Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2014

Scanclic, e niente più patemi se si accende la spia del motore

Immagine
Basta con i patemi d’animo quando si accendono misteriose spie sul cruscotto dell’auto. D’ora in poi, basterà collegare al veicolo un pc o anche soltanto il cellulare, per conoscere immediatamente cos’è che non va, e semmai risparmiarsi una costosa visita dal meccanico. Tutto questo grazie ad un’applicazione  inventata  da due geniali informatici foggiani,  Fabio Locurcio e Marco d'Oria , che l’hanno brevettata e ne hanno avviato in questi giorni la commercializzazione.  Si chiama ScanClic ed è un software per diagnosi auto multimarca, di facile utilizzo, interamente in italiano, attraverso il quale è possibile monitorare in tempo reale diversi parametri del veicolo nonché  visualizzare e cancellare eventuali errori presenti in centralina motore. Il programma  gira su cellulari dotati del sistema operativo android o su personal computer Windows. Il funzionamento è quanto di più semplice si possa pensare. Si collega il telefono o il computer  al motore dell’auto attrav

Daniela Marcone: "Perché sono rimasta a Foggia"

Immagine
Una persona che assai più di altri avrebbe avuto tutte le ragioni per lasciare Foggia, ed anzi tagliare qualsiasi ponte con la città, è Daniela Marcone. Non l'ha fatto. È rimasta. Anzi, in un certo senso è tornata. A cimentarsi con la sfida che a volte pare impossibile di restituire vivibilità e decoro ad un posto che li ha smarriti, a fare i conti con quella solitudine che assale tutti quelli che non s'arrendono. Intervenendo nella discussione su Foggia, chi resta e chi parte (potete trovare tutti gli interventi finora pubblicati su questa pagina di Lettere Meridiane ), Daniela regala agli amici e ai lettori del blog questa profonda riflessione. Che dovremmo non soltanto condividere. Dovremmo portarcela dentro. La foto che illustra il post è di Michele Sepalone. Come altre che ho utilizzato durante la discussione ci mostra  il volto  d'una Foggia bella. Che spesso sfugge al nostro sguardo (ma non all'obiettivo di Michele). * * * Alcuni amici sono partiti, hanno

Madonna che Juventus c'è stasera. Ma vuoi mettere Osvaldo?

Immagine
Che si ritrovi un campione come Tevez. è cosa che non può che far piacere a tutti gli appassionati di calcio. Per inciso, sono convinto che se avesse giocato la finale mondiale, oggi l'Argentina sarebbe campione del mondo. Ho molto da ridire però sui commenti orgiastici con cui la sempre servile (nel senso juventino) stampa tricolore ha accolto la provvisoria scalata dell'Apache ai vertici della classifica dei cannonieri. È durata lo spazo di un mattino, anzi due. Stasera a fare compagnia al campione argentino ci sono altre tre attaccanti: gli intramontabili Cassano e Di Natale, e a sorpresa c'è pure l'interista Osvaldo, che alla fine si rivelerà (lo spero fortemente)  il solo acquisto azzeccato dell'increbiile duo Tohir-Ausilio ( jatenevenne , n.d.r.). Cassano, Di Natale e Osvaldo hanno tutti i tre giocato nella Nazionale azzurra. Ma i servi del padrone non hanno occhi che per l'attaccante juventino. Al punto tale da dimenticare che lo scorso anno questo Os

Gargano, per la bonifica e la ricostruzione urgente una cabina di regia

Immagine
È necessario che la delicatissima fase del risanamento ambientale e della ricostruzione del Gargano venga governata da una cabina di regia. E presto. Perché c'è il rischio che rimedi affrettati e poco scientifici possano essere peggiori del male. Fa discutere a Rodi Garganico la gestione dell’area adibita allo stoccaggio provvisorio dei detriti, in località Guardiola, sulla strada provinciale per Lido del Sole, a pochi metri dalla battigia, nei pressi della foce del rottente Romondato, pesantemente danneggiata dall'alluvione. Maurizio Marrese , esponente del mondo ambientalista ed esperto di ecologia, sul suo profilo facebook lancia l’allarme: “L’area non è neanche transennata a parte dei pezzi di legno ed un po di nastro colorato.... I rifiuti sono stati trattati come inerti normali trascurando l'impatto che la loro non nota provenienza potrebbe causare sulla salute pubblica e sull'ambiente visto che l'area scelta è in riva al mare in balia degli agenti atmosfer

Foggia multiculturale: se a piazza Giordano si gioca a cricket

Immagine
Una Foggia multiculturale, bella e colorata che non t’aspetti. Si materializza d’improvvisa alla controra di una domenica di fine settembre. Piazza Giordano. Giusto alle spalle della statua bronzea due immigrati, probabilmente indiani, giocano a cricket. Ma dico, l’avete mai visti due che giocano a cricket, in pieno centro a Foggia, e nella piazza che è un po' il salotto buono della città? Tranquilli, la palla che si usa è morbida, e poi il lanciatore non la tira direttamente al battitore. La fa rimbalzare per terra. I due devono essere indiani. La passione per il cricket disegna complicate geografie nel mondo dello sport. È nato in Inghilterra ma si è poi diffuso a macchia di leopardo principalmente nei paesi del Commonwealth: Bangladesh, India, Sri Lanka, Pakistan, Galles, Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica, Zimbabwe e nei Caraibi. Alla base c’è un solido aspetto culturale e morale: è la disciplina che più di tutte premia ed incoraggia il fair play, ed è bello vedere questi

L'omaggio di Micky Sepalone a Rocco Laricchiuta: una sfida di futuro per la città

Immagine
Michy è il più estroverso di tutti i Sepalone (a proposito: che pensate cari amici e lettori di Lettere Meridiane se facciamo una petizione all’università di Foggia perché finalmente investighi su come si possa concentrare tanta creatività in una famiglia sola?). Lui canta. Si diverte e diverte. Però con l’omaggio che renderà a Rocco Laricchiuta (venerdì 3 ottobre, ore 20 al Teatro del Fuoco, assieme ad Angela Piaf, conduce Enrico Ciccarelli) Micky Sepalone chiude un cerchio. Un cerchio familiare, direi. Chiude quella ricerca di luce che suo fratello Lorenzo ha espresso in modo impareggiabile nel suo cortometraggio La luna è sveglia . Chiude quella ricerca di bellezza che praticamente tutti i giorni suo zio Michele , fotocamera a tracolla. va compiendo nelle strade, nei vicoli, negli angoli di questa Foggia che amiamo di più proprio perché ci sono i Sepalone. E grazie a Dio di averceli donati. Per dirla tutta: che razza di Foggia, sarebbe, senza i Sepalone? Michy si diverte e diver

Fiorella Mannoia festeggia sessant'anni con una superba canzone

Immagine
L’amore e la politica dovrebbero sempre andare d’accordo. Ma da tempo non è più così. Ed ecco che invece irrompe la più politica delle canzoni d’amore di Fiorella Mannoia, sempre più convincente come cantautrice, sempre più straordinaria come interprete.  Squillante come un inno, arrembante come la speranza, rutilante come il futuro che non temi ecco Le parole perdute con cui Fiorella Mannoia festeggia  i suoi 60 anni e i suoi 46 anni di eccelsa attività musicale. Ci vuole la sensibilità delle donne per declinare le incertezze, speranze e desiderio di futuro di una generazione rottamata. I sessantenni di oggi sono i sessantontini di ieri.  Perduti nel nostro eterno incespicare noi uomini non ne siamo stati capaci. Forse siamo quelli che abbiamo perduto più parole, rispetto alle nostre compagne. Forse una chiave di lettura del fallimento e del naufragio dei nostri sogni di allora andrebbe cercata nel nostro maschilismo mai del tutto superato.  Alcuni sono andati, altri si

Grandissimo Sdengo: sei tu la poesia del calcio

Immagine
Non parlo quasi mai di calcio, oltre al Foggia, su Lettere Meridiane . Ma come sapete tengo molto alla poesia. E quindi concedetemi una digressione.  Premetto di essere interista. Nel sangue, nell’anima e nel midollo. Aggiungo che nei diversi incroci tra il Foggia di Zeman e l’Inter ho tifato un po’ da una parte e un po’ dall’altra. E che, per questo, una volta ho perfino rischiato di prenderle, nella tribuna stampa dello Zaccheria. Aggiungo, ancora, che quando l’Inter perde sto male da cani almeno tutta le domenica sera, e spesso anche il lunedì. Ma oggi no. Sono perfino contento. Perché ci tengo alla poesia. Oggi Zeman ha impartito al mondo del pallone una lezione di poesia del calcio. Mazzarri è un allenatore bravino e nulla di più: uno che non è riuscito a vincere con una squadra che aveva nel suo organico Cavani, Lavezzi e Hamsik, cosa pretendete possa fare con un organico che comprende giocatori che nel migliore dei casi ti prendono in pagella 6--, come Nagatomo, Jonathan

Il Gargano riparte. Da Antonio Facenna e Filippo Pirro, angeli al fianco dell'angelo

Immagine
Il Gargano riparte, e non soltanto grazie al cuore e alla straordinaria generosità della sua gente. Nelle iniziative che in questi giorni si susseguono, all'insegna di un futuro sperato, desiderato, che si comincia a costruire, c'è anche il suo cuore antico del Gargano, anzi arcaico, come direbbe Franco Arminio . Oggi a Foggia, domenica prossima a Sannicandro si ricordano Antonio Faccenna e Filippo Pirro , due garganici che non ci sono più - angeli al fianco dell’angelo che millenni fa eresse questa montagna a sua dimora - e  che però indicano la strada del futuro, di una ricostruzione che dev’essere rinascita. Quando la natura ti sbatte in faccia un’emergenza, ci sono modi diversi per affrontarla: ci si può strappare i capelli. imprecare al destino, oppure rimboccarsi le maniche e cominciare a ricostruire. I garganici hanno scelto quest’ultima direzione.

Prove tecniche di nuova classe imprenditoriale

Immagine
Domenico La Salandra , sulla bacheca del gruppo Facebook Liberta è partecipazione - Troja  così risponde alla domanda che ponevo in una recente lettera meridiana : "perché non è mai decollata l’intuizione che stava alla base di tutti i recenti progetti di sviluppo, e cioè che la Capitanata possiede in se stessa, nel suo territorio, nella sua posizione geografica le potenzialità per sprigionare un modello di sviluppo autopropulsivo, multisettoriale, integrato? "  A mio modesto avviso, - scrive La Salandra - lo sviluppo di un territorio è direttamente proporzionale al numero di imprenditori presenti sullo stesso. Purtroppo la terra di Capitanata, finora, ha partorito pochi imprenditori. Alcuni esistenti sono campani e baresi. Occorre potenziare la scuola dell'imprenditorialità ed eliminare quella della fatalità. Sono d’accordo con quanto sostiene La Salandra. Recentemente il tema è stato rilanciato dall’ex sindaco di Foggia, nonché egli stesso imprenditore, Gianni

Le amiche ritrovate. Quando la vita quotidiana si colora di poesia.

Immagine
La vita quotidiana regala spesso sprazzi di poesia e di tenerezza. Non ce ne accorgiamo come e quanto dovremmo. Sarebbe importante imparare a guardarli meglio, ad apprezzarli, a custodirli - come insegna Papa Francesco - come segno di speranza e di armonia.  In queste ore, la vita quotidiana ha riservato uno di questi momenti di bellezza a due amiche che si sono ritrovate dopo tanto tempo, e con loro ai tanti lettori e agli amici di Lettere Meridiane che si sono prodigati nel tentativo di farle ritrovare.  Quasi quarant’anni fa, Marisa, napoletana, ed Emilia, foggiana, si erano incontrate in un reparto ospedaliero di Napoli, ed erano divenute amiche. Devono essere stati giorni belli intensi. Dopo le dimissioni si erano fatte immortalare in una fotografia. A quell’età non si bada neanche a lasciarsi una traccia, un cognome, un indirizzo: s’erano poi perdute di vista, perché la vita funziona così, alterna grigi e colori, sorrisi e lacrime, gioie e amarezza.  Di quei giorni, d

Il Gargano ricomincia. Dall'amore dei garganici per la loro terra.

Immagine
La chiave sta lì, in quei tre caratteri in maiuscolo che concludono la parola. Ricominci AMO . Chi l'ha pensata è stato un genio. E questo bell'atto creativo  testimonia quanto sconfinato sia il genio garganico , che prima e dopo la tragedia si sta svelando come non mai, e di cui dovremmo parlare di più, perché anche questo genio può, deve diventare uno strumento di rinascita e di ricostruzione. RicominciAMO , dunque. La prima persona plurale sottolinea il gesto collettivo, la sua dimensione pubblica e civile. Ricominciare dichiara un nuovo inizio. Quell’AMO che esplode alla fine è una dichiarazione d’intenti: ripartiamo dall’ amor loci . Stamattina il Gargano ha ricominciato. Spiaggia di Ponente a Rodi Garganico. Sollecitati da quell’impareggiabile gruppo social che è Rodi Garganico on line , sono scesi sul litorale centinaia tra cittadini di Rodi e non solo, allievi e docenti dell’istituto Mauro Del Giudice restituendo alla spiaggia quella bellezza ammirata in tutto il mo

Youth Guarantee: opportunità per una vera inclusione sociale dei giovani

Immagine
Attorno a Garanzia Giovani sta succedendo qualcosa di importante in provincia di Foggia. La sfida non riguarda soltanto utilizzare la parte maggiore possibile degli oltre 120 milioni di euro toccati alla Puglia (i territori sono messi in competizione tra di loro, bisogna dunque che al programma aderiscano i giovani, le imprese, ecc.ecc.). Bisogna che questa ingente mole di soldi pubblici venga utilizzata bene in modo che possa innescare nell'economia provinciale effetti duraturi e non solo una pioggia di tirocini da offrire ai giovani, e poi chi si è visto si è visto. Quel che di importante sta succedendo in Capitanata è che istituzioni, forze sociali, imprese stanno cercando di fare sistema. È una fatica di Sisifo, in un contesto poco aduso a fare rete. Ma è la sola strada possibile per cercare di vincere la duplice sfida. Qualche settimana fa la Provincia, la Camera di Commercio, l'Università, i sindacati, l'ufficio scolastico provinciale, le associazioni di categoria

La Cartiera di Foggia fra ricordi di famiglia e morti dolorose

Immagine
Ricevo e pubblico molto volentieri questa nota di Maurizio De Tullio che ricostruisce, sul filo della memoria, slcuni importanti passaggi della storia della Cartiera di Foggia. * * * Il lavoro avviato dalla collega Mara Cinquepalmi sulla Cartiera di Foggia è utile e molto interessante. Da storico dilettante, qual sono, mi hanno colpito maggiormente solo alcune parti del suo racconto, ma non ho difficoltà ad ammettere che quella che meno mi affascina – il racconto delle/sulle donne – sia, invece, la più significativa. Scrivo, a Mara e a Geppe Inserra, per fatto personale. Ma non solo. Un labile ricordo che tocca la mia famiglia e che – mordendomi le labbra – mi pento di non aver mai approfondito quando mio padre era in vita. Ma, a mia discolpa, c’è il fatto che all’epoca non avevo gli stimoli culturali e la passione per la ricerca che sono nati in età adulta e, comunque, quando mio padre se ne era già andato. Mio padre Filiberto De Tullio (1914-1990) aveva lavorato alla Cartiera

Gargano, ripartire da Dublino e dal trabucco di Mimì

Immagine
Dopo giorni di immagini tragiche del Gargano prostrato dall'alluvione, mi piacerebbe fosse questa l'immagine della speranza, del riscatto. Di quel percorso verso il futuro che la Montagna del Sole deve riprendere, da oggi. L'ha scattata mentre era in vacanza a Dublino Giampiero Protano, che l'ha postata sul suo profilo facebook soltanto qualche ora prima che la bomba d'acqua facesse scempio del promontorio.  "Non sapevo che nella campagna promopubblicitaria dell'assessorato regionale al mediterraneo ci fosse anche questa immagine particolarmente simbolica di Peschici. Trovarmela davanti all'improvviso è stata una bella sorpresa" , racconta. Mostra il Trabucco di Mimì, in quel di Peschici, effigiato sugli autobus di linea della Capitanata irlandese. La pubblicità del Gargano sugli autobus di Dublino rientra nella campagna promozionale varata da Pugliapromozione e dall'assessorato regionale al Mediterraneo che sta portando le più belle im

Chi si riconosce o la riconosce?

Immagine
Riusciranno la blogosfera e il social network ad accontentare la gentile signora Marisa di Napoli, che si è rivolta a Lettere Meridiane per ritrovare una sua vecchia amica foggiana? Sì, se qualcuno si riconoscerà o comunque riconoscerà la donna che si vede nella immagine subito sotto il titolo. La foto dovrebbe essere stata scattata a Foggia, e ritrae l'amica foggiana probabilmente sul balcone di casa propria. Risale agli anni Settanta, e cioé al periodo in cui nacque l'amicizia tra le due donne, che si conobbero a Napoli, in un ospedale. L'altra foto mostra le due donne davanti all'obiettivo del fotografo, nel capoluogo campano. La signora partenopea che ha scritto a Lettere Meridiane aggiunge qualche altro particolare utile al riconoscimento della signora foggiana: si chiama Emilia e l'anno in cui si ritrovarono entrambe nell'ospedale a Napoli, dove fecero amiciza: era il 1976. La signora Marisa tiene tantissimo a ritrovare la sua amica. Chi può dare

Tavoliere, crocevia del sottosviluppo. L'inchiesta sull'oro rosso finanziata da Bill Gates.

Immagine
Quella di Prince Bony è una storia singolare, ma per molti versi emblematica. In Ghana, dov’è nato, coltivava pomodori. Ma sognava per lui e per la sua famiglia - la moglie e due figli che adesso non vede da sette anni - un futuro migliore. Per questo è venuto in Italia, nelle campagne del Tavoliere di Puglia. A raccogliere pomodori. A fare più o meno lo stesso lavoro che faceva al suo paese. E a vivere peggio. A raccontare la vicenda sono stati su Le Monde Diplomatique, Mathilde Auvillain e Stefano Liberti. Realizzata grazie a The Innovation in Development Reporting Grant Programme dello European Journalism Center (EJC), finanziato dalla Bill e Melinda Gates Foundation (ne ho parlato già in questa lettera meridiana ), l’inchiesta - con il titolo Il lato oscuro dei pomodori italiani - , è stata pubblicata in Italia dal settimanale Internazionale . È la copertina del n. 1066. I fatti al centro del reportage sono messi in evidenza con efficacia nel sottotitolo: il lavoro dei bracci

Perché il sindacato è necessario

Immagine
Guardateli, questi vispi vecchietti assiepati nel foyer del teatro di San Severo. Stanno ascoltando la relazione di sindacalisti e tecnici che presentano il manuale contro le truffe realizzato dal Sindacato Pensionati della Cgil in collaborazione con le Forze dell’Ordine. È intitolato “Non ci casco”, ed è un vademecum di autodifesa per contrastare i raggiri che sempre più spesso prendono di mira gli anziani. Guardateli, e poi ditemi se il sindacato non è qualcosa di necessario, di importante: qualcosa che ti aggrega e ti spinge a vivere meglio. Il sindacato è bersaglio di un attacco forte, che punta a delegittimarlo. Ma immagini come queste dimostrano che il sindacato si legittima da solo. Soprattutto quando ha alle spalle una storia, un radicamento nella comunità, come quello dello Spi Cgil. Protagonisti ieri, protagonisti oggi, con questa iniziativa che mira a contrastare il fenomeno purtroppo sempre più ampio delle truffe ai danni degli anziani. Lo Spi Cgil scende direttamente in

Altobelli: "La ricostruzione del Gargano occasione per una svolta"

Immagine
La ricostruzione del Gargano lacerato dall'alluvione sarà una sfida lunga, difficile, che chiama in causa tutti: in primis le istituzioni e la politica, ma anche i cittadini e le imprese, che saranno chiamate alla realizzazione delle opere. Non si tratterà di ricostruire e basta, ma di farlo secondo un logica nuova di governo e di uso del territorio. Che a porsi criticamente il problema sia la classe imprenditoriale della provincia di Foggia è una bella notizia. Nicola Altobelli, vicepresidente dei giovani imprenditori di Confindustria Foggia in un articolo pubblicato da Libero sollecita un cambio di prospettiva. Sullo sfondo che c'è l'idea - ambiziosa ma affascinante - che il Gargano e la sua ricostruzione possano diventare un laboratorio per progettare l'Italia del futuro. Ringrazio Altobelli per aver acconsentito alla pubblicazione dell'articolo su Lettere Meridiane . Eccone, di seguito, il testo. * * * Nel paese delle emergenze siamo nuovamente alla con

La storia di Mara Cinquepalmi: "Un senso spietato di non ritorno"

Immagine
Mara Cinquepalmi è giornalista professionista, foggiana di nascita, ma bolognese d'adozione. È andata via da Foggia da tempo, accorciando successivamente le distanze e riposizionando i sentimenti come spesso accade, e come abbiamo sentito già raccontare in questa storia collettiva che si va componendo su Lettere Meridiane sulo tema di partire o restare. È autrice di un progetto importante per tessere la storia pubblica di Foggia: il racconta di genere delle donne che hanno lavorato nel più importante stabilimento della città, la Cartiera di via del Mare, che trovate a questo link . Ammetto che conoscevo poco questa iniziativa, prima che Mara intervenisse nella storia di chi parte e chi resta. Ne parlerò più diffusamente, in una prossima occasione. Via del Mare è in se stesso espressione di quel rapporto speciale che si stabilisce tra chi è andato e ciò che è rimasto, rapporto scandito dal desiderio di memoria, di identità. Ecco la storia di Mara Cinquepalmi. Al termine una br

Il Sud è il futuro del mondo. Ma bisogna cambiare la filosofia dello sviluppo.

Immagine
Il Pd che non t’aspetti sta acquattato in un angolo di piazza Battisti, in un gazebo attraversato dalle grida dei bambini che giocano all’esterno e sferzato da raffiche di favonio che non promettono niente di buono. Promette invece tanto di interessante la serata conclusiva della festa de L’Unità , grazie alla sfavillante intuizione di Roberta Sassano , che ha riunito attorno al tavolo a ragionare di Orizzonti e visioni di Sud il poeta paesologo Franco Arminio e il ricercatore Svimez Peppe Provenzano . Messo così sembrerebbe un confronto tra parola e numeri, tra possibilità e concretezza. Alla fine l'incontro si rivela un crogiuolo di tensione ideale, testimonia un bisogno di politica che torna ad occuparsi di futuro e a sorreggere la costruzione del futuro. Il tema - volutamente sfuggente (orizzonti sono futuro, ma anche visione dall’alto; visioni sono dati di fatto, ma anche sogni) - suggerisce digressioni, sollecita utopie, ma la ricca serata restituisce alla fine l’immag

Questa Foggia che sa emozionarsi, riflettendo su se stessa

Immagine
Lo so. Un giornalista non dovrebbe mai emozionarsi. L’emozione riduce la distanza dalle cose. Ma Lettere Meridiane è nato apposta per questo: un blog che vuole guardare le cose ad altezza d’occhi. Per essere un po’ meno giornalista distaccato e osservatore. Per ridurre la distanza, appunto. Non sospettavo che il racconto delle tre partenze di Gianni Pellegrini , Salvatore Speranza e Antonio Vigilante provocasse una tale reazione nel popolo foggiano del social network. La mia tesi di partenza è che se tre docenti, tre intellettuali accomunati dal fatto di essere autori di libri e canzoni, produttori culturali, se ne vanno da un posto contemporaneamente, quel posto si impoverisce. Alle storie dei tre interessati si stanno unendo altre storie, come quella di Antonio Fortarezza . E stanno venendo fuori tanti sguardi sulla città che Lettere Meridiane raccoglierà in un e-book. Come quello - che mi ha profondamente emozionato - di un altro poeta e cantautore foggiano. Si chiama Giann

Il Pd che non t'aspetti

Immagine
Durante questa ondivaga estate, ho avuto la fortuna e il piacere di attraversare spesso le piazze democratiche. Amici e compagni mi hanno chiamato a moderare incontri e dibattiti alle feste de L'Unità , da Manfredonia a Cerignola, da Pietramontecorvino a Foggia, spesso per ricordare Enrico Berlinguer altre volte per affrontare temi importanti come la questione meridionale e la raccolta differenziata. Ho visto dappertutto un partito vivo, che ci crede e che riflette, assai di più di quanto non raccontino le cronache. In tutti i posti dibattiti affollati. Un desiderio nuovo di politica. Di tornare alla politica. Ho visto il popolo delle primarie ormai stufo di discutere solo quando è raggruppato in quelle interminabili file, prima di esprimere un voto che assomiglia sempre a una delega in bianco. [Ho già scritto in questo post dello svuotamento di senso delle primarie]. A dirvela tutta, ho visto tre Pd. Il primo è quello dell’uomo solo al comando della corsa che, perdonate la taut

L'omaggio di Franco Arminio ad Antonio Facenna: "Un eroe meridionale"

Immagine
Poeta, scrittore e - come si autodefinisce - "paesologo", Franco Arminio è un personaggio tanto popolare quanto straordinario, cantore di un Sud che esiste e resiste e che trova nelle sue radici, nell'arcaico, le ragioni del suo futuro, Protagonista assieme a Beppe Provenzano di un'insolita quanto intrigante serata alla Festa dell'Unità di Foggia, ha voluto rendere omaggio ad Antonio Facenna, il giovane allevatore di Carpino ucciso dall'alluvione. "Antonio Facenna - ha detto Arminio - è morto da eroe. Deve diventare uno di noi. A venticinque anni è corso a vedere come stavano le vacche mentre infuriava la tempesta, trovandovi la morte. Chi lavora nei campi, chi fa il formaggio, chi sa ancora accarezzare la pancia di una pecora e mungere una vacca dev'esserci caro, deve tornare al centro dell'attenzione del popolo, della comunità, così come chi perde il lavoro. Sono gli eroi che devono ricevere dalla politica la giusta attenzione e il giusto so

Le memorie di guerra dell'eroe foggiano Alfonso Nigri. Un inno alla pace.

Immagine
 In una nota pubblicata sul suo profilo facebook, Vincenzo Rizzi, consigliere comunale del M5S, e storico esponente dei movimenti ambientalisti e pacifisti del capoluogo dauno, racconta la drammatica esperienza occorsa a suo zio, Alfonso Nigri nel corso della prima guerra mondiale. Alfonso Nigri è stato un eroe di guerra foggiano. Suo nipote Vincenzo pubblica la relazione del periodo di prigionia, scritta dall'Ufficiale. Un bel documento, di eccezionale valore storico, ma anche di indiscutibile valore morale, che offre lo spunto per alcune belle riflessioni sull'Europa e sul ruolo del Vecchio Continente per la pace. Ringrazio Vincenzo Rizzi per averne acconsentito la pubblicazione su Lettere Meridiane. W l'Europa della gente 21 settembre 2014 alle ore 23.20 Rimettendo apposto un vecchio scatolone, ho ritrovato lettere, foto di famiglia che raccontano storie terribili legate alle guerre che hanno caratterizzato il secolo breve. Tra le tante lettere, ho rinvenuto la

Scienza e ambientalisti concordano: la colpa del disastro è del cemento

Immagine
Immagine allegata al comunicato del WWF Il WWF insiste: il disastro che ha colpito recentemente il Gargano poteva essere evitato, o quanto meno limitato. Lo si legge in una nota, corredata da una ricognizione fotografica sulla situazione dei corsi d'acqua del promontorio. Ma la sorpresa è che questa volta gli ambientalisti trovano dalla loro parte anche gli scienziati. Ma procediamo per ordine. Già in un primo comunicato , l’organizzazione ambientalista aveva stigmatizzato il caso della chiusura della foce del torrente Calena nella Baia di Peschici, travolta dalla conseguente valanga di acqua e fango. Le foto dall'alto accluse a questa seconda presa di posizione mettono in evidenza altri corsi d'acqua violentati. “Sempre a Peschici - si legge nel documento -  risulta assediata dal cemento anche la foce del canale Ulse. Analoga sorte è toccata allo sbocco del torrente Romandato, ostruito dalla strada litoranea tra Rodi e Lido del Sole.  Senza più foce appare almeno uno

Sviluppo e sottosviluppo: perché non riusciamo a ragionarne serenamente?

Immagine
Le intenzioni di chi comunica prescindono naturalmente dalle interpretazioni di chi ascolta. Possono intendersi oppure fraintendersi. A volte perché chi riceve il messaggio cede alla tentazione di recepire del messaggio ciò che più gli piace. Più spesso per colpa di chi comunica, che non riesce ad articolare come dovrebbe, nei modi e nei contenuti, quel che vorrebbe dire. Davvero non c’era in me alcuna intenzione polemica nella lettera meridiana in cui ho dato notizia della seduta del consiglio dei ministri che ha dato via libera alla realizzazione di un altro po’ di parchi eolici in terra di Capitanata, mentre erano attesi i provvedimenti per la ricostruzione del Gargano. Se ho dato questa impressione a qualcuno degli amici e dei lettori del blog, la colpa è mia. Però difendo la notizia. Che è la coincidenza tra un fatto (i parchi eolici) e un non fatto (lo stato di emergenza per il Gargano). Gli  iter dei due provvedimenti, entrambi profondamente significativi per la Puglia sett

Antonio Fortarezza. Andare via da Foggia, per imparare a volerle bene.

Immagine
Antonio Fortarezza ha uno sguardo tenero, che ti conquista subito. Antonio ha nello stesso tempo uno sguardo profondo, che usa con una straordinaria efficacia quando attraverso video e fotografie racconta di disagi ed alienazioni, cogliendone i tratti di speranza. Ha uno sguardo che non s'arrende, che cerca di vedere l'invisibile. Ho paragonato una volta una sua iniziativa culturale, la mostra Visibili/Invisibili al celeberrimo piano-sequenza finale che Antonioni filma in Professione Reporter per sottolineare la sua capacità di guardare, senza soltanto limitarsi ad osservare. Antonio sa guardare e al tempo stesso sa prendere parte alle cose che guarda. Da molti anni, ormai, Antonio Fortarezza ha lasciato Foggia per stabilirsi a Milano. Negli ultimi tempi vi ritorna, però, un po’ più spesso. Gli ho chiesto di scrivere un capitolo di questa sorta di racconto collettivo che si sta componendo su Lettere Meridiane a proposito dell’emigrazione intellettuale, dei tanti foggiani

Landella, Miglio e Mongiello in corsa per la presidenza della Provincia

Immagine
Partiti e consigli comunali scaldano i motori in vista delle elezioni provinciale del prossimo 12 ottobre, le prime che non si svolgeranno a suffragio universale. Grandi elettori del presidente e del consiglio provinciale saranno infatti i consiglieri dei 61 comuni della Capitanata che sceglieranno tra i tre candidati alla presidenza e i candidati al consiglio che hanno presentato 6 liste. Le relative candidature sono state presentate questa mattina (termine ultimo le ore 12,00) all’Ufficio Elettorale della Provincia. Per carica di Presidente sono in corsa Franco Landella , sindaco di Foggia, centrodestra ; Francesco Miglio , sindaco di San Severo, centrosinistra; Paolo Mongiello , capogruppo del centrodestra nell'ultimo consiglio comunale. Sono invece sei le liste dei candidati alla carica di Consigliere Provinciale. Quattro che discendono direttamente da partiti, due di ispirazione civica: Capitanata Civica (Ciuffreda Domenico; Cusmai Rosario; D’Errico Giuseppe; Del Vecchio

Consiglio dei Ministri. Fumata nera per il Gargano. In compenso arrivano altri parchi eolici.

Immagine
Premetto. Questa lettera meridiana non ha alcun intento polemico. È solo un tentativo di cercare di capire, e di far capire come vanno le cose. Nel mondo e nel Belpaese. La scena si svolge a Palazzo Chigi. Consiglio dei ministri di venerdì 19 settembre scorso. Se qualcuno ci avesse detto che nella riunione dell’esecutivo si sarebbe parlato della provincia di Foggia avremmo stappato il D’Araprì . Lo stato d’emergenza per il Gargano alluvionato è cosa fatta - avremmo pensato - la ricostruzione è stata finanziata. Invece no. Di Capitanata si parla, ma in tutt’altro senso. “Il Consiglio dei Ministri, in considerazione dell’interesse pubblico all’incremento di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, quale obiettivo primario a livello nazionale e comunitario - si legge nel comunicato ufficiale della seduta -, ha deliberato che sussiste la possibilità di procedere, rispettando le verifiche e le prescrizioni richieste dagli Enti coinvolti in sede di conferenza di servizi, alla

Noi siamo qui per cambiare l'Italia. Ma noi chi?

Immagine
Caro Segretario, ho letto la lettera che mi hai mandato in quanto sono iscritto al Pd, Noi siamo qui per cambiare l'Italia. Non mi piace, nel merito, per molte ragioni. Ma non è di questo che voglio parlarti. Vedi, tu godi del singolare privilegio (che credo con si verifichi in nessun paese occidentale) di essere al tempo stesso premier e segretario del partito di maggioranza relativa, nonché del maggior partito di centrosinistra. Sospetto che il noi con cui ti rivolgi a noi destinatari della tua lettera e in genere all’uditorio quando parli o scrivi non si riferisce a noi noi, ma piuttosto sottende questa tua duplice veste. Insomma un plurale maiestatis .Non entro nel merito dei temi che affronti nella lettera (la scuola, il lavoro, il fisco). I passaggi che mi hanno lasciato basito stanno verso la fine. Li indico in corsivo, per comodità di quanti leggeranno questa mia senza aver letto la tua (la vostra , pardon).

Salvatore Speranza: Ecco perché ho lasciato Foggia

Immagine
La discussione su Lettere Meridiane sul tema andarsene da Foggia o restare si va accendendo sempre di più. Ho promesso di darne conto compiutamente, subito dopo gli interventi dei tre amici la cui forzata emigrazione mi ha indotto a scrivere il post Intellettuali in fuga, Foggia ancora più povera , che ha poi avviato il confronto. Dopo gli interventi di Antonio Vigilante e di Gianni Pellegrini , ecco quello di Salvatore Speranza, che se n'è andato a insegnare a Milano dopo che ha provato a ritessere, a Foggia, la trama di una politica attenta ai problemi del territorio e dello sviluppo con la riuscitissima iniziativa "Il filo della memoria", in cui ha raccolto le testimonianze ed il vissuto di quindici protagonisti della vita pubblica e politica provinciale. Salvatore Speranza chiama direttamente in causa me e Lettere Meridiane , lo sforzo che quotidianamente facciamo nel tentativo di tenere viva l'opinione pubblica foggiana e provinciale, riflettendo sulla sol

Alluvione, il video dei danni

Immagine
In attesa che il tempo sedimenti il dolore, e che qualcuno racconti per immagini il dramma che ha sconvolto il Gargano, Lettere Meridiane pubblica un video contenente la selezione e il montaggio delle fotografie e di altri materiali utilizzati dalla Protezione Civile Regionale pugliese nella relazione che ha fatto il punto sui danni ed ha ricostruito i motivi del disastro, sottolineandone il carattere eccezionale. Il video realizzato da Lettere Meridiane non ha alcuna pretesa artistica e si prefigge soltanto finalità documentali. Per questo, non rivolgo agli amici ed ai lettori l'invito che solitamente faccio, a guardare, amare e condividere il film . Non si possono amare lo scempio, il dolore, la distruzione. Nella loro drammatica evidenza, le immagini sono però un utile ammonimento a fare, d'ora in poi, tutto quanto è possibile perché certe cose non si ripetano. Allora, guardatelo, piangete, condividetelo.

La lezione d'identità di un salentino che ama Foggia

Immagine
Tutto si può dire ai salentini (e talvolta Lettere Meridiane non ha risparmiato critiche ad una certa pervasività del brand Salento) ma non che siano profondamente attaccati alla loro terra, alla loro identità, alla loro cultura e alle loro radici. Diciamo anche che sono stati questi gli ingredienti del miracolo Salento di questi ultimi anni, dell'exploit che ha portato questo magnifico pezzo di Puglia ad affermarsi in tutto il mondo. Ragione per cui una lezione d'identità che giunge ai foggiani da un salentino deve spingerci a riflettere, tanto più quando è sentita e vera come quella che ha scritto Fabio Ria, commentando il post di qualche settimana fa su Foggia bella o brutta . Parole semplici, ma assai stimolanti: "Io sono un leccese che ha vissuto per necessità lavorative nove anni a Foggia. Sì, all'inizio Foggia mi è sembrata brutta nel senso di troppo moderna quindi vuota di contenuti. Poca storia raccontata dai palazzi e monumenti; poi però ho "ascolta

Alluvione, l'impazienza di Minervini: "Adesso tocca al Governo"

Immagine
“La Regione, attraverso la Protezione Civile, è stata celere nel calcolare i danni. Adesso la palla passa al Governo che, ci auguriamo, sia altrettanto veloce per lo stanziamento delle risorse che sono assolutamente necessarie per mettere in sicurezza e far ripartire l'economia del territorio". Guglielmo Minervini, assessore regionale pugliese alla Protezione Civile,  non polemizza, ma pare di capire che una qualche preoccupazione esiste, a proposito della tempestività con cui il Governo troverà ed erogherà i finanziamenti necessari per la ricostruzione delle zone colpite dalla disastrosa alluvione che ha stravolto il Gargano all’inizio di settembre. La Protezione Civile regionale ha svolto con molta efficienza ed efficacia il suo lavoro, mettendo a punto a tempo di record la mappa e la stima dei danni, che l’assessore Minervini giudica “significativi, a dimostrazione del fatto che si è trattato di un evento fuori dall'ordinario e che mette ancor più in luce il ruolo

Vendola ai garganici: "Ogni cittadino sia sentinella e custode del territorio"

Immagine
Nelle undici precedenti edizioni si era svolto sempre in Trentino. Ieri il raduno nazionale della protezione civile si è invece celebrato per la prima volta in Puglia, a Vieste. Sono giunti da sei regioni, in oltre trecento. E proprio all’indomani della tremenda alluvione che ha causato due vittime e provocato danni per quasi 300 milioni di euro. Il governatore regionale pugliese Nichi Vendola non ha voluto mancare alla manifestazione inaugurale. “Che il raduno nazionale della protezione civile si sia svolto in Puglia, sul Gargano - ha detto - per noi è motivo di soddisfazione, è un positivo riconoscimento per la Protezione civile pugliese, del ruolo che oggi svolge, del salto di qualità che siamo riusciti a compiere: da zero fino ad avere oggi una delle macchine più efficienti d’Italia.” Vendola ha partecipato al corteo accompagnato dal sindaco della cittadina garganica, Ersilia Nobile (nella foto), ed ha rivolto un messaggio di speranza per il futuro della zona flagellata dall’

Tenerezza, emozione, rabbia: l'addio a Foggia di Gianni Pellegrini

Immagine
Insisto. Una città che perde d'un colpo tre delle sue migliori intelligenze, per giunta tre umanisti (in ordine rigorosamente alfabetico, Gianni Pellegrini, Salvatore Speranza e Antonio Vigilante ), perde un pezzo di cuore e un pezzo di futuro. Non è una coincidenza che a far da pendant all'ondata di emigrazioni intellettuali, ci sia il malinconico declino della bellezza scandito dal degrado di Palazzo Trifiletti, che pesa sulla città come un macigno, e di cui si accorgono in pochi. Una città che perde d'un colpo tre delle sue migliori energie dovrebbe almeno parlarne, accidenti. Non in termini di rimpianto, di nostalgia, di se e di ma. Ma per rimboccarsi le maniche e cominciare a riflettere seriamente sul da farsi per arrestare l’emorragia. Per riprendere a costruire il suo futuro. Per non essere più solo ferlizze , parafrasando il titolo dell’ultimo straordinario cd di Gianni Pellegrini. Dopo quelle di Antonio Vigilante , pubblico oggi le riflessioni di Gianni, tant

La bellezza senza confini. Foggia chiama Lucera e Troia.

Immagine
Qualche tempo fa, il gruppo facebook Gli amici della domenica promosse una bella iniziativa chiedendo agli iscritti di sognare una città diversa, mostrandola attraverso disegni oppure fotomontaggi. Il disegno che vi mostro è il frutto di uno di questi sogni. Lo ha postato l'autore, Marco Ciavarella , come contributo alla discussione avviata su Palazzo Trifiletti, accompagnandolo con poche righe di commento: " ...e pensare che può ritornare ad essere un gran bel palazzo... (pubblico una foto di un mio disegno fatto tempo fa per gioco per Gli Amici della Domenica). " Come ho detto ieri, pubblicando l'interessante documentazione fotografica di Valter Caricchia , il sogno che Palazzo Trifiletti possa tornare ad essere così come se lo è immaginato Ciavarella (e come dpveva essere all'epoca del suo massimo splendore) sta diventando sempre più... proibito. La transennatura dell'isolato, che riguarda tanto l'antico palazzo settecentesco che l'attiguo Cin

Domani a Parco San Felice il Foggia Music Festival. Perplessità sulla location.

Immagine
Domani, con inizio alle ore 16.30, quattordici ore di musica non stop animeranno Parco San Felice per la seconda, attesa,  edizione del Foggia Music festival. Si tratta del primo festival  dedicato ai ritmi della  House Music, Techno, Reggae, Dubstep, Trap, EDM e Hip-Hop!, che richiameranno nel cuore verde di Foggia giovani appassionati da tutta la Capitanata e zone limitrofe, attirati dai nomi dei dj  in consolle e dall’allestimento della location, che vede  un imponente impianto luci e audio. Un’iniziativa interamente autofinanziata e a partecipazione gratuita che vede l’unione di staff di tre realtà organizzative diverse: ARTIST BY HOFFMAN KLAB (Reggae),  HANGOUT PROJECT (EDM, House music, Trap, Dubstep, Hip-hop) , LEBEN SOUND (House, Tech house, Techno). Nel segnalarmi la notizia (tratta dal sito di Teleradioerre ) Maurizio De Tullio manifesta (fondate) perplessità per l'aver autorizzato una simile manifestazione nel luogo forse oggi più delicato di Foggia, che è appunto Pa

Ecco le immagini dell' (irreversibile?) degrado di Palazzo Trifiletti

Immagine
Ci sono immagini più eloquenti di mille parole. Grazie all'amico Valter Caricchia che ha postato, a commento della lettera meridiana in cui davo notizia della petizione promossa da Tommaso Di Gioia per sensibilizzare pubblica opinione e decisori pubblici a fare qualcosa per salvare Palazzo Trifiletti. Le fotografie sono inequivocabili. Di Palazzo Trifiletti resta ormai sempre meno da salvare. Il tetto ha già ceduto in più punti, e senza interventi urgenti che cerchino almeno di mettere in sicurezza quanto resta, è davvero azzardato ipotizzare interventi di restauro. Per la verità, alcuni rumor che giungono da Palazzo di Città dicono che comunque qualcosa si sta muovendo. Vedremo. La documentazione fotografica di Caricchia dimostra che non c'è tempo da perdere. Chissà che a fare il miracolo non sia la pressione dell'opinione pubblica. La petizione lanciata da Di Gioia, come tutte le iniziative del genere, è un gesto poco più che simbolico. Che però ha una sua effic