se sono state violate le procedure “visto che non abbiamo avuto chiarezza da nessuna parte”. Il sito del Ministero dell’Ambiente tace da tempo sullo stato dell’iter della Valutazione d’Impatto Ambientale per l’allungamento della pista dell’aeroporto Gino Lisa. L’ultimo atto risale allo scorso mese di gennaio, quando veniva annunciata una richiesta di sospensione della procedura della Via. In realtà, sembra che a quella sospensione abbia fatto seguito una seconda (non annotata nella pagina del sito che informa sull’iter del procedimento. Adp avrebbe anche risposto ai chiarimenti chiesti dalla commissione min

"Foggia ha bisogno di far pace con se stessa"

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Confermo quanto avevo già scritto nell’articolo Amare Foggia, urgente e necessario . Dietro la loro istintiva tendenza all’autoflagellazione, dietro le critiche e le autocritiche spesso esasperate, sono tantissimi i foggiani che si pongono il problema del futuro della città, di un futuro che possa in qualche modo fermare il processo di declino che la sta angustiando, ormai da troppi anni. Tra una lite e l’altra, tra un insulto e l’altro, affiorano dal social network anche le tracce di  una consapevolezza nuova, soprattutto nei giovani, e questo è molto confortante perché si tratta di ragazzi che non hanno neanche avuto modo di conoscere la Foggia bella di una volta, ma che semplicemente sono attaccati alla loro città, com’è giusto sia ad ogni latitudine.  Mi hanno fatto pensare molto alcuni commenti di amici e lettori sul post di cui ho già detto, per la loro lucidità. Se Giuliano Russo , riferendosi al titolo, si è limitato  ad un laconico quanto significativo Urgentissimo! , M

Quando Foggia somigliava a una metropoli, grazie alla sua stazione ferroviaria

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In questi giorni si parla molto della stazione ferroviaria di Foggia, a rischio di penalizzazione qualora andasse in porto l’idea del bypass nel progetto attuativo dell’alta capacità ferroviaria Napoli-Bari . La linea che fin dai tempi più remoti della storia ferroviaria italiana collega Napoli a Foggia verrebbe dirottata verso una nuova piccola stazione da costruirsi a Cervaro, con quali disagi per i viaggiatori foggiani non è difficile immaginare. Se l’idea dovesse andare in porto, si tratterebbe dell’ultimo atto di una serie che ha visto progressivamente marginalizzata la stazione ferroviaria foggiana, a vantaggio del capoluogo regionale. Questo processo è stato sinteticamente ma esaurientemente raccontato qualche giorno fa su Lettere Meridiane da Alfredo Signorile . Girovagando per la rete, mi sono imbattuto per caso in due fotografie molto suggestive che testimoniano non soltanto l’importanza, ma anche la bellezza della stazione di Foggia, quando si trovava al centro di impor

Amare Foggia. Necessario ed urgente.

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Foto tratta dal sito Foggiainguerra I commenti degli amici di Lettere Meridiane alla ripubblicazione del toccante racconto di Luciano Bianciardi sulla tragica giornata del 22 luglio 1943 mi hanno commosso e stupito. Sono riflessioni a tutto tondo sulla città e il suo passato, sulla storia e la sua attualità, che testimoniano una coscienza civica profonda e gridano forte la necessità e l'urgenza di amare Foggia. Amare la propria città, il luogo in cui si nasce o si vive non è indice di provincialismo o di campanilismo, come molti foggiani - anche di notevole spessore intellettuale - ritengono e affermano. È un dovere civico elementare. A proposito dell'educazione, Danilo Dolci sosteneva che "si cresce solo se sognati". Diventiamo dei buoni adulti se chi ci ha messo a mondo ci ha sognati cittadini onesti, persone mature. Allo stesso modo, una città cresce soltanto se quanti vi abitano la sognano diversa, migliore e si sforzano di dare al loro sogno lo slancio ch

Lo sparuto presidio per la pace | Reduci o protagonisti del futuro?

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Ho partecipato qualche giorno fa al presidio organizzato dai sindacati e da diverse associazioni cittadine per la pace. Un bel momento per ritrovare amici e compagni e per capire che - per fortuna - esistono ancora valori fondanti che ti permettono di ritrovarti, al di sopra delle tessere di partito. Non eravamo tantissimi, ma c’eravamo. E bisognerebbe forse ripartire da qui, da valori forti e condivisi come la pace per cercare di ritessere la tela di un pensiero forte che non c’è più. E sulla cui persistente urgenza e necessità dovrebbero interrogarsi la chiesa, la sinistra, a prezzo del loro futuro. Quando da pochi giorni chi scrive ha spento sessanta candeline sulla torta del compleanno è fatale indulgere alla nostalgia. Lo sparuto presidio dell’isola pedonale di qualche giorno fa richiama alla memoria altri tempi ed altre mobilitazioni. Copio e incollo dal sito Foggiacomunicazione : 13/4/2002  DON RIBOLDI INVITA AD ESSERE OPERATORI DI PACE Don Riboldi ha chiuso la settiman

1943, il martirio di Foggia | Completamente aggiornata la pagina di Lettere Meridiane

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In occasione del 71° anniversario dei bombardamenti su Foggia, Lettere Meridiane ha completamente aggiornato la pagina sulla tragica estate del 1943. Su 1943, il martirio di Foggia , è adesso possibile trovare i collegamenti a tutti gli articoli che si sono occupati dell'argomento.

Il brogliaccio del Pensatoio

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Quanto segue è una sorta di brogliaccio degli appunti che ho avuto modo di raccogliere durante diversi incontri tra don Tonino Intiso, il gruppo del Centro Diocesano degli anni 70-80, esponenti della società civile e del mondo cattolico foggiano. Si tratta di riflessioni “forti”, com’è la regola nel pensiero di don Tonino, che tratteggiano il suo sogno e il suo progetto di un Pensatoio a servizio della città di Foggia, di una Foggia più solidale. In corsivo trovate le mie riflessioni. Sottolineati invece gli aspetti che potrebbero essere ripresi per dare concretezza e definire i contorni organizzativi del Pensatoio. Dal momento che il Pensatoio intende essere una risorsa a servizio della città, d'intesa con il sacerdote foggiano, apriamo la riflessione e la discussione a tutti quanti vogliano parteciparvi. Per manifestare il proprio interesse e prendere parte alla fase costituente del Pensatoio , cliccare qui.  INCONTRO CON ARCI, ACLI, ANTEAS USP CISL, CONFARTIGIANATO, A

Gli schiaffi delle FF.SS. a Foggia nel racconto di Alfredo Signorile

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Alfredo Signorile è la memoria storica della Stazione ferroviaria di Foggia, tra i cui binari ed uffici ha trascorso la sua vita lavorativa. È un testimone privilegiato ed assolutamente attendibile del processo di progressiva marginalizzazione subito dalla Stazione del capoluogo dauno, che potrebbe giungere alle estreme conseguenze qualcosa venisse attuato il progetto del "passante" della linea Napoli-Bari, che estrometterebbe la Stazione di Foggia dai collegamenti dell'alta capacità ferroviaria (verrebbe realizzata una piccola stazione a Cervaro). Per far risparmiare otto minuti ai residenti nel capoluogo regionale, verrebbe penalizzato un intero territorio provinciale. Signorile mi ha inviato una interessante testimonianza dei tanti smacchi patiti da Foggia in termini di politiche ferroviarie. Di seguito il testo. * * * Il trasferimento a Bari di uffici importanti della nostra stazione FS ebbe inizio nel 1985. All'epoca ero facente funzioni Capo Reparto Dirig

Monte Sant'Angelo nei totem di Pugliapromozione

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C'è sempre più Capitanata nei totem che Pugliapromozione ha installato nelle principali stazioni ferroviarie italiane ed europee. Man mano che l'importante campagna promozionale dell'azienda regionale di promozione turistica procede, sempre più location della Puglia settentrionale finiscono sulle coloratissime istallazioni che adornano le stazioni ferroviarie. Dopo il Gargano e le Tremiti , tocca adesso a Monte Sant'Angelo e al suo Santuario. Le fotografie sono state scattate da Fabio Massimo Benvenuto alla Stazione Centrale di Milano e alla Stazione Porta Nuova di Torino. Bella la headline che collega il Santuario (definito "patrimonio di emozioni") ai siti Unesco pugliesi che si fregiano del titolo di "patrimonio dell'umanità" (con la cittadina di San Michele figurano Castel del Monte e Alberobello). "In Puglia - si legge nella parte inferiore del totem - vi aspettano tre siti Unesco e 250 beni da visitare gratuitamente il sabato...

Viviamo circondati dalla bellezza. Ma non ce ne accorgiamo.

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Siamo circondati dalla bellezza. Ma non sempre ce ne accorgiamo. Confesso che le entusiastiche reazioni degli amici e dei lettori alla lettera meridiana in cui ho parlato del bel video sui Monti Dauni girato da Matteo Passigato e Luca Nonni hanno stupito pure me, che pure da anni sono un tenace propugnatore della irripetibilità dei Monti Dauni. Lo stupore nasce dal fatto che il video, bellissimo, è stato girato a pochi chilometri da noi, in location che dovrebbero far parte del nostro “paesaggio quotidiano”… “Bellissimo e commovente. Sì, perché la bellezza della nostra terra riesce sempre e ancora a commuovermi”, ha scritto Michele Sepalone . Gerardo Ciccone si limita a poche parole, ma molto significative, rievocando il titolo del film vincitore dell’Oscar: “Monti Dauni - La Straordinaria Bellezza”. Anche Marcello Sciagura condivide i giudizi positivi su questo piccolo capolavoro prodotto dalle ex Comunità Montane del Subappennino Dauno Meridionale e Settentrionale che non ha

Pazienza: la città bloccata dagli interessi dei palazzinari

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L’urbanistica è un nervo scoperto della città di Foggia. Basta farne cenno, seppure in modo marginale e ipotetico, che si riaprono antiche ferite. Mai sanate. È quanto è successo a proposito della Lettera Meridiana che raccoglieva la testimonianza dell’ing. Michele Lauriola circa l’ipotesi della costruzione di una nuova stazione ferroviaria, più a sud rispetto al sito attuale, e in una zona più periferica. È evidente che se di una tale idea si parlò effettivamente tra il tecnico incaricato della elaborazione del nuovo PRG, Benevolo,  l’amministrazione comunale e i vertici dell’azienda ferroviaria (e non c’è alcun motivo per dubitare di quanto riferito da Lauriola) si trattò di una pura ipotesi. Sul post interviene con un commento appassionato Matteo Pio Pazienza,  autore di diverse e qualificate pubblicazioni sul capoluogo dauno, anche sull’argomento urbanistico ( Foggia, urbanistica e territorio, Edizioni Sudest; Scritti inutili per Foggia - Una città fantasma - Antologia dell’

Quando Foggia perse l'occasione della nuova stazione

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Roberto Paolucci conosce bene i problemi dello sviluppo della Capitanata per aver ricoperto incarichi di primo piano sia a livello politico (è stato segretario provinciale del Psi) sia amministrativo (è stato assessore regionale). Sulla sua bacheca fb segue e discute con passione diverse questioni che riguardano il territorio provinciale, come quella che riguarda il temuto bypass della stazione ferroviaria di Foggia, nell’ambito del progetto di alta capacità ferroviaria. Sull’argomento, ho pescato una discussione quanto mai interessante, proprio sull'anzidetta bacheca. Roberto è nettamente contrario alla ipotesi del “baffo” che taglierebbe fuori dal percorso dell’alta capacità la stazione: “Il bypass della vecchia stazione ferroviaria di Foggia non danneggerebbe soltanto i foggiani ma soprattutto i cittadini di Lucera, di San Severo e di Manfredonia, insomma l'intera Provincia. Siccome, a pensar male, ci potrebbero essere delle forze interessate al bypass come battistrad

Le straordinarie bellezze dei Monti Dauni in un film turistico, capolavoro nel suo genere

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A volte succede che i film di promozione turistica o di marketing territoriale posseggano una dignità autoriale, una efficacia estetica degne di miglior causa rispetto al circuito convenzionale cui tali prodotti sono in genere destinati: fiere settoriali, totem, qualche sito internet. Non c’è di che meravigliarsi o lamentarsi, perché la dimensione autoriale è spesso sacrificata sull’altare delle procedure che governano la realizzazione di tali opere. Si tratta per lo più di selezioni pubbliche, ovvero gare d’appalto in cui la qualità dell’autore e del progetto deve fare i conti con il ribasso d’asta. Qualche volta però la logica pubblica dell’offerta economicamente più vantaggiosa riesce a saldarsi positivamente con la qualità creativa ed artistica del prodotto finale. Soprattutto quando l’oggetto della narrazione filmica è un territorio d'eccellenza, tutto da scoprire e da svelare come quello dei Monti Dauni. “Monti Dauni - Luoghi dell’uomo e della natura” è un capolavoro nel

Il sorpasso del Salento sul Gargano, i lettori discutono

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Il Gargano ha perduto il primato turistico in Puglia a vantaggio del Salento, le cui politiche di marketing territoriale sono risultate evidentemente più efficaci rispetto a quelle della Montagna del Sole. Ma la notizia era nell’aria, anzi il sorpasso era stato in un certo senso annunciato, come Lettere Meridiane ha scritto qualche giorno fa . L’argomento suscita riflessioni e discussioni soprattutto nel gruppo Basta chiacchiere aeroporto , confermando che le prospettive dell’economia turistica provinciale e quelle dello scalo aeroportuale del capoluogo sono strettamente connesse le une alle altre. Ivan Cincione non è d’accordo con la tesi sostenuta nell’articolo di un sorpasso dovuto ad una certa stanchezza del Gargano: “Voglio evidenziare e sollevare una riflessione su una frase dell'articolo: " quando una destinazione turistica raggiunge la fase di maturità, " mi chiedo e vi chiedo, si può affermare che il Gargano abbia mai raggiunto una fase di maturità ? Io p

Pinuccio alle Tremiti: L'acqua costa quanto Ibrahimović

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Il tour in Capitanata di Pinuccio, il popolare comico barese che spopola con i suoi video su You Tube, si conclude dov'era in un certo senso cominciato, alle Isole Tremiti. Ricordate il video in cui bacchettava il governatore regionale pugliese Nichi Vendola , perchè la Regione aveva dimenticato l'arcipelago diomedeo nelle cartine distribuite all'ultima Bit di Milano? Dopo le due puntate di #orotralemani dedicato alla costa settentrionale del Gargano, Pinuccio approda a Tremiti, raccontandone le bellezze storiche, paesaggistiche e naturali e decantando la gastronomia isolana, che può valersi di una materia prima di eccellente qualità. La ricetta della tappa, raccontata dallo chef Maurizio de L'Oasi, utilizza due tra i prodotti più tipici del luogo: è la Micciola con i capperi delle Tremiti. Il racconto è sospeso tra gli aspetti umoristici e la denuncia. Pinuccio intervista Annalisa Lisci, cuoca e presidente dell’associazione Punto e a Capo, che racconta i problemi

Ceschin: l'eterna controra di Foggia

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Carissimo Geppe, buon giorno. Avverto la necessità di condividere alcune riflessioni in merito al dibattito che puntualmente ritrovo nelle tue Lettere Meridiane. Per il quale ancora ti ringrazio. °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° Stimo che numerose mie posizioni personali siano note. Non tanto per il manifesto di "Daunia & Gargano" (che in verità era frutto di una riflessione collettiva di cui mi sono reso semplice portavoce, tentando di esaltare il contributo di magnifiche teste pensanti), che pure ha germogliato frutti importanti, se consideriamo che oggi tutte le istituzioni hanno recepito - più o meno consapevolmente, più o meno volentieri - l'idea di un sistema turistico unitario su base provinciale. Nel brand "Puglia", oggi c'è "Gargano e Daunia", mentre soltanto qualche anno fa il Gargano era rappresentato nelle fiere da cinque stand, uno per ciascuno degli Enti che ritenevano di aver titolo ad occuparsi di promozione te

Ecco perchè il Salento ha sorpassato il Gargano

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I giornalisti non sono aruspici, né cassandre. Quindi fa sempre un po' specie dover dire: l'avevo detto... Però, a questa categoria appartiene il sorpasso operato dal Salento ai danni della provincia di Foggia, in termini di arrivi e di presenze turistiche. Era largamente prevedibile. Grazie ad Ondaradio di Vieste, che lo pubblicò integralmente, ho ritrovato un mio articolo di qualche anno fa, pubblicato sul Quotidiano di Foggia , in cui prendevo in esame un approfondito paper sulle prospettive del turismo pugliese scritto da Luigi Badiali ed Emanuele Daluiso, ricercatori di Euro*IDEES. I due studiosi applicano nel loro saggio al “caso Puglia”il metodo Butler, fondato sull’analisi del ciclo di vita delle destinazioni turistiche. La filosofia del metodo è che quando una destinazione turistica raggiunge la fase di maturità, va generalmente incontro ad un periodo di stagnazione, dal quale può uscire rivedendo strutturalmente l'offerta. Secondo Badiali e Daluiso, nello sc

Il dibattito | Per scongiurare il bypass della stazione, riprendere la proposta Iafelice

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A cosa servono un blog come Lettere Meridiane , e lo sforzo di chi quotidianamente lo scrive? Null'altro che a riflettere e a far riflettere. A far circolare opinioni ed idee, nella speranza che il rilancio di quella mosca bianca che è il pensiero possa contribuire a risollevare le sorti della terra che ci ha dato i natali e che dovremmo amare. Lo sforzo viene ampiamente ripagato dalla passione e dall'intelligenza degli amici e dei lettori. Come Luca79 , non nuovo ad acute riflessioni su problemi che non vengono percepiti dalla opinione pubblica nella loro reale portata e - diciamolo pure - vengono sottovalutati. Luca si rese protagonista qualche mese fa di una lucida riflessione sulle conseguenze che la soppressione dell'Ente Provinciale avrà per la Capitanata . Oggi torna a regalare ad amici e lettori di Lettere Meridiane quest'altro bel contributo sul temuto bypass della stazione ferroviaria di Foggia nell'ambito del progetto dell'alta capacità ferroviar

Bypass della stazione di Foggia. Il sindacato non lascia, anzi raddoppia

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Non solo un secco "no" al ritorno di fiamma dell'ipotesi di bypassare la stazione di Foggia nel progetto dell'alta capacità ferroviaria Napoli-Bari, ma il rilancio della vertenza trasporti in Capitanata. Una vertenza decisiva per affrontare quella crisi che nella Puglia settentrionale si sta presentando molto più dura che nel resto della Puglia. Questo il senso della dura denuncia dei sindacali confederali dei trasporti, Filt-Fit-Uil. Nella nota che la contiene, il sindacato chiarisce innanzitutto il mistero della bretella già realizzata. Esiste. Ma dovrà essere utilizzata esclusivamente per il traffico merci e non anche per quello viaggiatori, così come previsto dal Contratto di Sviluppo firmato dal Ministro Barca nell´Agosto del 2012 con i Governatori delle Regioni del Sud. "La possibilità ventilata di utilizzare quell´infrastruttura per il transito di treni viaggiatori sulla direttrice Bari-Foggia-Napoli-Roma, evitando la fermata nella stazione di Foggia

Fabio Porreca, rondine che annuncia la primavera?

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Nunzio Lops pubblica sulla bacheca fb di Lettere Meridiane un commento che fa riflettere, e che condivido per la sua lucidità, e soprattutto per le sue implicazioni. Il tema è la temuta realizzazione del raccordo che escluderebbe la stazione di Foggia dalla linea ad alta capacità Napoli – Bari e che costringerebbe i foggiani a prendere le Frecce Rosse in una nuova, piccola stazione da realizzarsi a Cervaro. Va detto che con questa opera, si accorcerebbero i tempi di percorrenza tra i due capoluoghi della Campania e della Puglia di 7 – 10 minuti. Non è dunque poca cosa. Ecco quanto scrive l’amico Lops: “Nessuno ostacola niente. La politica è out rispetto alla linea dell'alta capacità ferroviaria. Nel 2006, se non sbaglio, manager e ingegneri di Rfi presentarono il progetto a Palazzo Dogana. Il Ministero delle Infrastrutture e le Regioni Puglia e Campania sposarono il disegno che escludeva la stazione di Foggia in favore di migliori tempi di percorrenza. La bretella ipotiz

Quanto ci manchi, Presidente...

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Francesco Paolo Turri regala agli amici e ai lettori di Lettere Meridiane una testimonianza in presa diretta dell’episodio che – proprio in riferimento al progetto dell’alta capacità ferroviaria Napoli – Bari – contrappose l’allora ministro Antonio Di Pietro ad Antonio Pellegrino, ex presidente della Provincia di Foggia. Pellegrino capeggiava allora in Capitanata in partito del giudice di Mani Pulite, l’Italia dei Valori. L’abbandonò proprio per quella storia. Ecco la bella e preziosa testimonianza di Turri. Intrisa di nostalgia per quel che questo territorio avrebbe potuto essere, se Pellegrino fosse diventato sindaco della città di Foggia. La storia purtroppo non si scrive con il senno del poi. Ma basta guardare cos’è diventata oggi Foggia per provare una profonda, acutissima nostalgia per Antonio Pellegrino. Quanto ci manchi, presidente… * * * Caro Geppe ti ringrazio per aver ricordato la figura del mio maestro che mi ha onorato della sua amicizia. Ricordo bene l'ep